Giorgio I crea il suo governo, composto da 15 ministri, benché privi di potere, ricolloca le vecchie frontiere con tanto di garitte, sbarre e corpo di guardia. Emette passaporti e patenti di guida, si inventa una targa automobilistica,una moneta, il «luigino» cambiato a 6 dollari, stampa francobolli. Materiale di nessun valore legale, ma con un discreto mercato collezionistico. Scrisse più volte al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ma agli atti, che si sappia, non risultano risposte.
Nonostante il Principe abbia fatto un’infinità di ricorsi alle diverse Corti europee di giustizia non ottenne mai ragione. Ma con le sue iniziative, Giorgio I è riuscito ad attirare l’attenzione dei mass media di mezzo mondo. Con immaginabili ricadute positive sul turismo e l’economia locale.
Il 25 novembre del 2009, Giorgio I morì dopo la lunga malattia che lo aveva colpito tre anni prima, aprendo la strada alla successione. Attualmente a Seborga vige lo status di sede vacante ed è retta da Alberto Romano, già Ministro della Giustizia sotto il governo di Giorgio I. Anche se ci sono molti candidati alla successione solo quattro sembrano avere le carte in regola: Menegatto, Messali, Morgia e Imperiale.
Ma quello che suscita più simpatia fra i Seborghini sembrerebbe essere Menegatto sia per la sua umiltà e cordialità verso tutti sia perché ha in Seborga la sua dimora più amata investendo e creando lavoro.
Marcello Menegatto è un giovane imprenditore figlio di industriali tessili brianzoli , amante degli animali e degli sport anche estremi ( ne sanno qualcosa le ansie della mamma Emanuela) divenne famoso quando poco più che ventenne vinse il titolo di campione del mondo Offshore e offrì ai suoi amici al Billionaire di Briatore una bottiglia di champagne rarissima. A Seborga le persone lo amano e lo vorrebbero erede di Giorgio I sia per il carattere e la giovane età ma anche perché il suo aspetto sembra incarnare il coraggio e lo spirito degli antichi Cavalieri Templari che dimorarono proprio a Seborga.
Tag: alberto romano, calieri templari, della, giorgio I, giorgio napolitano, imperiale, marcello menegatto, messali, morgia, presidente, repubblica, seborga
20 marzo 2010 alle 08:18 |
Il Principato di Seborga ha avuto ed ha tutt’ora una straordinaria opportunità: quello dell’ INDIPENDENZA! Ma nessuno ha voluto capire che se non sarà la legittima Sovrana a richiederlo, SAIR Yasmin von Hohenstaufen, resterà sempre e solo un sogno! Amici di Seborga, meditate su questo!
Vittorio de Marchi
Ambasciatore Hohenstaufen House
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20 marzo 2010 alle 12:34 |
Da quello di cui sono a conoscenza a proposito di Seborga per SAIR Yasmin von Hohenstaufen, resterà sempre e solo un sogno salire sul trono del Principato di Seborga
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21 marzo 2010 alle 10:37 |
Ma a SAIR non interessa proprio salire sul trono di Seborga, ha cose ben più importanti di cui occuparsi! Non è questo il punto! Ma chi vivrà vedrà!
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21 marzo 2010 alle 14:10 |
Allora il signor De Marchi ci spieghi per favore qual’è il punto
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21 marzo 2010 alle 18:13 |
Nel 2008 sono stato a Seborga , un paesino incantato , con ottimi ristoranti , la curiosità è nata perchè avevo sentito parlare di questo fantomatico principato e devo dire che l’idea è stata geniale ( complimenti ai Seborghini ) Vorrei avere dal signor Vittorio de Marchi qualche notizia riguardante la signora Yasmine.
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24 marzo 2010 alle 09:10 |
Per il Signor Antonio Ottaviano:
http://www.myspace.com/principessayasmin
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25 marzo 2010 alle 20:32 |
Ringrazio il signor Vittorio de Marchi anche se avrei preferito una descrizione da lui, sono andato su myspace.com e ho notato che la signora Yasmine è un personaggio perlomeno simpatico e pittoresco che si arroga il diritto di pretendere il possesso di vari territori italiani , forse tra qualche tempo verrà fuori qualche discendente dell’imperatore “Ottaviano” e pretenderà tutti i possedimenti dell’antico impero romano….. Dal primo commento del signor De Marchi sembrerebbe che la signora Yasmine sia secondo lui la legittima sovrana di Seborga ,
allora le domande che pongo al signor Vittorio sono :
è mai stata Yasmine a Seborga ?
ha mai parlato con i Seborghini ?
si è mai interessata della loro economia ?
ha mai fatto donazioni alla onlus Seborga nel mondo ?
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26 marzo 2010 alle 09:03 |
Ripeto quanto detto sopra:
chi vivrà vedrà!
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26 marzo 2010 alle 17:48 |
Da quanto vedo nei commenti di Vittorio de Marchi non ci sono mai risposte precise , non capisco il suo accanimento nei confronti di Seborga, quell’eninigmatico”CHI VIVRA’ VEDRA’ ” è tipico delle persone che non hanno idee e nulla da dire….
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26 marzo 2010 alle 23:31 |
Completamente sbagliato! Dove lo vede il mio accanimento per Seborga?
Tutto il contrario, massima stima e rispetto per i seborghini!
Io le idee le ho molto chiare e le ho espresse in apertura di questo blog, qualcun altro non le ha!
Con questo fine della trasmissione.
I miei più cordiali saluti.
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27 marzo 2010 alle 11:21 |
E meno male !!!!
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31 ottobre 2010 alle 17:40 |
Chiedo venia per l’intromissione.
Volevo però segnalare che all’interno del suolo italico, oltre allo Stato Italiano, a San Marino, al Vaticano e al Principato di Seborga, c’è un altro luogo, la Borgatella Tidei, quartiere sito nell periferia nord orientale di Roma, formato da 6 piccole vie, via Fossombrone, fino al vecchio muretto che ora non c’è più, via Montecassiano fino al luogo dov’era la marana, via Serravalle del Chienti, via Castelplanio, la stradina di via Monte San Vito e via Pollenza, ma solo la via Pollenza di quando c’era il prato selvaggio, ovvero fino agli anni ’80 del ventesimo secolo, che è stata accerchiata da palazzi tutt’intorno e ha perso la sua sacra indipendenza, poiché da Sempre è la terrapredestinata del…. Se ne volete sapere di più potete scrivermi
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31 ottobre 2010 alle 17:41 |
potete scrivermi all’indirizzo sopra….avevamo anche un giornale ”Il Tideiano”
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