di Alfeo Rinalducci, segretario nazione Italia Federale
Dopo la schermaglia sull’assegnazione delle case popolari tra il Sindaco di Roma Alemanno, che intende assegnarle così come previsto dalle normative attuali e il Ministro Maroni, che prima stanzia 13 ml di euro per costruire case per i rom nel Comune di Milano e poi si rimangia tutto per le critiche ricevute, il Consigliere Regionale Leghista Cirignoni con una dichiarazione rilasciata alla stampa, vedi Corriere dell’Umbria del 2 Ottobre u.s., chiarisce la sua posizione. Lo stesso testualmente afferma: “come sta avvenendo in altre parti del paese, grazie alla Lega Nord, anche in Umbria occorre modificare le normative di assegnazioni degli alloggi di edilizia popolare, prevedendo un maggior punteggio per i residente da più di 10 anni nel territorio”. ITALIA FEDERALE in proposito, riafferma la propria originale posizione già presentata al Consiglio Regionale Umbro dall’allora Consigliere Dott. Aldo Tracchegiani, oggi Presidente del nostro partito e chiaramente indicato nel nostro programma politico alla voce IMMIGRAZIONE, ossia: “l’assegnazione delle case alla popolazione straniera deve essere pari alla percentuale di presenza degli stessi sul territorio rispetto alla popolazione italiana, es. 10% della popolazione straniera sul totale, avrà diritto al 10% delle case popolari disponibili. Quindi una graduatoria per gli italiani e una graduatoria per gli stranieri.” Lo stesso criterio vale per l’assegnazione dei posti negli asili nido. Al Consigliere Cirignoni, vista le genericità dell’affermazione e considerate alcune ambiguità del suo partito Lega Nord, così come va di moda adesso rivolgiamo alcune domande:
Sulle case popolari e gli Asili è d’accordo con Maroni, con Alemanno o con chi?
Considerate le varie scivolate di Bossi, Zaia, il Sindaco di Adro e tanti altri leghisti sulla bandiera, sull’unità di’Italia, sull’inno di Mameli, sulla liberazione e secessione della Padania a cui inneggiava lo stesso Cirignoni con manifesti affissi in tutte le sedi di riunioni della Lega a Perugia e altre amenità del genere, il Cirignoni è ancora convinto che i cittadini dell’Umbria possano trarre vantaggio dal votare per detto partito?.
Che cosa pensa del nepotismo imperante nelle istituzioni governate dai leghisti e degli sprechi assurdi di cui ormai sono piene le cronache?
Quand’è che la Lega Nord farà conoscere il suo programma di sviluppo per l’Umbria, visto che prima delle elezioni amministrative ha ritenuto che ciò fosse superfluo in quanto il partito avrebbe tirato lo stesso?
Quale proposta ha fatto per risolvere il problema dell’immigrazione clandestina e del malaffare che ormai in Umbria ha assunto una dimensione insopportabile?
Nel caso in cui il consigliere Cirignoni non dovesse rispondere a queste domande, come si usa fare di questi tempi, noi speriamo che gli Umbri siano in grado di valutare da soli e sappiano aiutare chi è nato per sbugiardare i faccendieri e i poltronari operanti a desta e a sinistra.
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