Errico Biagioli (Giovane Italia, PdL) – “Operazione verità per dire quello che gli altri non dicono sulla Riforma Gelmini”

“Non è più tollerabile tutto questo!” Esordisce così Biagioli, Dirigente Nazionale della Giovane Italia, movimento giovanile del PdL. “Aule bloccate da facinorosi, lezioni rinviate, assemblee convocate in tutte le Facoltà per discutere ancora una volta del ddl Gelmini, che per quanto possano nasconderlo era, e continua ad essere, un piano rivoluzionario che mette in ginocchio un sistema fatto da abusi, illegalità e soprusi. Ma c’è chi continua a difendere lo status quo e per questo blocca la didattica negando di fatto il diritto allo studio degli studenti!” sulle varie iniziative organizzate da alcuni studenti, come la manifestazione di oggi.

“Si parla di libertà e rispetto, – continua Biagioli – eppure tutto questo ha l’aria di un insulto alla trasparenza e alla dignità umana. Ma siamo o no in una democrazia? Si era deciso di far iniziare l’anno accademico con delibera del Senato Accademico, ma ciò è avvenuto con una disorganizzazione e superficialità inaccettabili. Molti sono stati i disagi ai quali tutti gli studenti sono andati incontro, ma ancor più disastroso è stato il benvenuto dell’Università di Perugia agli studenti appena immatricolati, i quali pensavano di cominciare la loro avventura universitaria.

È ora di dire BASTA, perché stanno circolando troppe fesserie: manifestazioni, scioperi, proteste per dire NO all’Università che cambia…

È giusto lasciare che il ddl Gelmini faccia il suo corso in Parlamento e che sia migliorato grazie agli emendamenti proposti da tutte le parti politiche, non perché dobbiamo difendere il Governo, ma per obbligo di verità e senso di responsabilità di chi verrà dopo di noi!

Non si può lasciare l’Università nello stato comatoso nel quale oggi si ritrova a causa di errori/orrori commessi in passato. Gli studenti di sinistra dovrebbero protestare contro loro stessi e contro la loro stessa parte politica se è vero, come è vero, che i mali maggiori delle nostre Università sono stati creati da Berlinguer, Zecchino, e dai loro compagni di merenda!

Nepotismo, moltiplicazione delle cattedre, concorsi truccati, favoritismi, spese folli, assunzioni a pioggia, buchi di bilancio sono i frutti lasciati nelle mani di chi oggi tenta giustamente di cambiare e porre fine a vere e proprie ingiustizie sociali!

Non si può lasciare che i Baroni – conclude Biagioli – continuino a servirsi dell’Università come ufficio di collocamento per figli, nipoti, e parenti di ogni grado e acquisiti!

La riforma Gelmini mira a innovare il sistema universitario e la governance. Premia gli studenti meritevoli. Valuta gli atenei per la ricerca e la didattica. Mira a responsabilizzare gli atenei per evitare che l’autonomia (valore fondante della libertà), non degeneri in arbitrio e quindi in mala amministrazione dell’Università pubblica!

Sento l’esigenza che si dica, forte e chiaro, NO al blocco della didattica, per un’università migliore e meritocratica, per questo distribuiremo materiale informativo a riguardo!”

 

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