di Francesca Caproni – Gruppo Consiliare Liberiamoci
Nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì scorso, 29 novembre si è discusso l’assestamento del bilancio di previsione per il 2010. Una variazione complessiva piuttosto consistente quasi un milione di euro nella parte corrente che mette subito un segnale negativo nella gestione di un bilancio che subisce modificazioni consistenti durante l’anno, segno evidente della scarsa attendibilità delle previsioni e di una incapacità di programmazione anche nel breve periodo, che ha, da sempre, caratterizzato l’azione di questa amministrazione. Un assestamento sofferente che preannuncia un consuntivo altrettanto complicato nel quale si rilevano diverse operazioni anomale e, ne saltano agli occhi, in modo più evidente, almeno due; la prima è quella che, insieme ad un aumento consistente dell’indebitamento dell’Ente, si cerca di creare liquidità nel breve periodo rinegoziando mutui e allungando i tempi di rimborso, ingessando quindi i bilanci comunali per gli anni futuri, ben oltre la legislatura in corso. Non solo, è stata costruita una operazione che ha visto cancellare dalla Cassa Depositi e Prestiti oltre un milione di euro per attivare la stessa cifra con un istituto privato, operazione che è costata al Comune ben 26.000,00 euro di penali. Ci chiediamo, è giusto che, con i tempi che corrono e le ristrettezze che viviamo si debbano pagare penali, peraltro per scelte di dubbia efficacia? L’altro aspetto da sottolineare, sul quale l’Amministrazione panicalese ha avuto anche rilievi da parte della Corte dei Conti, è la dubbia iscrizione di alcune poste in bilancio che vengono messe e cancellate con una certa facilità. Riguardano in particolare le somme iscritte relative all’accertamento dei tributi comunali o in relazione al pagamento dei servizi e le entrate per violazione del Codice della Strada. Abbiamo più volte fatto notare all’Amministrazione Comunale di Panicale, che il metodo con il quale hanno rilevato gli accertamenti ha prodotto molte difficoltà ai cittadini in quanto moltissimi degli avvisi emessi erano errati e debbono essere annullati, la conseguenza è anche che ci sarà quindi una grossa differenza tra ciò che il Comune auspicava di incassare e quello che incasserà effettivamente; è per questo che anche l’iscrizione di poste in bilancio deve avere una prudenza maggiore, a questo proposito infatti l’amministrazione panicalese ha anche ricevuto richiesta di chiarimenti dagli organi di controllo.
Un assestamento che annuncia quindi difficoltà, comprendiamo perfettamente che la forbice del Governo Centrale ha messo in grosso imbarazzo i Comuni, ma non si può sempre prendere dalla tasca dei cittadini che subiscono tante altre scelte che vanno nella stessa direzione in un momento di grave crisi economica. Quale alternativa? Come gruppo consiliare è giusto che siamo anche propositivi, riteniamo infatti che la possibilità di razionalizzazione della spesa possa passare anche per un controllo maggiore sulle convenzioni in essere, un esempio per tutte l’Amministrazione di Panicale spende oltre 940.000,00 euro quale canone annuo per l’appalto della Nettezza Urbana, ha mai controllato se la convenzione viene rispettata o se si potesse risparmiare qualche cosa in queste voci di bilancio che hanno una certa consistenza? Quello che possiamo dire è che ogni cittadino vede a occhio nudo come spesso il Paese è sporco e molte sono anche state le segnalazioni già effettuate. Altri esempi si potrebbero fare, visto anche che, omai la pratica di affidare i servizi all’esterno è diventata molto usata dai comuni.
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