“Un unanimismo di facciata che nascondeva l’inesistenza di un progetto politico per il
territorio”. Sono queste le motivazioni principali che hanno portato Roberta Ricci, già coordinatore comunale del Pdl di Corciano, a rassegnare le proprie dimissioni e aderire a Futuro e Libertà. “Ho aderito a Forza Italia con grande entusiasmo nel 1994 – afferma la neo futurista – e ho costituito i circoli della Libertà in tutta l’Umbria, credendo di realizzare quel movimento della base che avrebbe contribuito a creare un Pdl democratico e aperto alla collaborazione di tutti, non sotto l’esclusiva egemonia di una casta autoreferenziale che non è stata in grado, o, peggio, non ha voluto proporsi come forza di Governo alternativa alla sinistra”. Roberta Ricci spiega che nel percorso politico di Futuro e Libertà, sia a livello nazionale, che a livello locale, ha percepito quella voglia di cambiamento interno al centro- destra per realizzare davvero la rivoluzione liberale di cui Berlusconi, prima in Fi, poi con il Pdl, diceva di voler mettere in atto, ma che dopo sedici anni non ha mai visto la luce. “Occorre dire a chiare lettere – continua la Ricci – che gli elettori sono stanchi di promesse non mantenute e mi riferisco alle grandi riforme che noi tutti ci aspettavamo, da quella fiscale a quella della giustizia che non si può ridurre al Lodo Alfano, né tantomeno tradurre nell’abolizione di procedimenti già in corso, come prescritto dalla famosa proposta di legge sulla ‘prescrizione breve’ retroattiva”. Ma è sulle politiche per il territorio che l’ex coordinatrice del Pdl sostiene le posizioni più dure: “In Umbria, se continuiamo con un centrodestra così com’è, non ci sarà mai l’alternanza – dice ancora Roberta Ricci – e la dimostrazione più lampante è stata data dalle ultime regionali. Siamo diventati – prosegue – la destra dei personalismi, preferendo perdere pur di garantire l’elezione dei soliti noti o dei soliti amici. Oggi Futuro e Libertà è la svolta che permette sia di riappropriarsi dei valori del centrodestra, sia di tornare a far politica tra le persone aprendo al contributo di chi abbia voglia davvero di migliorare l’Italia e la nostra Umbria”.
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