La crisi della governance della Banca Popolare di Spoleto non merita il silenzio assordante delle istituzioni umbre e particolarmente della Regione.
In questi giorni si gioca il futuro del credito umbro e il silenzio sarebbe interpretato non come una neutralità bensì come una manifesta preferenza verso una precisa soluzione.
Non è più il tempo né delle tifoserie e neppure di personalismi ma necessario un impegno corale per una soluzione soddisfacente ed adeguata.
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