Città di Castello, TRADIZIONI E TERRITORIO: UN DE.CO (denominazione comunale) PER IL CROSTINO BRIACO

Il crostino briaco, dolce tipico della tradizione tifernate, diventerà un prodotto a denominazione comunale (de.co): lo ha confermato il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta nella conferenza stampa in cui, insieme al comitato promotore dell’iniziativa, ha presentato il progetto.

Alessandra Carmignani e Luciano Bacchetta

“Concedere un riconoscimento di tutela e provenienza al crostino briaco mi sembra un modo per valorizzare la città attraverso le sue tradizioni” ha spiegato Bacchetta, aggiungendo come “anche le azioni che potrebbero apparire minori o autoreferenziali in realtà esprimono un forte potenziale, quando autentiche e non surrettizie, nella rappresentazione turistica del territorio.

“Non esiste localmente racconto od usanza carnevalesca che non si ricolleghi al crostino briaco” ha ricordato Alessandra Carmignani, presidente dell’Accademia del cioccolato e membro del comitato “dolce tipico ma anche esclusivo della tradizione tifernate”. Il de.co. La paternità della sigla è di Gino Veronelli, che nel 1999 propone uno strumento con cui i Comuni possano valorizzare il proprio territorio attraverso le produzioni artigianali ed agricole. Li chiama “giacimenti gastronomici” d’Italia, parte di un patrimonio storico e civile che affonda le sue radici nella stessa antichità umana. La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto,

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