“Mia grandissima dis-colpa. E’ il mantra di moda tra gli amministratori perugini che sulle sacrosante montanti polemiche sul centro storico si guardano bene dall’assumersi responsabilità precise”. E’ quanto rileva il consigliere regionale Franco Zaffini, dopo le dichiarazioni del primo cittadino di Perugia e di due assessori sulla drammatica agonia dell’acropoli. “Da giorni – dice il capogruppo di Fli – sentiamo il sindaco affermare che le responsabilità del degrado urbano non sono esclusivamente di questa giunta, mentre il suo assessore alla cultura afferma che i problemi del centro storico sono iniziati quando frequentava le elementari, non conta se poi i due enfant prodige della sinistra cittadina hanno alle spalle due legislature da amministratori, con ruoli di tutto rispetto. Ultima, in ordine di tempo, la perla dell’assessore alla mobilità – prosegue Zaffini – secondo cui le responsabilità sarebbero degli esercenti che non sanno fare bene il proprio mestiere con proposte commerciali scadenti. Chissà se questo assurdo teorema vale anche per la chiusura del colosso Coin, presente in tutta Italia, mentre qui a Perugia è rimasto strozzato dalla blindatura del centro lasciando, peraltro, i locali vuoti da anni”. Zaffini ribadisce la necessità di avviare una terapia d’urto sull’acropoli che paragona ad un malato in fase terminale: “E’ ovvio che si è resa necessaria una pianificazione a lungo termine della riqualificazione e del recupero del centro storico, è vero anche però che, come per tutti i pazienti in gravi condizioni, occorre attaccare subito il ‘male’ e arginare ulteriori aggravamenti, riaprendo al transito veicolare e dimezzando le tariffe delle strisce blu e dei parcheggi sipa per agevolare ed intensificare la vita dell’acropoli. Oltre al biglietto dell’autobus più caro d’Italia, infatti, il centro storico di Perugia si candida per il primato dei costi della sosta, davvero improponibili!”. Secondo Zaffini l’isola pedonale del centro deve essere limitata al solo Corso Vannucci mentre le altre aree del centro devono rimanere accessibili sia per la cittadinanza che per il carico-scarico delle merci.
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Nota di redazione: Martedi scorso,un folto gruppo di commercianti del centro storico (fra i quali Limoni, Max Mara, Niba, Calzedonia, Furla, Onelio, 8 via Bonazzi, Gioiello Idea, Biagini, Blu Bar, Fashion Cafè, Wine Bartolo, Lucertini, Banco dell’Oro, Elena Mirò, Bottini, Falsi Gioielli, Forghieri, Supermercato Pam, Spagnoli, Alessandrelli) hanno incontrato il vice sindaco Nilo Arcudi per sottoporgli alcuni punti che ritenevano indispensabili per migliorare la situazione commerciale del centro storico. Un incontro che dire agitato è dire poco, che ha visto Carla Spagnoli abbandonare l’incontro insieme al rappresentante di Giulemanidalcentro, lasciare la sala letteralmente inviperiti. Ovviamente Arcudi ha difeso le scelte dell’Amministrazione ma si è ripromesso di riorganizzare al più presto un nuovo incontro con i commercianti per fare il punto della situazione e se è possibile trovare una soluzione.
Aspettiamo notizie.
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