MASSA MARTANA IL SINDACO BRUSCOLOTTI SCOMMETTE SULL’ALBERGO DIFFUSO, SULLE ENERGIE RINNOVABILI E SUL TURISMO CONGRESSUALE

Promuovere il territorio di Massa Martana insieme a quelli di Acquasparta e di San Gemini, nell’ambito del Quadro strategico di valorizzazione intercomunale (Qsv). Tale modello è previsto dalla L.R. 12/2008 e si traduce adesso in un’iniziativa intrapresa dai Comuni di Massa Martana, San Gemini ed Acquasparta, supportati dalla Regione Umbria, secondo le attuali politiche regionali che incentivano l’associazionismo tra Comuni per accrescere lo sviluppo territoriale e locale. «Siamo stati i soli piccoli comuni dell’Umbria sotto 10 mila abitanti, insieme a Nocera Umbra, a rientrare nel Qsv e questo è accaduto perché abbiamo deciso di lavorare collegati», dichiara il sindaco di Massa Martana, Maria Pia Bruscolotti. «Da poco abbiamo sottoscritto», continua Bruscolotti, «un protocollo d’intesa fra le nostre tre Amministrazioni per redigere il Qsv e, più in generale, per avviare politiche di rete per aumentare la ricchezza dei rispettivi territori. Ci siamo basati su alcune idee forza, scaturite da un primo tavolo partecipativo. Finora, abbiamo individuato le seguenti: il territorio accogliente, la qualità della vita, le acque e i percorsi della salute; il territorio della via Flaminia antica, dei siti archeologici, dei beni culturali diffusi; il patrimonio naturalistico; il territorio della mobilità dolce, la Ferrovia centrale umbra (Fcu) e l’intermodalità. In particolare», spiega il sindaco, «per quanto riguarda Massa Martana, vogliamo puntare sul riuso del centro storico a scopo ricettivo con il nostro progetto di Albergo diffuso già presentato alla cittadinanza, sulle visite al centro delle energie rinnovabili di Villa San Faustino, sul turismo “amico” destinato in particolar modo ai camperisti e sul turismo congressuale». Un primo esito degli obiettivi tracciati è stato il progetto di valorizzazione turistica del tracciato dell’Antica Flaminia, che propone la realizzazione di una pista ciclo pedonale in parte su sede propria, in parte su tracciati esistenti. Il percorso corre lungo l’Antica Flaminia, sul quale si affacciano molti siti storico-archeologici e attività turistiche ricettive. La seconda idea è legata al recupero e alla valorizzazione delle stazioni della Fcu e degli spazi prossimi ad esse realizzando un sistema di “nuovi accessi” ai territori, come luoghi intermodali per lo spostamento, l’accoglienza e l’avvicinamento ai centri storici.

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