di Emanuela Marotta
Rimango ogni giorno sempre più sconvolta e ferita dalle atrocità che si verificano sulla terra. Atrocità che vengono troppo spesso ignorate perché non fanno notizia o potrebbero farne troppa. Nessuna autorità si prende la responsabilità di parlarne, di far alzare un grande polverone, solo giornalisti coraggiosi o associazioni minuscole e blogger fanno in modo che queste voci arrivino. Il nostro paese è tra quelle nazioni che spesso decide di non parlare di alcuni argomenti e qui la mia domanda nasce spontanea, perché c’è chi osa tacere? L’informazione non deve essere globale e non bisogna tutelare e sconfiggere le crudeltà? Utopia? In Sudafrica da diverso tempo si stanno verificando stupri disumani, chiamati “stupri correttivi”, svolti collettivamente o solo da una “persona” su vittime femminili che agli occhi di questi “uomini” hanno un solo grande “difetto”, sono lesbiche. Per giustificare e spiegare questi loro stupri dicono che è una pratica “educativa”, messa in atto con sconvolgente libertà e tranquillità perché il Sud Africa è la capitale dello stupro nel mondo. Un’altissima percentuale ha stabilito che le ragazze tra i 15-16 anni in Sud Africa ha più possibilità di finire tra le mani di uno stupratore che di studiare. Il maschilismo è molto presente a causa della povertà e dell’ignoranza, ma la cosa ancora più sbalorditiva è che molti maschi Sud Africani di appena 11-12 anni, hanno dichiarato che costringere una ragazza a fare sesso non è un atto di violenza. C’è anche un’altra realtà purtroppo, quella della NON denuncia, molti stupratori non vengono presi perché non vengono denunciati o per paura o per ignoranza, quindi rimangono liberissimi di farlo ancora e su chiunque e ancor peggio questi soggetti rimangono convinti di non aver fatto nulla di male. Su internet questa pratica “educativa” viene chiamata “catastrofe umana colossale”, ecco perché questa deve diventare una battaglia di tutti contro l’omofobia e la povertà di questi paesi lasciati soli a tiranni con mentalità, se si può chiamare così, completamente fuori dalla ragione. Si deve porre fine a questo sconvolgente “modo di pensare” e purtroppo anche di fare, come se stuprare e farlo su di una persona omosessuale sia legale, normale, punibile perché il loro amare persone dello stesso sesso viene considerato “un vizio”, “uno sbaglio”, “un crimine”. Ora vi pongo due domande: Amare è scorretto? Mentre, stuprare è corretto? Vi lascio riflettere, se poi ci sia da riflettere per rispondere a queste due semplici domande. Non riesco a chiamarli animali e neanche bestie questi esecutori di una giustizia tutta loro, ho troppo rispetto per il genere animale. La mia mente e il mio cuore non possono credere che ancora oggi esistano pratiche così feroci e dei motivi così futili sulle quali giustificare uno stupro o un omicidio, non si devono lasciare libere queste persone, a loro gli si deve negare la libertà. Cosa significa, vi prego qualcuno me lo spieghi? Cosa diavolo è lo stupro correttivo? Proverò a spiegarlo io come se tutte le vittime dello stupro correttivo potessero raccontare ed esprimersi al posto di quelle persone che hanno fatto e detto troppo poco. “Camminavo mano nella mano con la mia fidanzata, qualcuno all’improvviso mi ha aggredito vigliaccamente alle spalle afferrandomi con forza e scaraventandomi per terra. Le sue mani mi stringevano prima le braccia poi sempre con forza ha incominciato a toccarmi, mi ha subito riempito di schiaffi e pugni, mi ha dato anche qualche calcio con tutta la sua forza e crudeltà, volevano stordirmi per non riconoscerli. Hanno incominciato ad abusare di me, erano tre, forse quattro, mi hanno stuprata per cinque ore di seguito, hanno provato anche a strangolarmi, mi hanno torturato e accoltellato più volte”. Queste tutte insieme sono solo una piccola parte delle atrocità che hanno fatto a tante donne, alcune sopravvissute altre no e solo perché omosessuali. “Stupro correttivo” e lo ripeto ancora e ancora “stupro correttivo”, che possano queste due parole regnare nella mente di chi non sta facendo nulla per fermare tutto questo. Voglio anche che entri bene nelle menti di tutti i lettori e che sentano un male esistenziale, che sentano il cuore spezzarsi e una rabbia invadere il loro corpo. Tutta questa vicenda è una questione delicatissima difficile da affrontare con le parole ma semplicissima con i fatti. Anche i gay nei paesi del Sud Africa sono minacciati e in alcuni casi arrestati o addirittura uccisi. Quello che non mi torna è che un paese come il Sudafrica viene visto dal mondo intero come un paese, dopo l’apartheide, molto impegnato contro le discriminazioni, è stato il primo paese ad aver dichiarato fuorilegge nella sua Costituzione la discriminazione sessuale non solo riconosce anche i matrimoni tra gay. Come si possono quindi svolgere questi atti disumani in questi paesi del Sud Africa avendo leggi così all’avanguardia? Perché le leggi vanno fatte ma anche applicate e non solo vanno fatte al più presto leggi che tutelano e condannano. Bisogna fare molta pressione pubblica, riuscire a far arrivare e raccontarle, queste orribili pratiche, in tutto il mondo denunciandole. Purtroppo la popolazione Sud Africana cresce con i pregiudizi e non con un’istruzione. Concludo con un appello: potenze fatevi avanti, associazioni non mollate, giornalisti raccontate e a tutti i lettori fate il passa parola, e siate consapevoli di queste atrocità.
Tag: collettivo, emanuela, marotta, stupro, sudafeica
15 giugno 2011 alle 14:03 |
Concordo e condivido il fatto che se ne dovrebbe parlare di piu’ e si dovrebbe fare di piu’ al riguardo. Tuttavia vorrei sottolineare che ci sono diverse associazioni che si prodigano quotidianamente contro queste pratiche disumane come W.A.R. (Women against Rape). Ci sono inoltre progetti che sostengono comunita’ colpite dal virus HIV (come le diverse fondazioni istituite dal Bishop Desmond Tutu) .Purtroppo una delle ragioni per l’altissima diffusione del virus e’ proprio lo stupro. Il Sudafrica e’ un paese con una delle democrazie piu’ avanzate al mondo, non ci sono tiranni, ma in molte aree c’e’ ancora moltissima poverta’, analfabetismo e problemi enormi legati all’immigrazione illegale. Hanno fatto passi da gigante in pochissimo tempo ed in molti settori continuano a farne, basta sapere che il Sudafrica e’ una delle economie oggi considerate emergenti. C’e’ ancora moltissimo da fare questo e’ certo. Il Sudafrica e’ un paese a me molto caro, lavoro con loro ,sono delle persone di un’umanita’ incredibile nonostante i problemi legati ad un passato di apartheid e le grosse difficolta’ presenti. Ci vorranno anni di impegno e dedizione per poter sconfiggere o quantomeno arginare questa piaga pertanto ritengo sia giusto sensibilizzare l’opinione pubblica. La ringrazio per aver portato l’attenzione su questo problema.
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28 giugno 2011 alle 16:12 |
Io ringrazio lei per le precisazioni, devo ammettere che scrivendo la rabbia ha preso il sopravvento, non dovevo e non voglio che il testo possa sembrare contro il Sudafrica e la sua popolazione, anzi l’ho voluto scrivere per attirare l’attenzione e ringrazio e stimo moltissimo tutte le associzioni che aiutono questo paese. Un particolare ringraziamento alle persone come lei che hanno a cuore questo paese, che amo molto, ci ho vissuto da piccola in Africa sia del Nord che del Sud, ci sono anche tornata e come ha detto lei la povertà è troppa e la mia rabbia va contro chi se ne approfitta sia da fuori che dall’interno.
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