Movimento Perugia Civica
Il risultato del referendum è positivo per tanti motivi: innanzitutto perché dà un nuovo indirizzo sulle tematiche specifiche (acqua pubblica, uscita dal nucleare, uguaglianza davanti alla legge), perché apre la strada a una nuova concezione dei beni pubblici. Ma il risultato del referendum è importante anche perché ci dice che l’ideologia della privatizzazione è fallita, e ormai si può parlare di gestione pubblica dei beni comuni, che smettono finalmente di essere considerati una merce. Si è chiusa una fase storica, e se ne apre un’altra in cui “pubblico” non potrà più essere sinonimo di partitocrazia ma di gestione trasparente e partecipata. Questo risultato si è ottenuto grazie alla entusiastica partecipazione di tante cittadine e tanti cittadini alla mobilitazione referendaria, sia nelle piazze che in rete. I partiti che solo negli ultimi tempi hanno orientato il loro atteggiamento nella direzione indicata dai promotori dei referendum e che oggi festeggiano valorizzino il contributo della società civile aprendo spazi reali alla partecipazione.
Ora sappiamo che la prossima tappa, per noi, è la gestione pubblica e partecipata dei “rifiuti”, cioè delle materie recuperate. Tutti i cittadini e le cittadine devono essere informati e si devono poter pronunciare su come gestire un settore che coinvolge importanti beni comuni, come la salute e la disponibilità di materie, che rischiano di essere sottratti alle generazioni future. Nessuno pensi di fare un inceneritore senza consultare cittadine e cittadini su cosa realmente vogliono.
Tag: civica, perugia, referendum
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