I dati sulla raccolta differenziata certificano il fallimento delle politiche di gestione dei rifiuti in Umbria. Di questo passo la nostra regione si avvia verso una situazione di emergenza difficilmente recuperabile. Sarebbe opportuno che l’assessore all’ambiente venisse in consiglio e spiegarci i motivi di questa pessima performance e della mancata applicazione del piano regionale dei rifiuti”: cosi’ Oliviero Dottorini, capogruppo dell’Italia dei valori, commenta i primi dati su raccolta differenziata e produzione di rifiuti nel 2010 in Umbria. ”Lo scorso anno, rispetto al 2009, la nostra regione – sottolinea Dottorini in un comunicato – ha registrato un aumento di produzione di 10 mila tonnellate di rifiuti, pari a circa 10 chilogrammi in più per abitante, mentre il piano regionale aveva l’obiettivo di mantenere inalterata la quantità di rifiuti prodotti. Ma il vero fallimento è quello relativo alla raccolta differenziata. Andando a scorrere i dati, infatti, troviamo solo un modestissimo 1,5 per cento in più di rifiuti differenziati rispetto al 2009. Riteniamo questa situazione grave e preoccupante dal momento che tutti e quattro gli Ati sono ampiamente al di sotto degli obiettivi del piano, che per il 2010 prevedeva il raggiungimento del 50 per cento di differenziata”. ”Sono dati sconfortanti – commenta Dottorini – che certificano l’inefficacia delle politiche messe in campo dalla Regione e mettono in evidenza la volontà di non attuare il piano dei rifiuti nella sua interezza, ma solo nella parte che riguarda l’incenerimento. Di questo passo – conclude Dottorini – l’obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata, previsto per il 2012, non verrà raggiunto neppure tra vent’anni”.
Fonte: http://www.ilsitodiperugia.it
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