Lettera a Goodmorningumbria

Da parte di chi auspica non da oggi l’abolizione di tutte le province evitando soluzioni furbesche come quella immaginata dal governo Berlusconi Calderoli, con altrettanta convinzione l’auspicio che i politici dell’Umbria abbandonino la facile tentazione delle rivendicazioni localistiche, applicandosi invece con maggiore serietà ad un complessivo disegno di riorganizzazione istituzionale endo regionale. Chi oggi non comprende che è ormai indilazionabile una nuova organizzazione endo regionale che faccia giustizia di tutti i particolarismi ma anche delle tentazioni di prevaricazione, rischia di non trovare più l’Umbria.

Maurizio Ronconi –  UDC

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2 Risposte to “Lettera a Goodmorningumbria”

  1. Mucciola Ivana Says:

    Fare i furbi non ha mai portato buoni frutti, forse per un breve periodo, ma poi sono arrivate le conseguenze. Se teniamo alla nostra regione, diamoci da fare, che ogni partito porti il meglio di sé e trascuri il resto; in questo momento di grande cambiamento, devono andare avanti le forze migliori, più capaci di guidare, non quelli che sanno solo scaldare le poltrone.

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  2. massimo dantonio Says:

    caro maurizio,
    come essere contrari al tuo auspicio.
    eppure ero piccolo e già a terni negli anni 70 si sentiva parlare del riequilibrio territoriale dell’umbria.
    poi del riequilibrio delle risorse dell’umbria.
    passando per la politica industriale e lo sviluppo, ai trasporti e vogliamo dire che non si è parlato con serietà del riequilibrio delle agenzie territoriali?
    o che in questi anni non si sia approfondito il concetto di università regionale con uguale dignità tra terni e perugia…?
    che non si siano fatti richiami “alti” ad abbandonare interessi localistici in nome del più importante interesse umbro?
    ammazza mio caro, se se ne è parlato e con quale profondità e dovizia e certamente con un serietà al limite del noioso.
    non è vero?
    ma detto questo quali sono stati i risultati.
    nessuno, se non una costante continua proditoria penalizzazione del territorio ternano.
    ovviamente mi dirai e concordo che la classe politica espressa dal centrosinistra ternano non è stata in grado di difendere al meglio gli interessi territoriali.
    ma che cambia.
    in questa regione la parola chiave infatti è sempre stata difendere mai costruire insieme.
    quindi è proprio così ineludibile la sua sopravvivenza.
    sono finiti gli incas, i maya, gli egizi società millenarie non può finire una mini regione?
    tu dici e auspichi che adesso questo cambierà, si sa la speranza è l’ultima a morire.
    ma io credo che la favola della rana e dello scorpione ci vieni in aiuto…. perchè?
    è la sua natura!
    un caro saluto

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