L’Umbria di questi tempi ha bisogno di tutto tranne che di uno sciopero generale. Assolutamente legittima l’iniziativa della CGIL ma altrettanto legittimo contestarla e ancor più non condividere la posizione di alcuni esponenti della sinistra di governo regionale che si affrettano ad aderire allo sciopero. Molto meglio se avessero scelto di rimanere alla stanga magari per lavorare su una semplificazione endo regionale o su strumenti per favorire nuovi investimenti nella regione. Quello che è certo è che il disagio lavorativo oggi non si vince con l’astensione dal lavoro.
Maurizio Ronconi
6 settembre 2011 alle 17:50 |
Scioperare è diventato da tempo una moda e anche la causa dell’attuale situazione economica; quando si fanno errori, prima o poi vengono al pettine. Negli ultimi decenni ne sono stati fatti tanti, è normale che le conseguenze non sono buone, anzi mi meraviglio che non siano peggiori. Ormai stiamo toccando il fondo di una strada, bisognerà prenderne un’altra per risalire e dimenticare tante cose di un tempo come lo sciopero, l’aumento degli stipendi e delle varie spese. Anzi, è il caso di cominciare a parlare di diminuizioni in ogni campo entrate e spese.
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