Grande successo della Mostra Florovivaistica di Calvi dell’Umbria, giunta alla sua undicesima edizione, e che ha confermato le attese degli appassionati per la bellezza delle piante esposte e l’atmosfera creata per le vie del paese. Il momento più bello alle 18 con il primo fresco della sera con il sole calante il profumo intenso della lavanda per l’occasione esposta dal Lavandeto di Assisi, ci accoglie e ci accompagna per tutto il percorso espositivo. Emozionante vedere lo stand con le foto di tulipani e fresie di ogni specie e colore, infatti non ho resistito alla tentazione di comprare i bulbi e sogno già una splendida fioritura a primavera.
Sugli scalini un’esposizione di limoni, agrumi e palme e di alberi da frutto faceva da cornice alla chiesa di Santa Brigida suggestivamente illuminata dal sole del tramonto. Ma non poteva mancare una visita alla piazzetta Sant’Andrea dove non erano esposti soltanto fiori, ma anche oggetti di antiquariato, collane e braccialetti fatti a mano e per gli appassionati di profumi, attraversando i vicoli stretti e tortuosi in bella mostra una bancarella che con quadretti profumati ed essenze di lavanda, ambra,vaniglia, citronella,cannella, gelsomino, verbena, frutti di bosco: “da sturbo!”. Ovviamente non potevano mancare tutt’intorno le vie le bancarelle di prodotti tipici, degustazioni di olio, formaggio di pecora e miele,cosmetici per il viso e il corpo prodotti con le piante insieme una mostra di fotografia e una mostra dei dipinti di Cristina Guglielmi, oltre agli straordinari presepi e oggetti in terracotta realizzati da Lidia Pacifici e una collezione privata di piante di peperoncini, di piante grasse, carnivore, ortensie, oleandri, piante acquatiche, erbe aromatiche,varie specie di rose,composizioni di siepi e perfino bonsai di ulivo antichi di 200 anni! Agli appassionati la Pro Loco di Calvi dà l’appuntamento al prossimo settembre.
Giulia Leonardi
Tag: calvi, dell'Umbria, giulia, k fiori, leonardi, mostra, pomi, tra
12 settembre 2011 alle 10:12 |
Queste mostre che si svolgono nei paesi, ci fanno ritornare alla vita sana di un tempo, mettono in evidenza i borghi storici caratteristici perché strettamente legati alla particolarità del posto. Poi gli oggetti antichi che espongono le bancarelle, i prodotti tipici locali salutari, lontani dalla produzione industriale fatta solo per chi ha perso il sapore del cibo e in questo caso la bellezza dei fiori; tutto ciò ci porta a trascorrere una giornata immersa nel bello e ci ritempra la mente provata dalla vita insensata che oggi siamo costretti a fare.
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