Magari, detta così, suona diversa e qualcuno si sveglia”.
Così Paolo Brutti, consigliere regionale dell’Italia dei Valori, dopo l’audizione dell’assessore alla sanità Franco Tomassoni in terza Commissione, critica la scelta fatta dalla Giunta parlando di approccio diretto con le cifre nella battaglia contro i ticket sanitari. A suo giudizio,”si è scelta la via più facile e più ingiusta. Continuiamo a ripetere che è profondamente sbagliato trasferire sui cittadini le inique manovre del Governo e che andava fatto il possibile per scaricare parte dei tagli sulla pesante macchina burocratica che amministra la nostra sanità. Undici milioni di prelievo sono tantissimi – prosegue Brutti -, anche perché vanno a gravare per lo più su un ceto medio fortemente vessato. Con i ricchi che scelgono le cliniche private, con gli evasori che in virtù del basso reddito sono esenti dal ticket, con il complice silenzio del centrodestra, ben lieto di sfilare ai cittadini umbri un mucchio di soldi a sostegno della manovra
Berlusconi: alla fine pagano solo le persone per bene. Che da oggi hanno un motivo in più per stare male”.
14 settembre 2011 alle 11:55 |
Vorrei far notare che spesso si consumano molto più medicinali di quanti ne servirebbero, specie per mal di testa o dolori reumatici. Forse una medicina più costosa potrebbe ridarci più salute perchè le medicine fanno male e portano conseguenze, prendiamole solo se veramente necessarie. Approfittiamo dei tickets sconvenienti, staremo meglio!
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