LE RIFORME DEL SISTEMA AMMINISTRATIVO E ENDOREGIONALE DELLA REGIONE SONO UNA PRIORITA’, DA IRRESPONSABILI RALLENTARE LA LORO DEFINIZIONE.

Le dichiarazioni, apparse sul sito della regione dell’Umbria, del Capogruppo del PDL Raffaele Nevi che chiede di fermare la corsa all’approvazione delle riforme per la forte contrarietà delle categorie economiche lasciano un profondo sconcerto. L’Umbria ha bisogno di riforme in grado di spazzare via enti inutili e centri di potere per razionalizzare l’esistente e per abbattere i costi nella gestione di alcuni servizi. Emerge sempre più con chiarezza, dalla posizione espressa da Nevi, il tentativo di utilizzare le riforme solo al fine di salvaguardare gli interessi di questa o quella categoria senza preoccuparsi di quelli dei cittadini. Gli innovatori a corrente alternata o in base a quali interessi sono colpiti non possono trovare più spazio perché i cittadini sono stufi di politici che pensano prioritariamente a tutelare i propri interessi e quelli dei loro potenziali bacini elettorali sperando che la gente comune non si accorga di tali furbeschi e miopi atteggiamenti. Nevi, quando è costretto, approva atti come quello del Consiglio Regionale sui Consorzi con il quale si chiede di togliergli la competenza sulla tutela idrogeologica per assegnarla alla Agenzia Regionale della forestazione superando una iniqua tassazione dei cittadini ternani, ma di fatto lavora affinché nulla cambi, quindi mantenere tre consorzi, mantenere le competenze attuali e che a pagare continuino ad essere i cittadini. Nevi sostiene le Associazioni degli agricoltori che, di fatto, su questa vicenda tutelano solo i grandi proprietari terrieri che utilizzano i Consorzi per l’irrigazione al punto da suggerire tavoli tecnici dove a contare sono solo gli interessi di parte, associazioni e categorie economiche che sbandierano la necessità di combattere enti inutili e burocrazia ma che nei fatti, localmente, sono impegnati a mantenerli. L’Umbria rischia di affossare se non volta pagina rapidamente e la Giunta Regionale deve dimostrare coraggio e concretezza nell’affrontare le riforme mettendo in primo piano gli interessi delle nostre comunità e non spalleggiare enti e associazioni tutte protese a non modificare l’esistente. Le riforme devono saper affermare innanzitutto alcuni valori e cioè garantire un uguale trattamento per tutti i cittadini e le attività economiche della nostra Regione, gli stessi servizi alle stesse condizioni  e tutto ciò eliminando spreghi, cancellando privilegi e rendite di posizioni accumulate negli anni. I Comitati sostengono questa linea e invitano la Regione a fare Riforme in grado di superare anacronistiche disparità di trattamento fra i diversi territori per rafforzare e rendere più coesa l’intera Umbria.

Per i comitati – Leo Venturi

 

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