Pietro Laffranco: breve analisi della debacle del Pdl

La  debacle, per altro più marcata in alcune zone, assai meno in altre, tipo la mia Umbria può

Pietro Laffranco

essere sintetizzata in questi punti:

– Esperienza del Governo Berlusconi percepita molto negativamente nel secondo biennio per non aver mantenuto alcuni impegni con gli elettori, aver negato la crisi e non aver saputo portare cambiamenti allo stallo in cui ci siamo infilati,

– Vicenda Fini, scissione, litigi interni da pollaio, casa di Montecarlo…

– Crisi economica, da sempre imputata alla politica e a chi governa, come dimostrato da voto in tutta Europa

– Oggettiva impreparazione della classe dirigente in alcuni territori

– Appoggio al governo Monti che con le sue scelte ha penalizzato soprattutto il nostro blocco sociale ( imprenditori, artigiani, professionisti….)

– Appannamento della leadership di Berlusconi dovuto alle vicende giudiziarie e al dileggio internazionale

– Vicende locali ( chiaro che se ti arrestano mezza giunta comunale come a Parma poi difficilmente e giustamente prendi più del 10%)

– Antipolitica, generata dalla crisi economica e da comportamenti scandalosi tipo vicende Lusi e Belsito

Quanto poi ciascun motivo abbia pesato è difficile dirlo ma è evidente che non c’è una sola causa. Questo non significa ovviamente che tutto sia da buttare, anzi. Ma anche che si deve immediatamente, prendere il toro per le corna ed agire con tutti i correttivi, con la consapevolezza però che ci vorranno tempo, pazienza e tenacia per uscire da questo tunnel. So che non sarà facile, ma chi crede in ciò che fa deve saper soffrire. Io vengo dal Msi e questa dote non mi manca, come non mi mancherà la determinazione per combattere stando eventualmente all’opposizione per un po’ di tempo.

nota di redazione: Ci convince molto l’ultima frase di questo intervento, “all’opposizione per un po’ di tempo”. Nel Pdl non tutti hanno capito che il sostegno a Monti è un cappio al collo che li distruggerà, e non ascoltano i lamenti degli italiani che sicuramente non reggeranno l’impatto con una tassazione impazzita e che sta provocando  sconquassi difficilmente sanabili nella nostra debole economia, cosa aspettano i nostri politici per prendere decisioni forti e condivise? Una rivolta sociale?

Commento di Stelio Bonsegna: Allora caro Pietro, cominciate col puntare i piedi, in modo chiaro ed inequivocabile con questo Governo. Un primo passo che sicuramente vi permetterà di riconquistare un pizzico di fiducia. Poi prendete in esame tutto quello che in questi anni avete promesso e mai mantenuto, cioè uno stato leggero, meno burocrazia e sopratutto meno tasse (meno tasse, più consumi, più lavoro, ecc. ecc.). Ci sarebbe molto altro da dire anche nei confronti dei componenti del PDL, in fatto di panni sporchi, lavati troppo spesso in pubblico. La gente vuole più onestà intellettuale e coerenza, chi non ha queste doti, venga buttato fuori, come si fa con una mela marcia, che rischia di far marcire le altre mele.
Per ora credo che ciò basti come contestazione, altro seguirà su questo ed altri Blogs.

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Una Risposta to “Pietro Laffranco: breve analisi della debacle del Pdl”

  1. Renato D Orsini (@VicusMartis) Says:

    Alfano ha il coraggio di fare il Segretario direttamente e non come famiglio di Berlusconi, proponendo ed agendo personalmente? Se si, getti il cuore oltre gli ostacoli e noi lo seguiremo.

    "Mi piace"

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