Prisco e Varasano (PdL): “Basta con la s-partitocrazia delle aziende pubbliche”.
“Adesso basta con la s – partitocrazia nelle partecipate. Meno politica e meno privilegi, più attenzione alle spese e alla qualità del servizio offerto ai cittadini. Qualche volta vince anche la buona politica”. Così i consiglieri comunali di opposizione Emanuele Prisco e Leonardo Varasano commentano l’atto approvato oggi in Consiglio comunale, con voto unanime, con cui si introduce un codice comportamentale che sancisce regole di buon governo delle aziende partecipate dal Comune e degli Enti strumentali, per evitarne la “politicizzazione” e garantire la trasparenza gestionale. Questi gli indirizzi che arrivano ai rappresentanti del Comune nelle aziende pubbliche. Tutto prende il via da una iniziativa dell’opposizione sul tema che poi ha trovato sintesi nel documento approvato oggi. Estensori dell’atto bipartisan lo stesso Prisco e Pampanelli del PRC. “La condotta delle partecipate (da Umbria mobilità a Gesenu, fino ad AFAS etc.) – commentano Prisco e Varasano – deve essere improntata a principi di trasparenza nell’interesse dei cittadini e del servizio pubblico, visto che sono gestite con i soldi pubblici. Serve un servizio efficiente a costi ragionevoli ed è ora di dire basta con le partecipate che diventano “braccio armato” della politica di chi governa.” Limiti stringenti arrivano quindi alle sponsorizzazioni politiche (ivi comprese feste e manifestazioni di partito), alle regole per le assunzioni e alle consulenze esterne, al mantenimento di società inattive, per finire con i tetti ai compensi degli amministratori e del management. Quindi “Nessuna polemica e nessuna strumentalizzazione – fanno sapere Prisco e Varasano – ma dobbiamo avere il coraggio, da persone che fanno politica, di dire alla politica stessa, se vuole essere credibile, che “deve togliere le mani” anche dalla gestione dalla partecipate. Non possiamo più chiedere ai cittadini di pagare, molto cari, certi privilegi che alcuni hanno alimentato ingiustificatamente per anni”. “Queste regole di buon senso, né di destra né di sinistra, – commentano infine Prisco e Varasano – diventano oggi una condizione necessaria, oltre che un vantaggio di competitività sul mercato, per perseguire e raggiungere gli obiettivi propri del servizio pubblico e perché questo sia ancora credibile agli occhi della popolazione.”
Tag: aziende, comunale, consiglio, pampanelli, partecipate, perugia, prisco, varasano
29 Maggio 2012 alle 22:17 |
Sembra vero.. ma voi ci credete? Per me sono solo parole!
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