Il 1 giugno la Presidente Marini ha invitato tutte le parti interessate a partecipare alla presentazione del piano di riordino e razionalizzazione dei servizi del sistema sanitario regionale. In pratica si chiede come sempre di fare sacrifici ai soliti operatori della Sanità in particolare Medici, Tecnici e Infermieri e ai Cittadini utenti, non vi e’ alcun cenno di risparmio sugli amministratori Regionali Provinciali e Aziendali, loro sono sempre immuni da qualsiasi revisione o riduzione di stipendi, premi o rimborsi. Entrando nel merito della questione siamo lieti che si pensi di razionalizzare le risorse cercando di mantenere gli standard attuali nei servizi sul territorio e nelle due Aziende Ospedale, ma siamo in attesa che venga chiarito come la auspicata razionalizzazione degli oneri per l’approvvigionamento di beni e servizi si traduca nella pratica, da chi sarà composta la centrale di committenza e quanto la governance Medica peserà nelle scelte. La riorganizzazione della rete ospedaliera prevede un’ulteriore riduzione delle dotazioni organiche con contrazione dei fondi contrattuali, che andrà a penalizzare ulteriormente il personale Sanitario a cui già molto e’ stato chiesto, con il blocco del turn-over e il blocco degli stipendi a fronte di carichi di lavoro crescenti a cui si aggiungeranno quelli previsti dall’accorpamento dei punti vaccinali, nascita e lo spostamento da una struttura di un presidio ad un’altra di un altro presidio di un “Pool itinerante di professionisti” che opereranno per le discipline chirurgiche in particolare Ortopedia, Otorino, Oculistica,Oncologia e Pediatria. La definizione di questo ulteriore carico di lavoro che andrà a pesare sul personale esistente va attentamente valutato per l’aggravio e l’usura che l’attività altamente specialistica comporta a cui si aggiunge lo spostamento da una sede all’altra. Ugl-Medici che ha seguito attentamente questo primo incontro auspica che vengano salvaguardati la qualità dei servizi sanitari erogati e che il necessario risparmio legato alla contingenza dei tempi non si traduca nella sola penalizzazione della componente del personale sanitario ma utilizzando un sistema di controllo di qualità si traduca in una vera razionalizzazione dei costi a parità di efficienza e di soddisfazione degli Utenti. “E’ pur vero che questa è la stagione del coraggio” – dice il Segretario Generale Umbria, Gaudiosi Enzo – “ma è assolutamente doveroso salvaguardare i servizi sanitari e la sua qualità mettendo da parte i campanilismi. Sul futuro delle comunità umbre e sul Sistema Sanitario saranno decisive le scelte che la Regione vorrà adottare nelle prossime settimane.” “Bene la riduzione delle ASL da quattro a due – Continua Gaudiosi – ma è auspicabile che questa riorganizzazione non lasci fuori l’Azienda Ospedaliera di Terni, polo di eccellenza e di sviluppo economico.
Enzo Gaudiosi – Segretario Generale UGL Umbria
Cristina Betti – segretario provinciale UGL Medici
19 giugno 2012 alle 11:54 |
terni e’ e deve restare la seconda citta’ guida dell’umbria se si rispetta il numero di abitanti…..quindi il comando del secondo polo sanitario deve restare a terni!!!
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