All’indomani della pubblicazione dei ultimi dati Istat sulla povertà in Italia ed in Umbria, il consigliere regionale Orfeo Goracci (comunista umbro) propone l’istituzione di una specifica commissione di inchiesta, per individuarne le cause; capire quanti si trovano in questa condizione, pur essendo occupati; quante famiglie vivono in povertà assoluta o relativa; quale incidenza ha il fenomeno nei diversi territori dell’Umbria e quali azioni di positivo contrasto svolgono famiglie e reti sociali di protezione.
nota di redazione: La tanto bistrattata parola Famiglia, intesa come risorsa contro la povertà e la disgregazione sociale entra nel linguaggio e nell’interesse della politica, qualcosa sta cambiando o è solo una rondine di primavera?
nota di Raffaele Nevi (Pdl)i: Apprezzo che anche il collega Goracci sia intervenuto sull’importantissimo tema della povertà in Umbria, alla luce della fotografia fatta dall’Istat che vede la Regione Umbria tra quelle in cui si è registrato l’aumento maggiore di poveri in termini relativi di tutta Italia, passando dal 4,9% all’ 8,9%. Non sono convinto che la strada da percorrere sia, come già troppe volte fatto in questa Regione, quella della istituzione di una commissione. Penso piuttosto alla necessità di intervenire subito, mettendo la Regione nelle condizione di coordinare e rivedere, insieme ai soggetti pubblici e privati, le politiche sociali messe in campo fino ad ora. Comunque è bene che se ne parli in Consiglio Regionale e questo proporrò alla conferenza dei capigruppo.
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