LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA
Se al governo ci sono coalizioni differenti fra loro, quale male c’è ad unirsi per salvaguardare una valle ? Faremmo bene ad unirci anche per rimandare al mittente le egemonie europee di un singolo stato. Non può esistere una Europa unitaria con la guerra dei Bund. Ce lo immaginiamo se da domani, ogni regione italiana emettesse suoi titoli? sarebbe la guerra economica fra le nostre regioni e il caos sociale. In otto chilometri quadrati esistono 4 grandi installazioni fotovoltaiche, un’altra autorizzata in loc. Casalini, un’altra in procinto di essere attuata ad Olmini e in ultimo, anche il biogas. Se in tutta l’Umbria si ripetesse che in otto chilometri quadrati ci fosse una tale concentrazione di impianti, lo stesso territorio umbro basterebbe per l’energia di tutta l’ Europa.
La pubblica assemblea a Panicale, con la partecipazione del sottoscritto, della brava Maura Lepri, del consigliere di opposizione Francesca Caproni e del capogruppo dell’ IDV in consiglio provinciale Franco Granocchia, è stata pienamente caldeggiata dall’entusiasmo ad ASCOLTARE da parte della gente. Dalle 21,30 alle 00,45. Tre ore ad ascoltare. Sono anni che non si vede la gente ascoltare per tre ore alcun politico, nemmeno quelli teatranti. Questa è la soddisfazione che manca in tante occasioni di vita politica alla maggior parte dei politici. La gente ha voglia di ascoltare, è curiosa e vuole sapere. Aldilà di qualsiasi schieramento partitico: non a caso era rappresentata una forza di opposizione comunale, un esponente del centro sinistra alla provincia e il sottoscritto: di sinistra e ne sono orgoglioso. Sono scorse 140 diapositive, tutte commentate e con fatti legati alla realtà, sinceramente pensavo di non farcela, non sono un oratore. Sono stati gli sguardi della gente a darci forza sino all’ultimo, sino alla possibile soluzione: le due aziende richiedenti il biogas, hanno circa 3.500 mq di tetti su capannoni. L’invito al sindaco Luciana Bianco è stato quello di favorire il fotovoltaico, continuando l’opera già iniziata in questo senso nella zona artigianale di Olmini e presso un dismesso allevamento bovino e di porre sul tavolo la possibilità di un Outlet dell’ agricoltura in zona Mirabella/Via delle Parti.
Assieme a Maurizio Lombardi costituii il comitato Proteggiamo il Territorio e le oltre mille firme sino ad oggi raccolte dai vari bravi militanti dell’associazione, contro la installazione di impianti biogas, non hanno alcun colore politico. Sono espressione di tutti. Fra il pubblico, in Piazza Umberto 1 a Panicale, vi erano anche persone favorevoli al biogas che ugualmente ascoltavano con interesse. Non c’è stato nemmeno un fischio: solo attenzione. Penso che applaudivano a loro stessi, felici di esserci, di partecipare, di trovare nelle parole di chi parlava (sindaco incluso) una speranza ai loro sogni, alle loro paure, che vanno aldilà del biogas: arrivano alla crisi economica e politica. Dove sono finiti quei miei compagni che passavano in sezione e nelle sezioni di altri partiti politici, ad arringare la folla, a prendere posti di lavoro lucrosi e ora sono spariti? Ce ne fosse uno che scende in mezzo alla gente per portare un nuovo messaggio di speranza di lavoro, di futuro, di vita che ne vale la pena di essere vissuta. SPARITI. Sono spariti tutti, o quasi. Eppure erano stati chiamati alla pubblica assemblea, ma non ci sono venuti, si sono nascosti tra la gente. Paurosi di esprimere davanti a tutti una opinione, che ce l’hanno nel cuore, ma non la dicono. Si rendessero conto di quanto, ora più che mai, la gente, tutta la gente, ha bisogno di essere aiutata, in tutti i settori della vita. Oggi giorno regna il SILENZIO. Penso che i partiti, tutti i partiti, hanno il dovere di scendere in campo e parlare con la gente, anche a costo di prendere fischi, non solo per prendere voti. A tutte quelle persone che hanno ascoltato con attenzione, rivolgo un grazie e un abbraccio affettuoso.
Luciano Rossini – Panicale
Tag: bianco, biogas, caproni, energia, fotovoltaico, francesca, franco, granocchia, luciana, luciano, panicale, rossini
23 luglio 2012 alle 14:48 |
bravissimo ! condivido appieno ciò che il suo articolo riporta. Grazie ed auguri per il nostro futuro e quello dei nostri figli.
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23 luglio 2012 alle 23:18 |
Grazie Luciano,
ai figli si insegna rispettare e convivere con la natura, traendone benefici e rispettandola. Nello stesso tempo noi gli facciamo vedere come si distrugge la natura. A loro insegniamo i valori di una Europa unita, nello stesso tempo dobbiamo spiegargli il perché della guerra economica fra i titoli di stato dei paesi europei.
Questo è ciò che sta accadendo e loro, i figli, non ce la fanno a capire queste contraddizioni. Ci prendono per matti. Ed hanno ragione.
Luciano Rossini
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23 luglio 2012 alle 15:36 |
La nostra disponibilità di energia si avvia alla discesa, i fossili abbandonano l’Italia. E’ una situazione imbarazzante, resa ben visibile dalle scampagnate di Monti in Russia. Qualcosa alla fine dovremo pur fare.
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23 luglio 2012 alle 23:37 |
Grazie Fausto,
sono Luciano Rossini, quello che ha scritto l’articolo da te commentato e ti ringrazio. Ti scrivo e rispondo come a Luciano Passerrini. Ai figli si insegna rispettare e convivere con la natura, traendone benefici e rispettandola. Nello stesso tempo noi gli facciamo vedere come si distrugge la natura. A loro insegniamo i valori di una Europa unita, nello stesso tempo dobbiamo spiegargli il perché della guerra economica fra i titoli di stato dei paesi europei.
Questo è ciò che sta accadendo e loro, i figli, non ce la fanno a capire queste contraddizioni. Ci prendono per matti. Ed hanno ragione.
Aggiungo e proseguo il tuo pensiero. E’ vero che le energie stanno finendo. Per produrre biogas si impiega più gasolio (energia) che la corrente elettrica prodotta. In sintesi, triplice semina e aratura dei campi, triplice consumo di gasolio e triplice inquinamento dell’aria. Ne vale la pena?
Gli impianti biogas o biomassa, secondo il mio parere, devono essere installati in aderenza agli allevamenti di bestiame, anche per eliminare la ferti irrigazione ( direttiva CEE) dei liquami sparsi per i campi. Questo permetterebbe: risparmio di carburante, incentivo economico alle aziende produttrici di allevamenti anche in funzione di eventuale incremento numerico dei capi di bestiame allevati.
Noi abbiamo una energia infinita: il sole. Questa è la unica strada veramente ecologica, anche perché i pannelli di ultima generazione sono fatti con silicio ( sabbia allo stato grezzo ), vetro e alluminio. Tre materiali facilmente riciclabili. Una centrale biogas, fra 15 / 20 anni, come facciamo a riciclarla ? tonnellate di cemento armato e ferro sotto terra, impregnato di liquame, silos mastodontici putrefatti e di diossina sparsa per l’aria per effetto della combustione. Hai mai sentito dire che un pannello fotovoltaico lascia inquinati di: monossido di azoto, biossido di azoto (gli ossidi di azoto contribuiscano per il 30% alla formazione delle piogge acide (il restante è imputabile al biossido di zolfo e ad altri inquinanti), monossido di carbonio, acido cloridrico, particolato (PM) e polveri sottili.
Spero di esserti stato amico con questa risposta e ricordiamoci tutti: il sole è una fonte di energia che sta alla base della vita, la terra è fatta da Dio ( o chi altro ) per dar da mangiare a tutti gli esseri viventi.
Luciano Rossini
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24 luglio 2012 alle 18:08 |
Il mio timore principale è relativo al fatto che decenni di petrolio facile ci hanno abituati a dare per scontato che “qualcuno” o “qualcosa” avessero il dovere di rifornirci di energia senza storie. Non è che nel futuro ci troveremo del tutto a corto di energia: ma sarà molto diversa da quella che usiamo ora. Soprattutto, nessuno zar ce la spedirà da 8.000 km di distanza in cambio di fogli di carta colorati.
E così non sono lo sponsor di nessuna soluzione in particolare, ma di un concetto: dovremo fare da soli, e dovremo fare molte cose vicino a casa nostra. Tramonta l’era dei mega impianti….
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24 luglio 2012 alle 21:45 |
Hai perfettamente ragione. 8.000 km di distanza sono tanti. troppi. lo sai un segreto ? l’ Italia ha la terza riserva mondiale di lingotti d’oro. sono una montagna. Ed ha pure tanto sole da fare energia da vendere. Abbiamo anche il quarto raich alle porte e accolto pure con i picchetti di onore. PURE. Ma lo scudo anti spread ( lo scudo Spaziale) quando entra in azione ? i giornali dicono forse…forse… dopo settembre. E intanto ??? intanto facciamo gli esodati.
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24 luglio 2012 alle 21:54
INTANTO SUGGERIREI DI COMPRARE ITALIANO
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25 luglio 2012 alle 18:05 |
Luciano Rossini ti dice: certo che bisogna comperare italiano. assolutamente italiano. e tutte quelle aziende italiane che producono fuori italia o fuori eurolandia con in soldi di eurolandia, dovrebbero pagare i dipendenti con la media europea. Scommettiamo che la smettono di fare la concorrenza alle ditte italiane che ancora resistono e che vanno premiate con sgravi fiscali ?. ma questo è impossibile, le arance dal Marocco hanno avuto un abbassamento del dazio di ingresso del 30%. i produttori italiani delle arance, tanto per fare un esempio, non possono stare dietro a paesi che pagano i dipendenti quando si ricordano. una ultima cosa, ma sto ca…o di scudo fiscale contro i bund tedeschi, quando entra in azione ? la BCE dice forse … a fine settembre. al posto di Monti ? entrare dove comanda Francia, Olanda e Germania… IO DEVO PENSARE A 65 MILIONI DI ITALIANI, sono qui per loro … con loro e in loro nome … da domani … riscriviamo le regole … non MI FREGA NULLA DEL BIOGAS … DELLE BIOMASSE …. io DEVO PENSARE A FAR VIVERE L’ITALIA …. o ABBASSIAMO L’EURO, o USCIAMO. vedi se ti corrono dietro !!!!
altro che Merkel !!! NON BISOGNA USCIRE DALL ‘ EURO. MAI !!!
se si arriva a creare gli ESODATI (parola offensiva per un popolo ) e a tagliare la sanità, a maggior RAGIONE si deve difendere la vita economica di un popolo. C’E PIù ONORE A DIFENDERE LA PROPRIA GENTE, CHE A LECC…E I BUND. PRIMA DI FAR CHIUDERE LE SCUOLE ITALIANE, ANDASSERO GLI ALTRI AL PAESE DEL BEN GODI. La Europa ha bisogna di cambiamento di regole, e NON CEDENDO AUTORITA’ NAZIONALI, ma cambiando le REGOLE. …
quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi …
Enrico Berlinguer
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