Saranno presenti l’Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Mons. GUALTIERO BASSETTI che relazionerà; don RICCARDO PASCOLINI Direttore degli Uffici di Pastorale Giovanile e Pastorale Universitaria della stessa diocesi che introdurrà i lavori; Dott. FRANCESCO D’ANDOLA del “Circolo Giorgio La Pira” che modererà gli interventi, nonché l’AUTRICE.
Un libro vocazionale destinato ai giovani cristiani che vuole rendere ragione del fatto che la politica, intesa come arte di costruzione della storia e della civiltà dell’amore, è chiamata di ogni battezzato. Il testo si muove su due piani: da un lato vuole risvegliare il senso dell’esserci, ragionare e colpire l’idea di un cristianesimo intimista, individualista e piccolo borghese. dall’altro indicare la politica quale via di santità per annunciare l’impegno politico come vocazione ecclesiale.
La prima parte è dedicata alla disamina dell’esistente, di che cosa si intende ordinariamente oggi per politica, per dire, infine, che cosa è in realtà. Il linguaggio è decisamente spigliato e pungente.
La seconda, più corposa, offre strumenti di lavoro che sono i contenuti essenziali dell’impegno politico secondo la dottrina cattolica. Pur mantenendo un linguaggio pensato per i giovani, il testo si presenta come un accessibile manuale di lavoro.
La terza parte è decisamente vocazionale, riprende il lin-guaggio colloquiale ed evocativo di un’idea alta di vita offrendo anche un itinerario vocazionale. In questa parte sono presentati alcuni testimoni della santità nell’impegno politico istituzionale
Tag: bassetti, cristiano, d'andola, gualtiero, libro, mons, o, pascolini, perugia, politico, riccardo, roberta, vescovo, vinerba
16 novembre 2012 alle 23:05 |
A mio modesto parere il politico italiano non sarà mai un vero cristiano. Lo sarà solo in apparenza per buon rendiconto ovviamente. Il politico per avere una poltrona deve vendersi l’anima al diavolo e quasi sempre causa noi italiani che chiediamo sempre qualcosa in cambio del voto, trasformando i politici anche di buone intenzioni in quel che sappiamo. Per questo lungi da me andare a votare. Meglio essere commissariati dalla solenne Europa che ci tassera’ a morte ma ripulira’, mi auguro, la politica nazionale.
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