di Ciuenlai
C’era una volta la carta di intenti. Giorno dopo giorno, Bersani e soci del Pd la smantellano, soprattutto nelle parti che avevano fatto dire alla concorrenza, che l’alleanza Democratici – Sel era troppo spostata a sinistra. E smantellarla non è una cosa facile, perché il 90% del testo è così generale e generico da poter essere interpretato in mille maniere. Ma su alcuni punti decisivi non dovevano esserci dubbi. Vediamo cosa dice la carta (tra virgolette le parole testuali scritte nel testo) e se Bersani e soci la rispettano o la cambiano :
1) LA PATRIMONIALE – “Un sistema fiscale che alleggerisca il peso sul lavoro e sull’impresa, attingendo alla rendita dei grandi patrimoni finanziari e immobiliari”. Bersani ieri ha detto che la Patrimoniale già c’è e si chiama Imu. Ha detto anche, confortato dal “sinistro” Fassina, che non c’era da meravigliarsi perché loro l’avevano sempre detto. Può darsi, ma sulla carta d’intenti, firmata dai 3 milioni di cittadini che hanno partecipato alle primarie, c’è scritta un’altra cosa. Forse non hanno avuto ancora il tempo di leggerla. Dal nuovo programma del centrosinistra – PATRIMONIALE; CASSATA
2) LA REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO – “un sistema fiscale che alleggerisca il peso sul lavoro”. Sempre Fassina ha detto ai manager della City di Londra che bisogna fare un patto tra sindacati e imprenditori che, tra le altre cosette, preveda il blocco dei salari più bassi d’Europa (IN PRATICA LA LORO DIMINUZIONE). Se uniamo questa alla rinuncia alla patrimoniale scopriremo che non è vero quello che Bersani va dicendo in giro e cioè che chi ha di più deve dare di più. Lo schema resta lo stesso chi ha di meno (i lavoratori e i pensionati) deve dare di più e spartirlo con tutti i poveracci di questo paese (precari, disoccupati, nullatenenti, disagiati ecc.) mentre i ricchi continueranno a spassarsela. Dal nuovo programma del centrosinistra – REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO; CASSATO.
3) LA FINE DELLE POLITICHE DI AUSTERITA’ – “La sola possibilità di affrancare l’Italia dai guasti del collasso liberista …..” è evitare che “l’austerità e l’equilibrio dei conti pubblici diventino un dogma e un obbiettivo in se, senza alcuna attenzione per occupazione, investimenti, ricerca e occupazione”. Con la frase sulla polvere sotto il tappeto, Bersani ha lasciato capire più di una volta che probabilmente ci vorrà una nuova manovra dei conti pubblici (si parla di 7/12 miliardi). Quindi nuovi tagli e ancora austerità. E se non è prevista la patrimoniale si tratterà di cose a carico dei soliti noti. Dal nuovo programma del centrosinistra FINE DELLE POLITICHE DI AUSTERITA’; CASSATO.
4) LA PACE PRIMA DI TUTTO – “La grandezza e la tragedia del 900 in Europa si misurano in una sola parola: pace”. Luigi Bersani condivide la decisione del governo di Parigi di intervenire militarmente nel Mali. Dal nuovo programma del centrosinistra LA PACE PRIMA DI TUTTO; CASSATA.
E manca ancora più di un mese alle elezioni. Tempo per spostarsi ancora più a destra c’e n’è in abbondanza. Volete una previsione? Prossima fermata i diritti! Ma già adesso distinguere tra l’agenda Monti e quella di Bersani è sinceramente difficile
Tag: austerità, bersani, city, ciuenlai, elezioni, fassina, londra, monti, pace, patrimoniale, pd, POLITICA, sel
19 gennaio 2013 alle 14:12 |
Sapeste quante valide soluzioni ci sarebbero, per riportare l’Italia ad essere competitiva, ad opera dei lavoratori, in primis. Detta così sembrerebbero soluzioni sinistre, ma non lo sono, basterebbe seguire i dettami delle teorie di Simone Weil (a proposito dell'”industria” dei partiti) e metterci un po di socializzazione imprenditoriale, ed ecco che tutto si risolverebbe accontentando tutti, ma la scontenterebbe l'”industria” partitica e sindacale.
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19 gennaio 2013 alle 14:48 |
D’accordissimo !!
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