di Amuart
A distanza di 100 anni della morte dello scrittore Bram Stoker, Dracula invade le sale della Triennale di Milano con una mostra spaventosa. Ovviamente a far spavento è solo il tema intorno al quale è stata sapientemente organizzata questa esposizione: il famigerato Conte Dracula.
Onestamente non ero molto elettrizzata all’idea di vedere questa mostra, trovavo il soggetto poco interessante, ma mi sono dovuta ricredere. Il percorso è suddiviso in quattro parti: la prima (buia buia buia) è dedicate al Conte Dracula (quello esistito per davvero, Vlad) con una serie di ritratti, costumi medioevali dell’est, e documentazioni scritte delle prime riflessioni “scientifiche” e folcloristiche sul fenomeno del vampirismo, oltre a interessanti spiegazioni che accompagnano tutti i reperti storici. Quest’introduzione si conclude con una teca nella quale è conservata una delle prime edizioni del romanzo di Bram Stoker, e da quel punto preciso si intravede, dietro ad un vetro rosso sangue, la successiva parte del percorso: composta da una grande sala con murali citanti varie parti di romanzi sul macabro argomento, devo dire che mi sono seduta e le ho lette tutte. Una delle parti più sapientemente strutturate è quella dedicata alla cinematografia, in una grande sala con tre schermi e vari divani dove sedersi per ammirare gli spezzoni più intensi dei film del passato e del presente, una rassegna completa e assolutamente accessibile al visitatore, complimenti ai curatori per l’idea. A questo punto del percorso ho pensato che questa mostra, sulla quale avevo avuto diversi pregiudizi, era invece una piacevole sorpresa.
L’ultima parte della mostra è dedicata alle creazioni del designer Ishioka Eiko, abiti sontuosi, fatti di materiali preziosi (ecco, non ho ben capito la pertinenza al tema).
http://artmovestheworld.wordpress.com/
Tag: amuart, Arte, conte, di, dracula, milano, mostra, triennale
23 gennaio 2013 alle 18:54 |
io sono rumeno e conosco la vera storia, prossimamente scrivero sul argomento
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