di Ciuenlai
Tra tutte le dichiarazioni di Bersani ce n’era una che mi suonava male. Era quel “guardatela meglio”, che sembrava dire a Berlusconi “Non è come credi, c’è “trippa per gatti” anche per te”. E il “caimano” deve aver scoperto la “trippa”,perché l’accordo tra i due Pd sembra vicino. Il modello potrebbe essere quello del Governo Andreotti del 1976. Trovato un elemento di garanzia (per i processi) da piazzare al Quirinale, Bersani, riveduti e corretti gli 8 punti di programma, ha il via libera per un suo Governo “di cambiamento”, che non conterrà apertamente esponenti pidiellini. I berluscones gli daranno (in un modo possibilmente non diretto e ufficialmente palesato) l’appoggio esterno. In cambio si accaparrerano la Presidenza delle commissioni parlamentari a loro più gradite (a cominciare da quella sulla Giustizia immagino) e insedieranno uno dei loro a capo della seconda gamba della proposta Bersani, quella della Convenzione sulle riforme istituzionali. Così il “mai un Governo Pd – Pdl” verrebbe formalmente rispettato e sostituito da una maggioranza (non dichiarata, anzi negata) con Berlusconi. In pratica il metodo Sicilia (quello della ricerca dei consensi in Parlamento) applicato, non a Grillo, ma al Popolo delle Libertà e a Monti (come del resto ha cominciato a fare lo stesso Crocetta). Mia nonna diceva “se non è zuppa è pan bagnato” . Insomma una cosetta che può durare anni mandando non Bersani, ma Renzi (vero obbiettivo dei due “piccoli” vecchi) a sfracellarsi contro quel muro
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