Anche per rispondere alla crescente richiesta (si stima oltre 10.000) di alloggi pubblici, saranno monitorati tutti i titolari del contratto di affitto delle case popolari per verificare se gli stessi sono legalmente aventi diritto. Incaricata dalla Regione anche la Guardia di Finanza per verificare tutte le dichiarazioni in autocertificazione degli attuali inquilini Ater. Coinvolgere la Finanza significa che la situazione è fuori controllo, ma siamo sicuri che chi era proposto ai controlli ha fatto il suo dovere?
Sconcerta però sentire (Tg3 Umbria) che la media degli affitti si attesta sui 124 euro, che significa media di 124 Euro? Che qualcuno paga zero? Che qualcuno paga 10? Che qualcuno paga 50 Euro? Chi saranno mai i beneficiati da tanta generosità pubblica?
Forse sarebbe utile sapere quanti alloggi sono stati assegnati a titolo gratuito, sinceramente questa media lascia molti dubbi.
14 giugno 2013 alle 14:55 |
Se questi fossero solo dei dubbi, si tratterebbe solo di poterli fugare, dandoci plausibili giustificazioni, ma purtroppo corrispondono alla realtà che e se da parte dell’ Ente pubblico, ci fosse più trasparenza rendendo facilmente accessibili le informazioni, sugli alloggi di proprietà comunale, nonché sui canoni e gli effettivi assegnatari, allora potremmo capire meglio quanto spreco di risorse pubbliche c’è nella gestione del patrimonio immobiliare. Poi andrebbe reso pubblico anche l’elenco degli alloggi non assegnati che restano vuoti da anni, per ragioni spesso, non giustificabili…..
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15 giugno 2013 alle 21:16 |
Chi sperava in insabbiamenti resterà deluso. Chi ha avuto paura e perso fiducia rimarrà senza parole….. chi ha lottato già sta vedendo gli sviluppi. Non sono tutti marci gli uomini dello Stato , anzi ce ne sono di ben onesti e a questi il marciume non é piaciuto. Ora svisceriamo i fatti , ma veniteci in Tribunale, non fatevela sotto non ce n’é necessità.
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