INCONTRI – MAGDA MONTANUCCI: IL PROFUMO, PER PIACERE E PER PIACERSI.

di Benedetta Tintillini

Benedetta Tintillini - www.umbriaecultura.it

Benedetta Tintillini – www.umbriaecultura.it

Magda, forma contratta del nome Magdalena, la santa protettrice dei profumieri (un destino nel nome!),  uno dei più antichi esercizi commerciali del centro storico di Marsciano,  attuale Profumeria Seduzioni Forte dei suoi venti anni di esperienza e della sua voglia costante di migliorarsi nel campo della conoscenza dei profumi e non solo, ci aiuta a scoprire questo mondo affascinante dal quale nessuno, tantomeno una donna, può prescindere.

Forte delle sue ricerche e dei suoi studi, ha approfondito l’aspetto magico e alchemico che c’è dietro i profumi, è venuta a contatto con grandi professionisti del settore come Maria  Grazia Fornasier, non con l’intento di diventare un “Naso”, ma con quello di scoprire il potere evocativo delle fragranze e fornire, a chi lo desidera, una valido servizio di consulenza. Solo dai termini che usa resto già affascinata, mi dice: “il profumo è un meraviglioso

Magda Montanucci

Magda Montanucci

accessorio, raffinato, ricercato, che dà quel tocco distintivo di espressione della propria immagine, del proprio stile. Chi crea profumi traduce sogni, evocazioni, sensazioni nel linguaggio degli odori, silenti e invisibili ma densi di voce.” L’importanza dell’olfatto viene sovente trascurata, mentre è parte fondamentale della nostra vita e del nostro sentire, addirittura la simpatia o antipatia verso una persona può essere suscitata da uno stimolo olfattivo. Un odore può essere in grado di far riemergere dal nostro inconscio suggestioni, ricordi, forti emozioni.

Magda è in grado di abbinare ad ogni persona il profumo che parla del proprio modo di essere, attraverso l’ascolto riesce ad offrire un sogno in flacone, una fragranza per esteti, mi dice, per persone fuori dal comune, per chi, al contrario della massa, non vuole indossare una marca ma un profumo con il quale stringere una relazione intima. Predilige infatti i profumi di manifattura artigianale, per i quali vengono usate materie prime pregiate e dove si fondono elementi sensoriali (sapori, odori, colori) al fine di creare una alchemica armonia, una melodia vibrante come una musica.

“Mettete il profumo ovunque volete essere baciati” diceva Chanel, il profumo infatti è una delle più potenti armi di seduzione, “deve togliere il respiro lasciando respirare”.

Sempre a Chanel, mi racconta Magda, è dovuta la classificazione del profumo in diverse tipologie, ovvero:

le eau de parfum e le eau de toilette, che si usano per il giorno, più delicate, perché gli olii essenziali sono diluiti in misura maggiore in acqua e alcool; il profumo e gli estratti, da indossare di preferenza la sera, perché più concentrati quindi più persistenti.

Ma come si indossa un profumo? La tipologia più intensa di una creazione olfattiva lascia una scia persistente, che una donna dovrebbe lasciare dopo le 8 di sera… la scia che imprime negli altri la memoria del suo ricordo. Tuttavia, se indossata già dal mattino, se ne può godere per tutto il giorno, ovviamente tale scelta non può prescindere dal nostro stile e dalla nostra personalità.

Per tutte le occasioni sono indicati i profumi più lievi, esperidati o verdi, per esprimere freschezza, soprattutto in estate, o i fioriti intensi. Nei mesi freddi è consigliabile un orientale avvolgente.

La scelta è legata sia alla temperatura, in base alla quale varia la velocità di diffusione del profumo, sia al Ph della pelle, che differendo da persona a persona, rende unico ogni profumo.

Al momento della scelta di un profumo, questo verrà vaporizzato su di una mouillette, un cartoncino, preferibilmente in fibra di cotone, che permetterà di capire la prima impressione, di gradimento o meno, data dalla percezione delle note di testa della piramide olfattiva, sprigionate dalle molecole delle essenze più volatili; dopo una decina di minuti potranno essere percepite le note di cuore, legate al ricordo, alle emozioni evocative ed appaganti nel suscitare piacere.

Ogni profumo è “progettato” per essere esaltato dal contatto con la pelle, soprattutto sui punti più caldi del nostro corpo. Sarà quindi opportuno spruzzare il profumo dove le vene sono più superficiali, ovvero i polsi, la piegatura del braccio, la base del collo, nella cavità poplitea (il retro delle ginocchia) e la caviglia.

L’eccesso di profumo va distribuito tamponando e non sfregando la pelle, per evitare di alterare la fragranza.

Ci sono altri modi di indossare un profumo, magari più chic e retro: tamponando direttamente il tappo di cristallo dietro i lobi delle orecchie, come faceva Marylin Monroe, oppure vaporizzandolo davanti a se per poi entrare nella sua nuvola.

Tag: , , , , , , ,

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.