Riceviamo e pubblichiamo
I gravi problemi della corruzione e della criminalità che oggi ci affliggono, pongono la legalità come aspetto centrale della tutela, nella vita di ogni cittadino.
L’obiettivo che ci prefiggiamo, attraverso il progetto “ La città che noi vogliamo”, è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica.
Questo progetto sperimentale si articola in due percorsi : percorso letterario e percorso cinematografico ed è rivolto agli studenti delle scuole superiori di secondo grado. Sin dal primo momento della sua nascita i ragazzi e le ragazze, appartenenti ai cinque Istituti Superiori ( liceo classico Mariotti, liceo scientifico Galilei, I.I.S. liceolinguistico, G. Bruno, IPSIA Cavour-Marconi e Liceo Artistico B. Di Betto) sono stati al centro del progetto stesso, sentendosi i veri protagonisti.
Nel terzo appuntamento, tenutosi il 18 maggio ’13, gli alunni hanno avuto l’opportunità di dialogare sia con il giornalista e autore del libro “Faide”, Biagio Simonetta, sia con il rappresentante del Governo, il Sottosegretario al Ministero degli Interni, on Giampiero Bocci e con il Sindaco della città di Perugia, Wladimiro Boccali.
E qui, proiettati e stimolati dal mondo degli adulti, si sono sentiti maggiormente coinvolti e responsabili nel proporre temi scottanti da affrontare, evidenziando criticità costruttive.
Veramente straordinario vedere, nei molti interventi, con quanta passionalità e veemenza questi giovani studenti raccontavano alcuni episodi incresciosi accaduti in città, sollevando delicate questioni in materia di sicurezza.
La riuscita di questo progetto sta proprio nella capacità di avvicinare i giovani alla vita democratica della Città, mediante la diretta interlocuzione con l’Amministrazione Comunale. Un pubblico, quindi attivo e partecipe, capace di confrontarsi con i maggiori rappresentanti istituzionali.
La sfida che sentiamo di aver lanciato e, che è stata ben recepita da un pubblico giovanile, è l’ incontrarsi con le istituzioni della città esprimendo liberamente le proprie opinioni.
La presenza costante del Sottosegretario al Ministero degli Interni, Giampiero Bocci, sempre sensibile ed attento a queste tematiche, ha contribuito e contribuisce a stimolare maggiormente gli studenti ad una profonda riflessione e a responsabilizzarli per una propositiva partecipazione.
Altro denominatore da tener presente, quale indicatore di successo dell’iniziativa, è l’aumento delle richieste di adesione da parte delle scuole e delle sollecitazioni dei genitori che ci invitano a proseguire sulla strada che abbiamo intrapreso.
Ci auguriamo che tutti noi cittadini e politici possiamo comprendere il messaggio che viene proposto dal progetto per poter insieme migliorare e garantire un futuro prospero e sereno alle nuove generazioni.
In occasione dell’incontro tra il Comune di Perugia e l’Istituto d’Arte B. di Betto, è stato siglato un protocollo d’intesa per la realizzazione della mostra sulla legalità, ideata e realizzata interamente dai ragazzi del Liceo artistico, la cui inaugurazione avverrà sabato 30 novembre.
Questo è un ulteriore passo in avanti nella promozione della cultura alla legalità e, speriamo possa avere il suo epilogo quando sarà realizzato un centro di documentazione nazionale per detta tematica. La creazione, quindi, di un luogo dove i ragazzi possano incontrarsi, dialogare tra loro per contribuire a fare della loro città, la capitale della legalità.
In questo percorso ci sono molte persone che partecipano e ci sostengono dal gruppo di lavoro dell’Amministrazione Comunale, ai Dirigenti Scolastici, ai docenti, ai giornalisti, a RAI 3 che fin dall’inizio ci ha sostenuto.
Il mio “compagno di viaggio” dr. Salvatore Maria Miccichè, animato da tanto entusiasmo e passione, segue passo, passo l’iter del progetto.
Il Consigliere delegato alla Cultura della Legalità
Antonino Chifari
Tag: antonino, bocci, che, chifari, città, comune, giampiero, la, maria, micchichè, perugia, progetto, salvatore, vogliamo
31 ottobre 2013 alle 14:37 |
Bravo Consigliere delegato. Un solo appunto: il suo intervento è monocorde, monotono e pieno di retorica.Scenda dal cattedra e arrivi al vivere quotidiano. Buon lavoro !
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8 novembre 2013 alle 18:21 |
…è un dovere, una questione di sensibilità civica che porta le persone, gli abitanti di Perugia ma soprattutto chi ci amministra a promuovere un progetto che serva ai giovani per formarsi un “luogo interiore” più ricco e completo possibile. Un sapere e una coscienza civica che in un immediato futuro gli attuali studenti, come cittadini, eserciteranno nella propria attività favorendo il proprio successo pieno e riversando sulla collettività ogni propria positiva conquista…E’ il momento di abbandonare i propri recinti ideologici, i propri castelli irti di pregiudizi, “tornacomodi” che portano appunto un retorico come sistema di vita in perenne critica staccandosi dalla realtà che appunto richiede che ciascuno di noi entri in gioco….Questa una risposta dovuta al Sign. Pennacchioni da un semplice “realista” che tocca con mano ogni tragedia che è diffusa ampiamente nella realtà cittadina di Perugia e nel farlo non accusa nessuno…
Patrizio Mezzetti
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