“Mi addolora molto vedere Pino Sbrenna, che 5 anni fa ha rappresentato la speranza e la bandiera alternativa di oltre 35.000 perugini, persone con nomi e cognomi e storie che anche lui incrocia tutti i giorni, sia passato oggi a sostenere
pubblicamente quello stesso centrosinistra, anche guidato dallo stesso Wladimiro Boccali”. Queste le parole del candidato del centro destra a sindaco di Perugia, Andrea Romizi, in merito alla presentazione da parte di Pino Sbrenna della lista “Perugia è il Bene Comune”. “Non è necessario agitare spauracchi grillini, Grillo è un alibi: l’antipolitica si combatte con le proposte non gironzolando tra la destra e la sinistra. I perugini – conclude Romizi – non hanno bisogno di profeti di sventura o strateghi di astratte geometrie politiche, ma di sapere cosa vuole realmente fare chi si propone di guidare la nostra Perugia nei prossimi 5 anni”.
Commento: Si tratta del bene comune cosi strenuamente difeso in questa sindacatura? O di un “nuovo bene comune”? Pensare ad una infezione di poltronismo acuto è peccato?
19 aprile 2014 alle 07:25 |
Come non condividere l’amara riflessione, del Candidato Sindaco A. Romizi, sulla banderuola giravolta del Gattopardo Pino Sbrenna?
Anch’io sono tra coloro che votarono per lui alle precedenti amministrative, non per riconvertita fede alla Destra, ma per un desiderio di cambiamento in questa Città, dove solo una certa casta dei politici di sinistra, continuano a predominare e spartirsi poteri e poltrone, prendendo per i fondelli il popolo dei lavoratori, chi fin qui per fede tradizionale hanno continuato a votarli.
Pino Sbrenna, residuo obsoleto, di quella Democrazia Cristiana, che non si arrende a farsi da parte, per lasciare il posto alle giovani generazioni, (non tutti, voglio precisare…) che desiderano cambiare un sistema, ormai logoro e inadeguato alle nuove esigenze.
Io credo che P. Sbrenna, come al suo “amico” di partito: Ciriaco De Mita, vuole rimanere perennemente in carica, anche se, oggi riciclato, come gran parte dei politici falliti, presso il Parlamento europeo e questo solo, pur di occupare una poltrona, profumatamente remunerata, nonostante che statisticamente accertato, sia un’assenteista tra i più quotati, alla faccia dei noi contribuenti che con le nostre tasse, garantiamo i suoi immeritati previlegi.
Pino Sbrenna oggi, s’ inchina a baciare il piede del suo rivale di ieri, un’ atto di obbedienza questo, che forse gli varranno future nomine, a qualche poltrona in aziende municipalizzate.
Come cittadino, sono certo di rappresentare anche l’opinione di tanti altri della nostra Città, che spesso non hanno il coraggio di esprimersi, per denunciare questo comportamento, che non solo ci delude, ma provoca in noi, tanta indignazione e ribellione.
Speriamo che pochi si lasceranno ancora abbindolare dal suo slogan nelle liste civiche, che recita : “Nuovo bene comune” ….. ma di quale bene, quello di Perugia o dei propri interessi personali ?
Giuliano Cianelli
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