L’Umbria viene declassata con il consenso del sottosegretario Borletti Buitoni e con il silenzio del Sindaco Boccali e della Presidente Marini

Nell’assoluto silenzio della Presidente Marini e del Sindaco del capoluogo Boccali dopo il declassamento della Direzione regionale dei beni culturali i rischi di accorpamento o di cancellazione della stessa Regione Umbria si fanno più concreti.
Il sottosegretario al Ministero dei beni e delle attività culturali Borletti Buitoni ha confermato quanto denunciato soltanto dal candidato Sindaco Urbano Barelli sul pericolo di declassamento della Direzione regionale dei beni culturali dell’Umbria.
Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2014, l’Umbria e Perugia rischiano di perdere la piena funzionalità della Direzione regionale e di vedere trasferite a Roma le relative attività e pratiche amministrative che oggi si fanno a Perugia in Piazza IV Novembre.
Un grave colpo per la città, per il suo patrimonio culturale e per il suo prestigio. Gravissimo è che ciò accada in un momento delicato che vede Perugia candidata a Capitale europea della cultura per il 2019.
Si può aspirare a diventare Capitale europea della Cultura mentre la Direzione regionale per i Beni culturali dell’Umbria viene declassata ?
Il consenso del sottosegretario Borletti Buitoni ed il completo silenzio del Sindaco Boccali e della Presidente della Regione Umbria Marini sono l’allarmante segnale del pericoloso declino dell’Umbria. Ben diversa è stata la reazione del Presidente Spacca delle Marche e della Presidente Serracchiani del Friuli.

Urbano Barelli
Candidato Sindaco delle Liste Civiche “Perugia Rinasce” e “CReA Perugia”

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