Riceviamo e pubblichiamo
Riteniamo che il dato del centro-sinistra e di Boccali possa e debba consolidarsi al ballottaggio. Noi già stiamo lavorando con ancora maggiore entusiasmo, e continueremo a farlo in questa ultima settimana, per la vittoria finale. Pensiamo infatti che Perugia debba continuare ad essere guidata dalle forze progressiste e di sinistra al fine di raggiungere gli obiettivi programmatici con i quali ci siamo presentati agli elettori per una vera svolta sui temi del contrasto alla crisi, del cambio del modello di sviluppo, del rispetto dell’ambiente. L’apparentamento di Barelli e Wague’ con Romizi, al di là di certi giustificazionismi civici, non è neutro: Romizi è il candidato delle destre e di Berlusconi. Deve essere chiaro a tutte le elettrici e a tutti gli elettori perugini che hanno dato un voto sicuramente in buona fede a Barelli e a Wague’ che l’alleanza che è stata stretta è un’alleanza politica, non civica, e di destra. Per questo ci rivolgiamo alle elettrici e agli elettori per scegliere invece Boccali, non solo perchè dando più forza alla sinistra si potranno conseguire risultati concreti, ma anche per battere le destre e respingere al mittente gli opportunismi di turno se non altro finalmente svelati.
Enrico Flamini
Cesare Megha
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Tag: ballottaggio, boccali, per, perugia, sinistra
2 giugno 2014 alle 15:23 |
Da quali sirene provengono gli appelli esilaranti a favore della riconferma Boccali a Sindaco di Perugia?
Nelle loro poche righe che cosa dicono ai tanti cittadini esasperati, per convincerli a votare ancora per Boccali? Che loro sono le forze “progressiste e di sinistra” ma di quale progresso, stanno delirando, forse quello caparbiamente ancorati alle poltrone nei palazzi, sia alla Regione come in Provincia e nel nostro Comune, da oltre 60 anni decide prevalentemente nei propri interessi personali e delle bottega partito?
Degli obiettivi “programmatici presentati agli elettori”, non sono forse gli stessi già presentati nella campagna elettorale del 2009 e quanti e quali hanno realizzato in questi cinque anni?
Della criminalità, nel centro storico, come nelle periferie, dello spaccio di droga, non era già il grido di allarme nelle precedenti elezioni comunali? Che cosa ha migliorato nel frattempo il Sindaco Boccali, nulla se non ha peggiorato la situazione, a tal punto di aver esasperato una gran parte dei cittadini.
Oggi il suo elettorato, che probabilmente lo riconfermerà ancora a Palazzo dei Priori è formato prevalentemente dalle clientele delle associazioni socio culturali gestite dall’Arci, dalle Cooperative sociali che fanno capo all’ABN dove la stessa consorte del Sindaco responsabile del personale può decidere chi deve lavorarci, per miseri stipendi e precari, in cambio del voto elettorale per il marito Sindaco.
Il candidato avversario Romizi, oggi non deve essere considerato semplicemente il candidato delle Destre e di Berlusconi ciò sarebbe troppo riduttivo e personalmente non credo che Romizi sia un lake di Berlusconi, come lo sono i tanti candidati presentati dalla Sinistra.
Il voto che gli elettori hanno dato “in buona fede a Barelli e a Wague’ che l’alleanza che è stata stretta è un’alleanza politica, non civica, e di destra” è un infamante e generica accusa, ignorando che specialmente Barelli, la sua battaglia contro l’attuale Amministrazione è stata portata avanti nell’interesse della Città e non certo suo personale, nel combattere la logistica delle lobby palazzinari.
L’appello agli elettori dei moschettieri in campo Flamini e Megha per dare “più forza alla Sinistra si potranno conseguire risultati concreti, alfine di battere le destre e respingere al mittente gli opportunismi di turno se non altro finalmente svelati”.
Certamente accusare Barelli e Waguè di opportunismo di turno, da quale pulpito è lanciata questa insinuazione? Se di opportunismi dobbiamo discutere, andiamoli a cercare nella stessa Sinistra tra i Renziani e Cuperliani. Nelle precedenti primarie per scegliere la guida del PD, la sinistra locale non aveva scelto Cuperlo contro Renzi, sostenuto in prima persona dallo stesso Guasticchi e Leonelli? Come mai oggi gli stessi due renziani si sono schierati ardentemente nei confronti dell’ ex rivale Boccali? Forse per confermare l’egemonia della Sinistra locale e far salire Boccali nel carro del Vincitore Renzi?
Ci auguriamo per loro che il carro del vincitore Renzi ormai stracolmo di naufraghi alla deriva, non abbia da affondare nel fango degli scandali che travolge una gran parte della classe politica italiana.
Perugia non vota Renzi o Berlusconi, ma vota per il “suo Sindaco”, colui che deve farla risorgere dal declino in cui sta inabissando da diversi anni. Perugia chiede una svolta, un cambiamento, che poi se questo non fosse disgraziatamente raggiunto, perlomeno ci avremo provato e fra cinque anni potremmo rimandare a casa anche la destra di Romizi. Proviamoci a cambiare.
Giuliano Cianelli
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2 giugno 2014 alle 16:36 |
Enrico Flamini e Cesare Mega, Signori ma da dove venite? A Perugia, nella storia politica ed amministrativa degli ultimi sessanta anni, opportunismi è sinonimo di sinistra.
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2 giugno 2014 alle 22:00 |
Quando il bue, dice cornuto all’asino! Questa Sinistra non cambierà mai, la propria faccia tosta!
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