riceviamo e pubblichiamo
“Capisco che in questo particolare momento storico il nome di Matteo Renzi é molto piú popolare di quello di Silvio Berlusconi e che a livello elettorale il progetto del Pd, orientato al cambiamento e a un profondo rinnovamento del Paese, é molto piú credibile e spendibile degli spot di un centrodestra allo sbando, ma il tentativo di ‘pubblicitá per agganciamento’ fatta dal candidato ‘apparentato’ Wagué fa sinceramente sorridere”. Così Giacomo Leonelli, segretario regionale del Pd Umbria, sull’appello al voto di Dramane Diego Wagué. “In diritto – prosegue Leonelli – questa pratica verrebbe punita come concorrenza sleale. In questo caso auspico che una operazione così maldestra venga punita dagli elettori”. “Vorrei, infine, ricordare a Wagué – conclude Leonelli – che Renzi é il segretario del Partito Democratico e che proprio in queste ore ha rilanciato il suo sostegno ai candidati del Pd e a Wladimiro Boccali impegnati nei ballottaggi”.
5 giugno 2014 alle 18:31 |
Il problema è che di promesse ne sono state fatte tante, ma quelle concretizzate, per ora, nemmeno l’odore.
In particolare, per i miracolati degli 80 euro (scarsi), non risulta esserci copertura, quindi si prevederà a breve o una restituzione, o altra tassazione.
Per favore non continuate a gabbarci, potrebbe rivoltarsi tutto contro di voi.
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