Una polizia provinciale che continua a comminare multe quando la Provincia non c’è più e dunque non si sa per conti di chi, un assessore provinciale, mai candidatosi e mai eletto ma solo nominato da un Presidente oggi in prorogatio per gli affari correnti e dunque senza alcun mandato popolare, che risponde a nome di un ente che non c’è più, sono il segno dell’impazzimento della politica e di un senso delle Istituzione alla “amatriciana”.
Consiglierei chi di dovere, un pizzico di prudenza, perché potrebbe verificarsi il caso che iniziative ed anche multe comminate in questo tempo di “vacatio” possano in futuro essere impugnate e addebitate a chi ha continuato a permettere iniziative di incerta legittimità
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