Perugia, Patrocinio del Comune all’Omphalos, vincono ancora le lobby gay!

Riceviamo e pubblichiamo

Carla Spagnoli

Carla Spagnoli

Domenica l’Omphalos Arcigay ha celebrato la “Giornata internazionale contro l’Omofobia” a Perugia con banchetti e attività di sensibilizzazione in Piazza Italia e con una rassegna corale serale all’Auditorium di Santa Cecilia. Gli eventi sono stati patrocinati dal Comune di Perugia: perché? Sindaco Romizi, i fondi elargiti per il patrocinio non potevano essere destinati ai tanti perugini in difficoltà, che avrebbero potuto beneficiare di questi soldi pubblici? Forse è iniziata la “caccia ai voti” in vista delle prossime regionali?

Tra le promesse che lei aveva fatto durante la scorsa campagna elettorale per le comunali c’era forse quella di patrocinare gli eventi dell’Omphalos Arcigay? O venivano prima i “comuni” perugini? Ancora una volta è evidente il potere di queste lobby gay che riescono a ottenere patrocini e finanziamenti pubblici anche in un periodo di “vacche magre” per le casse comunali, regionali e statali. Queste lobby gay fanno gola ai nostri politici, di destra e di sinistra, e non possono essere messe in un angolo, perché portano voti…. Se questo è il centrodestra perugino e umbro, non è il centrodestra che ci rappresenta!

Carla Spagnoli

Presidente onorario del Movimento per Perugia

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5 Risposte to “Perugia, Patrocinio del Comune all’Omphalos, vincono ancora le lobby gay!”

  1. Anna Rita Fiorini Granieri Says:

    A parte il fatto che anche i gay sono “comuni” perugini (lavorano, vivono e pagano le tasse come tutti gli altri), il compito di un’istituzione è quello garantire l’uguaglianza di tutti i cittadini e se alcuni di questi sono discriminati è giusto che il Comune stia al loro fianco. Se la destra che auspica la Signora Spagnoli è quella omofoba, razzista e sessista, applausi al Sindaco Romizi

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  2. M Says:

    Gentile Spagnoli, al di là del merito del Suo sfogo, è il caso che qualcuno le spieghi che il Patrocinio del Comune non corrisponde ad elargizioni monetarie di alcun tipo, ergo l’Associazione di cui sopra non ha avuto un quattrino dal Comune.

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  3. Elisabetta Says:

    Più che altro, sarebbe da precisare che il patrocinio è stato più una pacca su una spalla che non un aiuto economico, ma anche fosse il commento di Anna riassume in toto il mio pensiero.

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  4. Andrea Says:

    Non comprendo questo accanimento da bambina irrequieta. Con chi ce l’ha, coi “f…” o col sindaco? E comunque, i soldi che prende(va) come rappresentante pubblica eletta di partito o altro, glieli passavano anche gay, lesbiche, trans, bisessuali. Oppure lei mensilmente detraeva dal contributo pubblico, che è di trans, lesbiche, gay, bisessuali, la quota “perversi”? La piazza è etero per definizione e statuto? Oppure è aperta a tutti? Oppure, magari, vuole eliminare dai teatri e dagli auditorium i finocchi e gli artisti finocchi (canta poco, in caso!).
    La finisca con queste pagliacciate, che infangano il nome di chi le ha regalato tanta fortuna. Si goda i soldi che le hanno regalato persone che hanno saputo mettere a frutto in miglior modo le loro capacità e caratteristiche, senza infangare gli altri.

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  5. lorena spagna Says:

    Non capisco perché prima di uscire dai salotti questa signora non si informa. Figura da pellara come al solito cara Spagnoli!!

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