Tomaso Montanari, storico dell’arte, scrittore, editorialista e blogger sarà a Perugia in via dei Priori, presso la Fondazione Marini Clarelli Santi il 21 settembre p.v. alle ore 17.30 per presentare il suo ultimo libro Privati del patrimonio (Einaudi 2015). Il volume sottolinea come da vent’anni a questa parte in Italia la politica del patrimonio culturale si sia basata sulla diatriba pubblico-privato: brillantemente risolta socializzando le perdite (rappresentate da un patrimonio in rovina materiale e morale) e privatizzando gli utili, in un contesto in cui le fondazioni e i concessionari hanno finito per sostituire gli amministratori eletti, drenando denaro pubblico per costruire clientele e consenso privati. Ma cosa ha significato, in concreto, la «valorizzazione» (o meglio la privatizzazione) del patrimonio? Quali sono la storia e i numeri di questa economia parassitaria, che non crea lavoro dignitoso e cresce intrecciata ai poteri locali e
all’accademia più disponibile? Ed è vero che questa è la strada seguita nei grandi paesi occidentali? Tomaso Montanari risponde a queste e altre domande spiegando perché non ci conviene distruggere il governo pubblico dei beni culturali basato sul sistema delle soprintendenze: un modello che va invece rafforzato e messo in condizione di funzionare, perché è l’unico che consente al patrimonio di svolgere la sua funzione costituzionale. Che è quella di renderci più umani, più liberi, più uguali. Ne parleranno con l’autore il consigliere di Stato Giuseppe Severini e lo storico dell’arte Bruno Toscano. Seguirà un momento conviviale. L’ingresso è gratuito.
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