QUESTO E’ IL NOSTRO SISTEMA GIUDIZIARIO ….

giustizia-martellettoR400Riceviamo e pubblichiamo

Per un qualsiasi normale cittadino, affrontare l’ iter burocratico della Giustizia, è un’impresa sempre più difficile, come quella di barcamenarsi, nei meandri delle leggi e dei codicilli, senza essere obbligato a ricorrere tramite l’ ausilio di un legale patrocinante.

Le procedure dei codici, sia Civili che Penali, non tendono alla semplificazione interpretativa, utile a risolvere le vertenze, più semplici, per dare una certezza del Diritto, con delle risposte rapide ed eque.

Una situazione questa, che crea ulteriori vessazioni, oltre che per l’inevitabile ingombro di pratiche per l’ apparato giudiziario, con il conseguente spreco delle risorse umane, oltre all’ ulteriore aggravio dei costi a carico dei Cittadini.

Quella norma che obbliga i Cittadini, di doversi presentare davanti al Giudice, solo se assistiti da un Legale, è certamente utile, a garantire un reddito, se pur minimo, ai tanti avvocati che sovrabbondano, gli elenchi forensi del nostro Paese. Una folla di avvocati, che ogni mattina, devono perdere il loro tempo, nell’ ansiosa attesa, lungo i corridoi del Palazzo o nelle stanze dei giudici. Questo apparato, giudicante e forense, non si può dire che sia utile per l’ economia del Paese e grava economicamente su noi cittadini, che dobbiamo mantenerlo.

Un’ esempio evidente, di questa farraginosità interpretativa, delle norme di procedura sia civile che penale, è quella del caso, di cui vogliamo brevemente segnalare:

Quando un Procuratore della Repubblica, ricevendo un fascicolo riguardante, querele reciproche presentate da due cittadini, per un’ aggressione fisica; pur avendo ricevuto contestualmente, da una delle due parti querelanti, un’aggiuntiva documentazione, comprovante la verità, utile per la sua autodifesa; Il Procuratore, nel caso specifico, si è limitato semplicemente a rinviare i due querelanti davanti al Giudice di Pace, citandoli nel duplice ruolo, di convenuti e vittime, innescando di fatto, un macchinoso iter processuale, con le inevitabili lungaggini e perdite di tempo per il Giudice di Pace, piuttosto che decidere, nel suo buon senso, quello di archiviare il caso di scarsa rilevanza nell’eventuale condanna.

Questa decisione del Procuratore, di rinviare le parti davanti al Giudice, ottiene come risultato, che mentre per l’una delle due parti, già nota alle cronache, ai ripetuti episodi di aggressioni; il presentarsi davanti al Giudice con un difensore d’ufficio, non dovrà pagarne gli onorari, essendo un nulla tenente, mentre la sua vittima, è costretta a costituirsi in giudizio tramite un legale e non rientrando nel Gratuito patrocinio, dovrà anche subire, l’ulteriore beffa di pagare il proprio difensore.

Se questa è il nostro sistema giudiziario, un’amara riflessione è d’obbligo, per i cittadini che sono sottoposti alla Giustizia, di fronte alla quale, si sentono sempre più disarmati e sfiduciati nel costatarne un ruolo di dubbiosa Imparzialità e Saggezza.

Lettera firmata – Perugia

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