Un pubblico numeroso e molto interessato ha assistito alla presentazione di Musicalmente Insieme, incontri musicali estivi con sette giorni di concerti, dal 18 al 24 Luglio a Sellano, Masterclass, laboratori e corsi in suggestive località dell’Umbria e che darà origine ad un CD musicale che fa riferimento alle Donne Sante del crinale appenninico umbro che nell’occasione diventa non più luogo di divergenze ma luogo di unione.
I corsi saranno tenuti da prestigiosi musicisti di livello internazionale, fra cui Jolanta Stanelyte, canto lirico, Daniela Petracchi , musica d’insieme per archi, Claudio Casadei, violoncello, Antonio D’Antò, composizione, Patrizio Scarponi, violino, Guido Dalterio, pianoforte, Massimo Santostefano, Fisarmonica e contrabbasso.
Illustrato sapientemente da Franco Valentini, il “consultore” del sindaco di Sellano, con riferimento principale alla musica sacra che da più di 200 anni non viene considerata di livello, anche perché i suoi compositori erano religiosi, dimenticando che la sacralità è dell’Universo e la santità è degli uomini
Vivaldi infatti è stato riscoperto in tempi recenti, una piccola cosa insignificante sul piano musicale, e trovare soluzioni ad un processo universale, significa fare un’opera di grande valore culturale, questa infatti è la traccia dove si può sviluppare l’economia, incrociando cultura e territorio.
Di grande rilievo, e dai contenuti alti, il breve intervento di Francesco La Rosa, che nella veste responsabile del progetto editoriale illustra per grandi linee il volume in italiano ed in inglese, “Il Sacro Femminile in Umbria”, che sarà pubblicato in autunno e che parte da una domanda… “Una donna, per essere Sacra deve essere Santa?
Il volume, al quale sarà allegato un DVD realizzato dal regista Enrico Bellani, racconterà delle Sante Umbre, ma anche delle donne nella società attuale, raccontate da prestigiose firme e che metterà a confronto la donna nella civiltà o tradizione cristiana con la donna mussulmana ed ebrea, cosa le accomuna e cosa le divide, senza dimenticare la donna etrusca che è stata sicuramente un grande punto di riferimento morale per le civiltà successive e che è cosi vicina alla tradizione umbra.
Fa riflettere amaramente però, che alcuni amministratori del comuni del comprensorio visitato e raccontato in questo progetto, nonostante l’invito, non abbiano ritenuto di partecipare e magari proporre delle idee interessanti per il loro territorio, ma si sa, la cultura spaventa, bisogna saperla maneggiare con cura, quindi meglio evitare e non esserci.
Foto della copertina del volume: Dipinto inedito dell’artista Mariella Cutrona di Partinico (PA)
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