
Ryaner (o altra compagnia aerea a “basso costo”) deve riattivare “stabilmente” alcune linee all’aeroporto internazionale dell’Umbria per una adeguata crescita socio economica e turistico culturale della Regione.
Questo l’obiettivo “propositivo” di una “interrogazione” che Claudio Ricci farà inserire nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale del 27 settembre prossimo.
In particolare l’accordo fra Ryanair e il Governo italiano prevede l’attivazione (a seguito dell’eliminazione della tassa di 2.5 euro a passeggero) di 44 nuove linee aeree, di cui il 50% su scali regionali, e l’Umbria deve “entrare” in questo progetto di sviluppo nazionale (che include un investimento, in Italia, di circa 900 milioni di euro).
L’aeroporto, conclude Claudio Ricci, deve diventare, sempre più, il “baricentro dello sviluppo economico regionale” (anche realizzando, all’aeroporto, una stazione ferroviaria per convogli media/alta velocità) potenziando, in parallelo, gli assi di trasporto fra Terni, Roma e Civitavecchia.
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