Riceviamo e pubblichiamo
Se sei fortunato e peschi bene puoi ricevere un animale in premio. Questo è quanto accade al Luna Park di Pian di Massiano, Perugia. La LAV torna a chiedere al Comune di Perugia, e ai Comuni dell’Umbria – come da art. 114 della Costituzione che individua il Comune quale ente esponenziale che rappresenta gli interessi della propria comunità e in base alle leggi in materia di benessere e dritti degli animali – il divieto su tutto il territorio comunale di offrire animali, sia cuccioli che adulti, in premio o vincita di giochi oppure in omaggio
a qualsiasi titolo nell’ambito di attività e iniziative commerciali, fieristiche e pubblicitarie, quali mostre, manifestazioni itineranti, sagre, luna park, lotterie, mercati, ecc.. Il divieto di esposizione e di vendita a qualsiasi titolo di animali vivi da parte degli ambulanti durante sagre e fiere su tutto il territorio comunale, visto che in generale durante tali eventi, gli animali vengono sottoposti a particolari stress dovuti alla promiscuità ed
agli spostamenti. All’esposizione al caldo ed al freddo, alla confusione ed ai rumori, ammucchiati in piccole gabbie, cartoni, contenitori e vasche sovraffollate; vengono ospitati all’aperto in luoghi spesso privi di ripari dalle intemperie o assiepati in gabbie, condizioni per le quali si configura il reato di maltrattamento previsto dalla L.189/2014;
Gli animali utilizzati per la vendita ambulante provengono in maggior parte da soggetti o associazioni che, senza alcuna autorizzazione ne incentivano la riproduzione indiscriminata senza alcun rispetto per la normativa igienico sanitaria, con patimento per il benessere degli stessi animali e grave rischio per la salute della cittadinanza; la vendita occasionale ed il commercio ambulante degli animali risultano incompatibili con l’obiettivo di promuovere la presenza e la cura nel proprio territorio degli animali, quale elemento fondamentale e indispensabile, sia per l’equilibrio dell’ambiente, che per la qualità della vita dei cittadini, e contrasta con il riconoscimento per tutte le specie del diritto a un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche ed etologiche;
l’esposizione e la vendita di cuccioli di animali di affezione e di animali di ogni specie in occasione di tali manifestazioni contribuisce a diffondere una conoscenza sbagliata del rapporto umani-non umani in quanto non promuove il rispetto verso gli animali, che anzi vengono trattati come oggetti, come cose che si possono comprare, vendere regalare e quindi gettare via quando ci si stanca.
Un messaggio, quindi, quello dell’esposizione di animali, anacronistico, incivile e fortemente diseducativo soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, perché induce al disconoscimento della sofferenza, ostacola lo sviluppo dell’empatia, e sollecita una risposta incongrua, divertita alla pena, al disagio, all’ingiustizia. A Pian di Massiano si potrebbe configurare il reato di maltrattamento di animali.
Graziella Crescentini Gori
Responsabile LAV – Lega Anti Vivisezione Perugia
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