ARCHETIPI ALFABETICI: la vibrazione che tutto crea l’espansione del suono/parola nell’archetipo PITH

tipLETTERA P – ORIGINE: PITH – SIMBOLO: BOCCA – CONCETTO: VOCE – FUNZIONE: ESPANSIONE

Nell’essere umano, ciò che è interiore è messo in comunicazione con ciò che è esteriore tramite le vibrazioni, che di volta in volta hanno modo di manifestarsi sotto forma di verbo/suono/voce/musica. Infatti, così come la voce nomina il segno che perciò diventa simbolo, il suono concretizza l’imago (immagine), nel percorso che vede il concetto farsi realtà in quanto espresso a parole = viene nominato. Non a caso Dio dette all’uomo il compito di nominare le cose, come narrato in Genesi, concedendogli in tal modo la facoltà di dominare il Creato e quindi la responsabilità di agire per delega divina. Elargendogli il potere della razionalità, Dio rende appunto l’uomo in grado di catalogare e di distinguere, cioè di cogliere l’essenza delle entità – animate e non – che lo circondano. Con tale facoltà, che potremmo definire tassonomica, l’uomo produce un sistema di classificazione che agisce secondo una gerarchia concettuale, semplicemente assegnando il nome alle cose: fattore, questo, che inoltre gli permette di riconoscerle e identificarle.

Tramite la voce, poi, l’uomo si esprime e rende manifesto il mondo in cui si ritrova ad agire. Lo stesso vale per il suono, da intendersi come voce del creato, naturale o riprodotto in musica che sia. Dalla stessa vibrazione possono scaturire, infatti, voce e suono, poiché individuano entrambi l’essenza dell’esistente nel momento in cui lo esprimono – infatti il contenuto è preesistente ed ha solo bisogno di essere disvelato.

L’uomo, allora, tramite parola & suono svolge il compito di rendere manifesto il Creato, conferendo al contempo coscienza alla propria volontà di esprimersi. Viene di conseguenza a definirsi l’uomo in quanto persona = colui che è in grado di personare = risuonare. La stessa parola maschera, che il latino medievale fa derivare dal germanico maska = spettro (sebbene per lo più demoniaco), per estensione anche defunto, diede in seguito origine al vocabolo persona, a sua volta derivata dal verbo per-sonare = risuonare attraverso (la voce): la funzione della maschera durante lo spettacolo era infatti esattamente quella di amplificare la voce dell’attore tramite il foro della maschera stessa, posizionato in corrispondenza della bocca. Anche l’etrusco ci lascia in eredità la parola phersu che, sebbene soggetta a interpretazioni glottologiche ancora da definire, negli affreschi tombali è associata a personaggi mascherati.

Se quindi il principale mezzo di comunicazione/informazione di cui disponiamo in quanto uomini è il linguaggio, appunto basato sul suono e sulle sue proprietà fenomenali, ne consegue che la voce è lo strumento comunicativo più antico che possediamo, nonché il nostro strumento musicale naturale. Come, infatti, ci ricorda Andrea Ceccomori “la parola e il suono nascono insieme, nascono dalla stessa emozione, dalla stessa vibrazione, ovvero dal desiderio di comunicare, di uscire dal proprio interno per incontrare un esterno”… “la vibrazione è estremamente precisa e matematica, per cui l’oggetto creato o risuonato non è che la copia esatta della vibrazione-madre: è con tale modalità, pertanto, che l’insieme di più vibrazioni crea la complessità e molteplicità del creato”.

La Sinfonia degli Universi Multipli dei Veda e la Teoria delle Stringhe degli Universi Paralleli rimandano, seppur in ambiti tra sé stessi apparentemente alieni, al concetto di vibrazione analizzato sin qui: per la prima, tutto emana dalla vibrazione cosmica che deriva dal suono del flauto di Krishna e lo stesso suono Om sarebbe lo spermatozoo con cui l’architetto cosmologico Brahma avrebbe creato il Tutto… per la seconda, la materia è il risultato della vibrazione di energia, in particolare della vibrazione musicale di una stringa/corda che dà luogo, a seconda di come vibra, a differenti manifestazioni. In altre parole, l’en arkè en o logos = in principio era il Verbo = Logos = la parola con cui si apre il vangelo di Giovanni “… il Verbo era presso Dio e il Verbo era il Dio Creatore: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui niente è stato fatto di ciò che esiste”.

Immagine – Nel vibrare – dettaglio di un’opera di Mauro Tippolotti

Costanza Bondi – ARCHETIPI ALFABETICI la storia che sembra una favola… delle 26 lettere dell’alfabeto – XPublishing – disponibile ai seguenti indirizzi

http://www.xpublishing.it/index.php?page=prodotti-libri.php

http://www.macrolibrarsi.it/libri/__archetipi-alfabetici-libro.php

http://m.ilgiardinodeilibri.it/libri/__archetipi-alfabetici-bondi-libro.php

 

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