
Voglio invece aderire a chi “invoca ampiamente” e promuove il cambiamento a Terni e in Umbria. Una amministrazione comunale che “determina gravi problemi economici”, al bilancio pubblico, non riesce ad attuare un progetto di sviluppo e si dimostra “poco incisiva” nel risolvere i problemi quotidiani, come quelli di qualità della vita e dell’ambiente, è, di fatto, “già dimessa” (dai cittadini e dai problemi reali) con e senza l’arrivo del Commissario (sarà il Prefetto a valutare).
La richiesta di dimissioni del Sindaco di Terni è, di fatto, un “atto dovuto” ma, comunque, l’attuale amministrazione comunale di Terni non sarà, certamente, riconfermata alle prossime elezioni; la previsione è facile. Il difficile sarà proporre per Terni un serio “progetto di rilancio” per “recuperare il tempo perduto” in questi anni.
Nell’ottobre 2017 ripartirà il “nostro viaggio in Umbria” verso le elezioni regionali 2020 e, certamente, Terni (e il suo futuro) dovrà essere al “primo punto” del programma, come giusto e doveroso. Terni, e l’area ternana, rappresentano (è bene ricordarlo) una parte “sostanziale” del PIL Prodotto Interno Lordo, e dei posti di lavoro attivati, nella Regione Umbria.
Claudio Ricci
(Consigliere Regionale).
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