Il 22 novembre a Palermo presso la Sala Piersanti Mattarella di Palazzo
dei Normanni, il 23 a Catania presso la Sede della Regione Sicilia, il 14 febbraio a Partinico presso la Sala delle Capriate di Palazzo dei
Carmelitani, il 7 marzo prossimo a Perugia presso la Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori.
C’è da essere fieri ed orgogliosi per questa fantastica cavalcata del volume “Donna Sacra di Sicilia” e per gli apprezzamenti che gli stanno piovendo addosso, chiedo a Francesco La Rosa, ideatore e direttore artistico dell’opera. “Assolutamente sì”, risponde, non nascondendo la sua felicità per
l’escalation positiva delle critiche.
“Il progetto culturale Donna Sacra di Sicilia – aggiunge – riprende la tematica
del volume “Sacro Femminile in Umbria” per continuare e rendere omaggio
all’universo “donna”, riconoscere alla figura femminile l’importanza del
suo ruolo nella società, attribuirle definitivamente l’identità di una forte e
volitiva sacralità che si sprigiona da quell’insieme di valori che trovano
espressione nello svolgersi del quotidiano”.
“Questa identità – puntualizza La Rosa – è una sorta di proiezione delle
lotte che le donne hanno dovuto affrontare per la libertà di poter
scegliere, di essere protagoniste della propria storia, ritrovarsi e
tramandare un domani senza compromessi e senza rimpianti”.
Donna Sacra di Sicilia può essere ritenuto un progetto per favorire e
agevolare forme di collaborazione, di aggregazione e di comunicazione
tali da creare occasioni di confronto e di promozione di iniziative tese a
tenere alta la guardia per le pari opportunità?
“Certo” – afferma La Rosa. “Vuole anche essere lo stimolo a rinnovate
speranze, a nuove esperienze e nuove idee soprattutto in un momento
delicato come quello che stiamo attraversando per via dei tanti
femminicidi e delle tante violenze che l’agorà femminile sta subendo.
Donna Sacra è un viaggio unico e affascinante nella terra di Sicilia, che è
anche la mia terra, dove la bellezza del luogo e del paesaggio con le sue
suggestioni e le sue autenticità continua a fare da corona alle
straordinarie figure femminili che hanno contribuito a costruire la storia
con la loro forza, il loro coraggio cambiando addirittura gli esiti della
cultura isolana, oltre che della stessa storia”.
“I racconti del volume – aggiunge Francesco La Rosa – sono un coro
eterogeneo al femminile di poetesse, patriote, sante, dee, ninfe e donne
comuni che hanno saputo elevarsi con passione e vivere gli ideali più
nobili della Sicilia. Ecco perché Donna Sacra è uno stimolante viatico e
mezzo di approccio alla figura femminile siciliana, intesa come una
identità senza tempo nel suo essere in contemporanea moglie, madre,
donna, femmina e custode del focolare domestico”.
“Una donna – si infervora La Rosa, tirando fuori tutta la sua sicilianità -,
quella siciliana, che è l’anima della Sicilia, che è più di un’isola, è più di
una regione in quanto è una terra che, nel lento snocciolarsi dei secoli, ha
subito l’influenza e il dominio dei Vandali, degli Ostrogoti, dei Bizantini,
degli Arabi, dei Normanni”.
“E in tutto questo – ci tiene a sottolineare La Rosa – encomiabile è stato il
certosino lavoro di ricerca degli autori dei vari saggi nel rendere
trasparente l’idea della donna siciliana nel tempo con il suo coraggio di
fronte al nemico, la sua lealtà verso le tradizioni cariche di simboli e di
realtà miste a magia, la sua modernità nel voler essere protagonista per
lo sviluppo della Sicilia”.
“Ecco perché mi piacerebbe, dopo la presentazione del volume a Perugia,
trovare una location dove ripresentarlo con la presenza di tutti gli autori”.
Riuscirà il Direttore Francesco La Rosa a realizzare questo suo desiderio?
I suoi occhi e le sue espressioni facciali mi dicono sì.
Vincenzo Fiore
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