Coronavirus: il Cav. Gradassi al Premier Conte: “File ai Supermercati e Farmacie … il Virus non si sconfigge così”

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Riccardo Maria Gradassi

“Premio il coraggio di Conte per la chiusura di alcune Aziende non strettamente necessarie, ma doveva favorire con urgenza la spesa a domicilio”

Il discorso notturno del 21 Marzo scorso del Premier Giuseppe Conte ha destato numerose critiche e riflessioni tra le quali il duro affondo del Cav. Riccardo Maria Gradassi (all’epoca il più giovane Cavaliere al Merito in ambito culturale, impiegato nella gestione del credito e Segretario sindacalista “senza portafoglio” della Uilcom, ndr):

Cav. Gradassi il discorso del 21 marzo è stato molto criticato, come mai pensi di premiarlo?

“È da premiare il coraggio del Premier nel chiudere le Aziende non strettamente necessarie, augurandomi che nell’agenda di Governo sia però presente un basilare studio di manovre utili per il futuro, con l’intento di far ripartire nel dopo Coronavirus una economia devastata e con lo spettro della chiusura di Aziende oltre alla perdita di numerosi posti di lavoro.

Da premiare anche  l’impegno dei Sindaci di tutto il territorio nazionale che stanno facendo rispettare il decreto che obbliga a rimanere “a casa”, limitando la libertà per il bene di tutti.

Quindi nessuna critica?

Rimango invece basito nel vedere tutti i giorni le file davanti a Supermercati ed alle Farmacie.  Giusto l’obbligo di rientrare a casa quando si viene fermati (a neanche 100 metri per sgranchirsi le gambe o vedere come è fatto il sole), ma delle persone in fila davanti a Supermercati e Farmacie come la mettiamo ? Caro Premier Conte, non sono un virologo né tantomeno un medico, però mi lasci dire che il virus killer non potrà essere sconfitto in questo modo.

A tuo parere cosa bisognerebbe fare?

Occorre immediatamente sensibilizzare i Cittadini Italiani a ricevere la spesa a casa. Tutte le Città o Paesi italiani hanno Supermercati (o piccoli alimentari) e Farmacie. Chi non le ha si potrà organizzare con i Comuni limitrofi, i Sindaci sapranno quali accordi prendere.  Con una telefonata od una email si potrà ordinare quanto necessario ed attendere a casa la consegna dell’ordine ovvero organizzare orari “a turno” per il ritiro direttamente ai Supermercati, evitando le file all’aperto identiche ad assembramenti. Anche in internet vengono venduti prodotti alimentari. Le piattaforme si sono già organizzate. Basta sensibilizzare con pubblicità nei social, in TV, via email, SMS,  questa basilare soluzione in tempo di Coronavirus. I Virologi sono stati chiari: per combattere il virus occorre rimanere a casa e fare attenzione agli assembramenti.

Invece gli “assembramenti” o file – come le vogliamo intendere – anche se con distanze di un metro o poco più, davanti ai Supermercati e Farmacie di tutta la Nazione sono presenti. Così Non va bene.  Non è il metodo per sconfiggere il virus da quel che dicono i Virologi.”

Gradassi termina con un accorato appello a Conte: “La Nazione teme il peggio, a livello di salute, lavorativo, economico e quindi sociale! Bene le verifiche per il restare a casa, occorre però evitare le file per l’acquisto dei beni di prima necessità, ma è altrettanto urgente pensare a delle soluzioni per aiutare l’economia a riprendere a marciare per evitare il rischio di rivolte popolari ed il conseguente collasso totale della società.

Il messaggio forte da fornire alla società in questo particolare momento storico è far comprendere intanto  l’importanza del disperdere il virus “per strada”, evitando assembramenti e subito, ma subito, il resto.

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