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BONUS 500 euro ai 18enni, un miraggio …

13 ottobre 2016

Varato con la legge di stabilità di fine 2015, il bonus di 500 euro destinato ai diciottenni, dopo dieci mesi è ancora una chimera, o un miraggio …

renzi-bonus-di-500-euro-ai-prossimi-diciottenni_508691Ad oggi, infatti, è ancora tecnicamente impossibile per i 574 mila ragazzi e i 242 giovani di Assisi, che compiono 18 anni accedere al www.18app.it, il marketplace virtuale su cui si possono acquistare libri, cd, biglietti per cinema e teatro, ingressi a musei eccetera. (more…)

ARTICOLO 18, QUANDO IL DIRITTO DEL LAVORO È OSTAGGIO DELLA CASTA

29 aprile 2012

Le innumerevoli polemiche politiche e sindacali relative a presunti vizi e accentuate virtù dell’art.18 dello statuto dei lavoratori hanno il merito di riproporre all’attenzione della collettività la questione dei diritti dei cittadini-lavoratori. È necessario fotografare la condizione attuale contrattuale dei lavoratori, una cui minoranza gode ancora del diritto di poter ricorrere al giudice del lavoro in caso di illegittimo licenziamento, mentre, la stragrande maggioranza ha un rapporto di lavoro sancito da un contratto atipico, le cui garanzie in caso di contenzioso sono prossime allo zero. Tutti i protagonisti delle odierne polemiche evitano di chiarire come sia stato possibile che in Italia siano state introdotte oltre 40 forme contrattuali alcune delle quali reintroducono di fatto, forme di sottomissione al datore di lavoro, in ossequio alla necessità di incrementare il Prodotto Interno Lordo. L’introduzione delle nuove forme contrattuali avviene con la legge 24/06/97 n. 196 meglio conosciuta come “decreto Treu “ dal nome del ministro del lavoro del governo di centro sinistra in carica, è per la cronaca la legge che ebbe l’approvazione di tutti i partiti che componevano la coalizione, PRC compreso. Numerosi governi si sono succeduti, centro sinistra o centro destra poco cambia, ma la miriade di contratti atipici sono rimasti in vigore costringendo le nuove generazioni a confrontarsi con una precarietà lavorativa ed esistenziale mai viste. La situazione è così surreale che anche alcune organizzazioni sindacali utilizzano i contratti atipici per l’assunzione dei propri dipendenti. La ripresa economica da molti prevista, anche grazie alla riforma del lavoro (decreto Treu), non si è vista, siamo invece dentro ad una crisi recessiva molto seria e, per coerenza, la casta politica si è inventata un governo tecnico che insiste nella tesi che eliminando alcuni diritti dei lavoratori si possano agevolare gli investimenti nella penisola e di conseguenza l’occupazione. Riteniamo queste tesi completamente destituite di fondamento. La causa della disoccupazione, sostanzialmente, si trova nella delocalizzazione delle imprese italiane all’estero dove il costo del lavoro è molto più basso, la tassazione è inferiore a quella italiana e il funzionamento della giustizia civile è di gran lunga migliore di quello italico; per non parlare poi delle clausole di adesione all’euro che hanno comportato ulteriori svantaggi per i cittadini e i lavoratori, mentre hanno soddisfatto le aspettative del sistema finanziario. Modificare l’articolo 18 sarebbe una vessazione nei confronti di quella fascia minoritaria di lavoratori che ne usufruiscono, senza alcun vantaggio per una economia liberista che non vuole fare i conti con i propri fallimenti storici. L’abolizione dei diritti sono solo una scelta politica arrogante di un governo che deve mostrare il comando, che deve avere il controllo del diritto tanto da poterne decidere le sorti. L’art. 18 è solo un preteso per dire che sui diritti si può, da adesso, contrattare e non più esigerli. Noi non ci stiamo e come M5S lotteremo per modificare la rotta.

Movimento 5 Stelle  – sezione Perugia

FdS Perugia: “No all’abolizione dell’articolo 18, no alle denunce contro chi lotta per il diritto allo studio”

19 aprile 2012

sabato 12 maggio

Enrico Flamini, Segretario Provinciale Prc-FdS Perugia ha dichiarato: “Raccoglieremo le firme durante il fine settimana nella nostra provincia a sostegno e a difesa dell’articolo 18. Ci opponiamo al governo Monti e alla controriforma del lavoro che aumenta disoccupazione e precarietà e taglia diritti e democrazia. In questo senso colgo anche l’occasione per esprimere la nostra solidarietà alle cittadine e cittadini, lavoratori, precari, professori e studenti che si sono visti notificare avvisi di garanzia per la manifestazione del 30 novembre 2010 a Perugia contro la riforma Gelmini, che privatizza e scarica la crisi sugli studenti, e a difesa dell’Università pubblica e di Stato. La lotta per il diritto allo studio non si processa”.

Andrea Ceccarelli, Segretario Provinciale PdCI Perugia ha dichiarato: “Riteniamo che il disegno di legge del governo in materia di mercato del lavoro sia del tutto negativo e da respingere. Il governo ha di fatto confermato lo svuotamento e la manomissione dell’articolo 18. Questo è solo l’inizio dello smantellamento della legge 30, ovvero dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori con gravi ricadute anche nel nostro territorio”.

Oscar Monaco, Responsabile Lavoro del Prc-FdS Perugia ha dichiarato: “Proprio come ha detto la Fiom, noi riteniamo che occorra continuare la mobilitazione, fino allo sciopero generale già proclamato. Abbiamo già raccolto oltre mille firme. Per parte nostra, oltre a lavorare per la riuscita della manifestazione nazionale contro le politiche del governo Monti indetta dalla Federazione della Sinistra per sabato 12 maggio, continueremo a raccogliere le firme per la petizione popolare in difesa e per l’estensione dell’articolo 18 e a presentare in tutte le sedi istituzionali mozioni, insieme alle altre forze della sinistra, per far esprimere le assemblee elettive contro la riforma del mercato del lavoro voluta da Monti”.

Perugia, ore 10-13, Piazza Italia – GAP Ponte San Giovanni, sede Prc dalle 9-12

San Giustino, ore 10-13, Piazza del Municipio, ore 10-13 Frazione Lama Piazza Ferrer

Città di Castello, ore 10-13, Corso Cavour

Umbertide, ore 17-19 Piazza Matteotti

Gualdo Tadino, ore 10-13 presso Centri Commerciali

Assisi, ore 15-19 volantinaggio e raccolta firme Santa Maria degli Angeli

Spello, ore 10-12 presso la sede del circolo in Piazza della Repubblica

Foligno, mattina volantinaggio al mercato, ore 17-19 Corso Cavour

Magione ore 10-12 davanti negozio Coop

Castiglione del Lago ore 16-18 centro commerciale Coop

Passignano ore 10-12 mercato cittadino

 

LA STALLA VUOTA DELL’ART.18 E IL “SOL DELL’AVVENIRE” TARGATO DALEMA

26 marzo 2012

di Ciuenlai

Il modello tedesco sull’art. 18 non è la linea del Piave per il Pd. Siamo già a Giarabub, all’oasi isolata nel deserto, circondata da nemici, che prima o poi si arrenderà, magari con l’onore delle armi, ma si arrenderà. Il fatto è che il “fronte” è stato già sfondato in più punti e che il Partito Democratico (e direi anche la Cgil) è in ritirata su tutta la linea. Perché i protagonisti si soffermano sullo scontro (si fa per dire) di questi giorni e pochini ricordano i punti di partenza. Quando Il Governo Monti si insediò il Partito Democratico sbandierò ai 4 venti che “il risanamento stavolta toccava a chi non aveva mai pagato”. E il provvedimento dei provvedimenti che sanciva questa svolta era l’introduzione della tassa patrimoniale. Naturalmente di ciò non c’è traccia nelle decisioni prese dal sig. Monti che invece è andato avanti falcidiando le pensioni, aumentando l’irpef e l’Iva, raddoppiando il prezzo della benzina che ha moltiplicato quello della spesa delle famiglie, cancellato la voce diritti e via bastonando. Quello che si era detto di voler evitare, “il massacro sociale” è stato servito al coscio. Chi ha pagato la crisi? I soliti noti! Chi ha lucrato dalla crisi? I soliti ricchi (leggi possidenti, padroni, banchieri, finanzieri e affini). E adesso, a sconfitta annunciata, siamo alla farsa : La Cgil proclama uno sciopero generale a “babbo morto” e nel Pd cominciano a suonare forte le sirene di Fassino, Ichino, Veltroni, Fioroni, Letta, Gentiloni per l’aggiustamento, senza reintegro, del famigerato articolo. La metà del Pd è già pronta a firmare la resa di Giarabub “art.18”. L’altra metà, dopo aver constatato che tutti i buoi sono già usciti dalla stalla, si sta preparando a voltarsi dall’altra parte. Lo conferma un sibillino Dalema che per tenere buona la piazza, si dichiara Laburista e invita tutti ad ingoiare il rospo promettendo una svolta a sinistra nel 2013. Dobbiamo ridere?

 

LA MODIFICA DELL’ART. 18? GIA’ FATTO! La colossale presa in giro di una trattativa mai avviata e già conclusa

20 marzo 2012

di Ciuenlai

Bersani e Camusso parti in gioco, nel gioco delle parti.

Tutta questa diatriba su quando, come e per che cosa possano essere sottratti i licenziamenti individuali alla norma del reintegro per la revisione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori, è una colossale presa per i fondelli. Perché l’oggetto del contendere non c’è già più. L’art.18 è già sparito dal tavolo. Si tratta solo di stabilire quali e quante sono le possibilità di superamento. Come ha spiegato esaurientemente Sergio Cofferati, anche se si potrà fare solo per i licenziamenti economici (ma non sarà così), indovinate cosa scriverà sulla causale di cessato rapporto il titolare dell’azienda? Licenziato perché mi era antipatico, aveva le scarpe di un colore orrendo, non metteva il deodorante sotto le ascelle, mia moglie non lo sopportava ecc. Ma per piacere! Signora Camusso, Signor Bersani, piantatela di fare finta di non sapere e di partecipare a questo ignobile e stucchevole gioco delle parti. La verità la sapete anche voi : fine dell’art.18 fine delle tutele. E voi ne siete responsabili. Punto!

P.S. Che brutta pagina l’intervento a gamba tesa del Capo dello Stato che, ancora una volta ha, secondo me, travalicato i margini dei suoi poteri. Il suo richiamo non era per la Camusso, che la penna per firmare (che le ha regalato Bersani) se la porta sempre dietro, ma per i mal di pancia dentro la Cgil. Non quelli di Landini e soci che sono scontati e anche ben accolti (qualcuno che è contro ci vuole sempre se no dicono che è una dittatura), ma per quelli della maggioranza della Cgil che hanno “smusato” le proposte del segretario e che devono mettersi rapidamente in riga. Volete il titolo del prossimo libro su Napolitano? Vi servo subito . “Dalla dittatura del proletariato, alla dittatura del caporalato”.

 

LICENZIARE SUBITO, LICENZIARE MEGLIO

5 gennaio 2012

Amici Di Ciuenlai

di Ciuenlai

Dice non c’è lavoro. Pronti, il Governo Monti ha subito una soluzione : proporrà ai sindacati di eliminare l’art 18, così le aziende potranno licenziare liberamente un mucchio di gente e si renderanno disponibili un sacco di posti di lavoro. E per rendere il provvedimento più efficace Confindustria ha suggerito di estenderlo anche agli statali. Pierluigi Bersani detto “Gargamella” continua a ripetere che sostiene il Governo “con proposte”. Proposte che vengono subito esaminate e smistate nella cartella “da cestinare”. La linea resta il “Pd propone e Monti dispone” (l’esatto contrario).

nota di redazione: non possiamo elimminare l’art. 18 solo per il governo? Cosi facciamo prima

Volley, l’Under 18 della RPA-LuigiBacchi.it domenica incontra la Yoga Forlì

4 novembre 2010

di Paola Costantini

Dopo 2 giorni di riposo i ragazzi di coach Giannini si rimettono a lavoro per preparare la prossima sfida nel campionato under 18 di lega, domenica 7 novembre presso la palestra dell’Istituto E. Fermi a Perugia contro la Yoga Forlì, sfida difficile e ostica contro i ragazzi allenati dall’ex Rpa Sandro  Fammelume. Dopo la vittoria di domenica scorsa per 3-0 a Citta’ di Castello l’ambiente e’ più sereno, ma sicuramente ci vorrà la miglior RPA-LuigiBacchi.it per battere i temibili avversari emiliani. Urbani & co. sanno quanto sia  importante questa gara per il campionato e quindi la concentrazione dovrà essere altissima nel corso di tutta la settimana di preparazione al match. Per  allungare ancora di più sugli emiliani ( Umbria volley 5 p. Yoga 3 p.) ci sarà  bisogno di una grande prestazione e quindi appuntamento a domenica prossima, 7
novembre, alle ore 15.30.