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OMERO ESALTA LA FORZA CHE DA MILLENNI SI OPPONE A DISGREGAZIONE E VIOLENZA, FONDANDO LA CIVILTA’: LA FAMIGLIA

2 gennaio 2018
Bekim Fehmiu (Ulisse) con Irene Papas (Penelope)

Bekim Fehmiu (Ulisse) con Irene Papas (Penelope)

E’ stato l’anno della guerra dei sessi, almeno a dar retta ai media. Uomini contro donne e viceversa: un tema che sta già nei codici genetici dell’Occidente, per esempio nei poemi omerici.

La guerra di Troia comincia perché la bella Elena, moglie del re di Sparta, Menelao, viene rapita del principe troiano Paride. Da lì si scatena il finimondo. La poveretta è innocente – accade tutto per le trame degli dèi – ma si trova sballottata da un marito-padrone all’altro e poi pure colpevolizzata per i tanti morti della criminale imbecillità maschile. (more…)

GIOVANE ITALIA: CONTRO L’OMOLOGAZIONE LANCIA IL TUO GRIDO DI LIBERTA’! LOTTA CON NOI!

8 giugno 2011

GIOVEDI’ 9 GIUGNO 2011
ORE 17:00
Sala delle Conferenze C.E.R.P. (Rocca Paolina) Perugia

PRESENTAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI :

Nes Umbria
LabCom

MODERA: Enea Paladino (Dirigente Giovane Italia Umbria)
INTERVENGONO: Andrea Lignani (Consigliere Regionale) Federico Iadicicco (Consigliere Provinciale PdL Roma) Cesare Giardina (Presidente Giovane Italia Roma) Riccardo Merolla (Responsabile LabCom) Achille Sammaciccia (Responsabile Nes Umbria) Mattia Mori (Presidente Rinascita Universitaria Perugia)

Che cos’è il Nes?
Il NES è una realtà politica particolarmente attiva sul territorio nazionale, in continua crescita e radicata nel tessuto sociale e politico del territorio. Questa sfida nasce ufficialmente nel 2007, ma è la prosecuzione naturale di un passato secolare. Il NES è la perfetta sintesi tra vecchio e nuovo, tra tradizione e futuro, nasce infatti sulla scia movimentista e militante della destra giovanile, rinnovata nella forma e sempre attuale nei contenuti, per non perdere contatto con la realtà sociale. Il NES è Comunità, umana e politica, è Identità, a difesa di valori imprescindibili ed è Partecipazione perché si mette in gioco quotidianamente, lancia nuove sfide e le combatte in prima persona.  L’obiettivo di dare vita ad un nuovo Umanesimo che diventi una concreta alternativa al mondo nichilista e secolarizzato, passa per la partecipazione ed il coinvolgimento di vari settori sociali. Convinti che la crisi e la deriva della società nichilista siano innanzitutto e più propriamente una profonda crisi antropologica, lanciamo la nostra sfida al mondo, perché stanchi di una società malata e perversa. Il nostro Umanesimo restituisce dignità e centralità alla Persona, ristabilisce la sacralità della Vita, persegue la Giustizia sociale, condanna tutte le mafie e pretende legalità, rivendica il ruolo decisivo di un’Europa più identitaria e meno burocrate.
In un tempo in cui le etichette politiche banalizzano e sviliscono la politica, ci piace definirci, identitari, popolari e sociali.
Il NES è una Storia da vivere, un futuro ancora da scrivere.

Che cos’è il Labcom?
La siglia LabCom sta per Laboratorio Del Comunitarismo promuove un modello di socializzazione basato sulle relazioni comunitarie, sullo sviluppo integrale della Persona, nella sua creatività individuale e nelle sue appartenenze.

ACHILLEA MILLEFOLIUM

31 ottobre 2009

achillea

di Loriana Mari

Caratteristiche: pianta: erbacea perenne, con fusto più o meno ramoso, alta 20-80 cm. Le foglie, un poco tomentose, hanno un bel verde gaio e sono talmente incise e seghettate che sembra portino tante minuscole foglioline disposte alternativamente lungo la nervatura della foglia stessa; se strofinate fra le dita emanano un fragrante aroma. Fiori: molto piccoli, riuniti in densi capolini che formano corimbi composti più o meno grandi; fiori ligulati esterni bianchi o rosso-rosa, fiori tubulosi interni giallo-bianchi: osservato singolarmente, ciascun fiore è simile ad una piccola margherita.

Fioritura: marzo-ottobre.

Habitat: fiorisce lungo le strade, le ferrovie, nei terreni incolti, nei coltivi, nelle boscaglie e nei campi lasciati a sodo.

Proprietà : Se le sue proprietà  vulnerarie sono oggi poste in dubbio, l’impiego interno della Millefoglie è stato oggetto di una grande quantità  di lavori, che hanno dimostrato la sua utilità  come amaro-tonico, emostatico, emmenagogo. Per uso esterno, il succo fresco contribuisce a risanare piaghe e ferite; in infuso 2 manciate in 200 cc d’acqua per gargarismi o lavature. Le foglie e gli apici freschi ridotti in pasta arrestano l’emorragia facilitando la cicatrizzazione e una foglia fresca masticata lenisce il mal di denti. Vengono impiegate le sommità  fiorite, la cui raccolta è possibile durante tutta l’estate.

E’ impiegata come uso esterno come topico contro le emorroidi, le ragadi astringente, tonico, anali e quelle delle mammelle, in quanto agisce come astringente, tonico, sedativo e stomachico. (l’infusione deve essere preparata in piccole quantità per il suo rapido annerimento che si accompagna allo svanimento dell’aroma). Due o tre tazze al giorno prima dei pasti evitare l’uso di pentole di ferro, come con tutte le piante ricche di tannino. All’infusione si può aggiungere l’Anice, il Basilico, il Trifoglio fibrino, nei casi di crisi acute. La macerazione delle sommità nel vino, si fa con le medesime proporzioni e viene usata come aperitivo. L’infusione e la macerazione hanno anche una buona influenza sulla circolazione sanguigna. E’ una buona pianta da prato, che si mescola vantaggiosamente con le graminacee, la sua presenza è desiderabile nei prati, in quanto li arricchisce apportando al foraggio benefici effetti sulla salute del bestiame. Un tempo si riteneva che fosse un ottimo rimedio contro la scabbia degli ovini.

Storia, leggenda, mito, magia: in Inghilterra viene chiamata “erba benedetta” per le sue proprietà  curative, in Irlanda era usata per scacciare il malocchio e gli antichi Celti celebravano un vero e proprio rito religioso in occasione della sua raccolta.

E’ considerata un’antenna capace di potenziare la telepatia dell’uomo. Infatti se tenuta tra le mani senza strapparla dal terreno aiuta a farsi ricordare da quelle persone che non si vedono da molto tempo e sono lontane geograficamente.

Il nome deriva dall’ eroe greco Achille che usò questa pianta per curare erimarginare le ferite di Telefo. L’uso della pianta era stato insegnato ad Achille dal medico ateniese Chirone. Dagli steli dell’Achillea si ricavano le 50 bacche vegetali utilizzate nel metodo divinatorio illustrato nel libro delle mutazioni Yi-King. Gli steli venivano lanciati in aria e la loro disposizione, una volta che ricadevano a terra, forniva il responso.