Prelievo forzoso in busta paga o pensione e cosi evitare la speculazione finanziaria sui titoli di stato del nostro paese. E’ questa la sintesi di un emendamento da presentare per la prossima finanziaria attaverso l’on. Francesco Pionati segretario nazionale di Alleanza di Centro dagli umbri Silvano Antonio Sarnari e Riccardo Maria Gradassi.
Proposta:
Prelievo mensile forzato dalle Buste Paga dei:
a) Dipendenti delle P.A. (Pubbliche Amministrazioni)
b) Dipendenti Aziende Private (Qualsiasi Contratto di Lavoro)
c) Pensionati
Prelievi mensili così calcolati:
a) Stipendio/Pensione mensile lordo > € 500 fino ad € 1000 – 0,5%
b) Stipendio/Pensione mensile lordo > € 1001 fino ad € 2000 – 1%
c) Stipendio/Pensione mensile lordo > € 2001 fino ad € 3000 – 2%
d) Stipendio/Pensione mensile lordo > € 3001 fino ad € 4000 – 4%
e) Stipendio/Pensione mensile lordo > € 4001 fino ad € 5000 – 6%
f) Stipendio/Pensione mensile lordo > € 5001 fino ad € 6000 – 12%
g) Stipendio/Pensione mensile lordo > € 6001 – 15%
I prelievi mensili saranno – per ogni singolo Dipendente/Pensionato – investiti in Titoli di Stato dal Ministero delle Finanze che curerà la cosiddetta “Cedola” informando alle scadenze, con lettera presso residenza. Questi Titoli di Stato rimarranno investiti nell’arco di tempo sotto stabilito, riferito anche al prelievo forzato sulle Pensioni:
a) per i Dipendenti P.A. e Privati fino al raggiungimento della pensione, ed erogati come un Trattamento di fine rapporto, quindi investimento;
b) per i Pensionati:
fino a 70 anni, 7 anni, rinnovabili per altri 5 anni solo su esplicita richiesta del Pensionato
oltre i 70 anni per soli 5 anni, rinnovabili per minimo altri 5 anni solo su esplicita richiesta del Pensionato
I Titoli di Stato investiti sia dal Dipendente sia dal Pensionato potranno andare in eredità. Tale operazione non graverebbe in maniera eccessiva il dipendente/pensionato che, in questo modo, potrà godere di un investimento senza sacrifici eccessivi, aiutando la Nazione Italia a non avere attacchi speculativi finanziari. Una proposta di legge che deve essere vista come una “Alleanza” per un aiuto reciproco nazionale quindi per un bene comune.