Posts Tagged ‘allegrini’

LIBRI: In uscita la seconda edizione di “Griferòtikon.

30 Maggio 2017
liParole e fatti d’amore a Perugia e dintorni”, complemento della ricerca su erotismo e amore, avviata col “Perugia a luci rosse dal medioevo alla legge Merlin”.
Autore: Sandro Allegrini (Morlacchi Editore)

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Perugia: Presentazione-spettacolo del libro “One Man Band” di Mirco Bonucci

28 aprile 2016

Venerdì 29 aprile, ore 21, oratorio di Sant’Antonio abate in corso Bersaglieri

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Sandro Allegrini

Presentazione-spettacolo intorno al libro di Mirco Bonucci, “One man band” (Futura edizioni). Con Mirco Bonucci, Sandro Allegrini, Francesco Pinelli, Nino Marziano, Barbara Bracci. Ingresso libero e gradito

La dinamica associazione “Borgo Sant’Antonio e Porta Pesa” e la perugina Accademia del Dónca propongono Venerdì 29 aprile, ore 21, oratorio di Sant’Antonio abate in corso Bersaglieri, la presentazione-spettacolo intorno al libro di Mirco Bonucci, “One man band”. (more…)

“Pinocchio m perugino” al teatrino della Soms di Mugnano

10 aprile 2015

1 Pinocchio non vuole la medicina offerta dalla FataDomenica 12 aprile ore 17 

“Le avventure di Pinocchio” è il libro più tradotto del Novecento, dopo la Bibbia e il Corano: ne sono uscite ben 187 edizioni illustrate, mentre ammontano a 260 le traduzioni, tra lingue e dialetti.

Sandro Allegrini ne ha realizzato la versione nel dialetto della città del Grifo e La Companìa de Pinocchio ne propone la riduzione teatrale con  gli attori VALENTINA CHIATTI (nei ruoli di Fatina e Marmottina), FAUSTA BENNATI (calata in diversi personaggi animaleschi), LEANDRO CORBUCCI (Lucignolo e narratore), GIAN FRANCO ZAMPETTI (Pinocchio perugino.

Adulti e bambini potranno divertirsi e… avranno di che riflettere.

 

Perugia, con “Casapoesia”momenti di poesia a Borgo Sant’Antonio – Porta Pesa

16 marzo 2015

 

Sabato 21 marzo dalle 17.30, presso l’oratorio di Sant’Antonio Abate in Corso Bersaglieri, appuntamento

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con “Casapoesia”, l’iniziativa organizzata dall’Associazione “Borgo Sant’Antonio Porta Pesa” in occasione della Giornata mondiale della Poesia, grazie al sostegno della Consigliera di Parità della Provincia Gemma Bracco e con il patrocinio del Comune di Perugia. Dopo il successo delle passate edizioni della festa della poesia quest’anno la serata, con il coordinamento artistico di Barbara Bracci e presentata da Nicola Mariuccini, vedrà la partecipazione della poetessa Emanuela Carniti Merini, primogenita di Alda, che parlerà della sua raccolta “Chirurgia d’affetto”, e di Daniela Cattani Rusich, autrice della silloge “Archè”. Momenti di poesia e musica anche con Costanza Bondi del Gruppo Letterario (more…)

Donca: Sandro Allegrini cessa da oggi la collaborazione col Comune di Perugia.

29 dicembre 2014

Riceviamo e pubblichiamo

Sandro Allegrini

Sandro Allegrini

Una precisazione dovuta: non corrisponde a verità la circostanza, asserita dall’assessore Severini, circa un’approvazione parziale del programma per il solo 2014, salvo ridiscutere la programmazione del 2015.

Le cose non stanno affatto così: il programma, da me presentato nel mese di agosto, fu approvato, com’è logico, nella sua interezza. Avanzare ora riserve o proporre riduzioni è pretestuoso. (more…)

Teatro Morlacchi: Processo al Lupo di Capuccetto Roscio

10 dicembre 2014
lupoLunedì 15 dicembre alle ore 17.00
“Processo al Lupo, al Cacciatore e alla mamma di Cappuccetto Rosso” in lingua perugina, con Manuela Comodi (presidente), Sergio Sottani (PM), Giampiero Mirabassi (difensore) e con gli attori Valentina Chiatti (Cappuccetto), Fausta Bennati (Nonna), Leandro Corbucci (Lupo), Gian Franco Zampetti (Cacciatore), Nico Pellicoro (Narratore), Giulio Bartolucci (Boscaiolo), Nina Liuzza (madre). Adattamento, testi originali e regia: Sandro Allegrini. Direttore di scena: Rita Paglioni.

Buttare la croce addosso al prefetto Reppucci è una vigliaccata

26 giugno 2014
Antonio Reppucci

Antonio Reppucci

Povero Reppucci, caduto nella trappola dell’oralità e tradito dal sentimento. Un giorno mi ha raccontato di provenire da una famiglia numerosa (“na barca de fiòli”), di aver sudato per arrivare alla laurea (“tozzi e boconi”), di non aver avuto vita facile.
Certo che è andato sopra le righe, ma per eccesso di sincerità e per amore del paradosso. Il registro linguistico usato è comune a quello della provocazione (nel senso di “pro-vocare” = chiamare in causa) di Sgarbi che, non a caso, è stato l’unico a difenderlo. (more…)

Mura Etrusche Patrimonio Unesco, ma il progetto è di Michele Bilancia

8 Maggio 2014

 

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È STATO CONSUMATO L’ENNESIMO SCIPPO AI DANNI DEL BUON (FORSE TROPPO?) MICHELE BILANCIA.

Una notizia veramente ottima e lungamente attesa (bravi agli amministratori, bravo all’ottimo Mario, baiocco d’oro alla cultura del Cultura Comune Di Perugia): le mura etrusche “patrimonio dell’umanità Unesco”.

Peccato, però, nessuno ricordi che Michele Bilancia e Radici Di Pietra sono intimi amici dell’ambasciatore maltese Ray Bondyn, più volte portato a Perugia dallo stesso Michele (che, sia detto senza vanteria, sostenne personalmente anche le spese!).Ora, ignorarne completamente la creatura è semplicemente irriguardoso e ipocrita (è vecchia la storia di chi si fa bello con le piume del pavone che, prima o poi, cadono a terra svelando le vergognose (more…)

Franco Rasetti, il fisico pacifista umbro che divenne naturalista

8 Maggio 2014

 

Franco Rasetti

Franco Rasetti

LUNEDI 12 Maggio Ore 17,00 TEATRO MORLACCHI

Incontro organizzato da Sandro Allegrini con Claudio Monellini (presidente associazione Franco Rasetti) e Andrea Baffoni (storico e curatore d’arte)

Nato a Pozzuolo umbro nel 1901, deceduto a Waremme (Belgio) nel 2001, Franco Rasetti riposa in Umbria, dal 2002, nel cimitero del suo paese natale.
La figura di questo fisico pacifista si pone a cavallo di due millenni e giganteggia nel mondo della scienza anche in ragione delle scelte che ne ispirarono la condotta.
“Ragazzo di via Panisperna”, con Amaldi, Fermi, Maiorana, Pontecorvo e altri scienziati di livello mondiale, Franco Rasetti attraversò esperienze internazionali (Kaiser (more…)

Al Cinematografo Comunale Sant’Angelo la storia dell’ex manicomio di Perugia

12 novembre 2013

Immagine

Lunedì 18 novembre ore 21 presso il Cinematografo Sant’Angelo avrà luogo la proiezione del documentario“Dentro le Proprie Mura”, del regista Carlo Corinaldesi.

L’evento ha lo scopo di presentare il sito internet dedicato al film www.dentrolepropriemura.com l’accesso del quale sarà libero e gratuito, così da permettere la diffusione e la conoscenza di una realtà e di un periodo storico ai molti sconosciuta. (more…)

Teatro Morlacchi – Sandro Allegrini presenta: Storia di un quartiere perugino: l’Elce

11 novembre 2013

ImmagineProseguooe il viaggio dell’Accademia del Dónca per i quartieri perugini, visti col rigore della ricostruzione storica, ma anche attraverso la lente della nostalgia, oltre che indagati nel loro presente e nelle prospettive future.

Ciceroni d’eccezione: le storiche Claudia Minciotti, già docente  nell’Ateneo perugino, e Irene Felicetti, autrice di un volume (“Alle origini di un quartiere perugino: Elce 1871-1918”) segnalatosi per un buon livello di qualità. (more…)

Teatro Morlacchi – Sandro Allegrini presenta Matti da slegare: a spasso per il manicomio e il parco di Santa Margherita

16 ottobre 2013

Lunedì 21 ottobre, ore 17

manicomio ieri e oggi

manicomio ieri e oggi

Con Manuela Mignini e Mario Squadroni (con mappe e foto storiche inedite). Con una testimonianza di Paolo Menichetti e un invito di Carlo Corinaldesi. Letture degli autori perugini Claudio Spinelli e Lodovico Scaramucci. Montaggio immagini di Leandro Battistoni.

Il nome “Santa Margherita” (ampia superficie urbana, attualmente adibita a parco pubblico, polo scolastico e orti condivisi) sollecita, nella memoria storica dei perugini, sentimenti di (more…)

Gemellaggio della perugina Accademia del Dónca con l’Associazione folignate Lu Tribbiu, presso la sede dell’Unitre di Foligno

16 marzo 2013
Roberto Segatori e Sandro Allegrini

Roberto Segatori e Sandro Allegrini

Le due associazioni, cui sta a cuore la tutela identitaria della cultura perugina e folignate, hanno rinnovato il patto di amicizia e collaborazione in occasione della conversazione tenuta da Sandro Allegrini, fondatore e coordinatore dell’Accademia della peruginità, presso la sede dell’Unitre folignate. Tema della conferenza: “Quando i perugini parlano d’amore”, con spigolature linguistiche e antropologiche.

L’incontro, propiziato dal presidente, il noto sociologo e accademico Roberto Segatori, si è svolto in un clima di amicizia e cultura, che prelude ad altri significativi momenti di futura collaborazione.

Conversazioni a Foligno: “quando i perugini parlano d’amore”

14 marzo 2013
Roberto Segatori e Sandro Allegrini

Roberto Segatori e Sandro Allegrini

Venerdì 15 marzo, ore 16, presso la sede dell’Unitre di Foligno, Sandro Allegrini svolge la conversazione “Quando i perugini parlano d’amore” Dopo il gemellaggio con l’associazione folignate Lu Tribbiu (Il trivio) che tutela e valorizza la lingua folignate, l’Accademia del Dónca, tramite la persona del suo fondatore e coordinatore, Sandro Allegrini, propone all’Unitre di Foligno la conversazione “Quando i perugini parlano d’amore”. Il relatore ha accettato ben volentieri l’invito del presidente, il sociologo Roberto Segatori, da anni attivo presso l’Ateneo perugino.

 

 

“A.A.A. Amore offresi: i linguaggi seduttivi del terzo millennio”

10 gennaio 2013

Lunedì 14 gennaio, Teatro Morlacchi, ore 17.

Sandro Allegrini

Sandro Allegrini

Sandro Allegrini presenta: “A.A.A. Amore offresi: i linguaggi seduttivi del terzo millennio” (con l’ispettore di polizia Monica Napoleoni, il giornalista Elio Clero Bertoldi, il magistrato Fausto Cardella). Letture da “L’amante di Lady Chat” del gruppo Women@work di Costanza Bondi.

Come sono cambiati, nel terzo millennio, i linguaggi della seduzione e dell’amore. Saranno un giornalista, un commissario di polizia, un magistrato, un scrittrice perugina a condurci attraverso i labirinti dei linguaggi e dei nuovi comportamenti legati all’eros.

Elio Clero Bertoldi

Elio Clero Bertoldi

Elio Clero Bertoldi, giornalista di vaglia e cronista di nera per oltre quattro decenni, proporrà (more…)

Al Morlacchi, Sandro Allegrini presenta: “Ferdinando Cesaroni, imprenditore perugino”

6 gennaio 2013
Ferdinando Cesaroni

Ferdinando Cesaroni

Ma cosa sanno realmente i perugini intorno alla figura di Ferdinando Cesaroni (di cui ricorre il primo centenario della morte, avvenuta nella sua villa di Fontana), oltre al fatto che il palazzo a suo nome è sede del Consiglio regionale dell’Umbria?

A questa e ad altre domande intende rispondere l’incontro del Dónca (Lunedì 7 gennaio, teatro Morlacchi, ore 17) incentrato sulla biografia del personaggio che fu imprenditore di enorme successo, pur sapendo a malapena vergare il proprio nome. (more…)

Sotto il vestito… affabulazione perugina di Giampiero Mirabassi

18 dicembre 2012
google street wiev

google street view

di Costanza Bondi

Tra le iniziative proposte dal Comune di Perugia e dell’Accademia del Dónca per le festività natalizie 2012, la manifestazione di ieri pomeriggio si è svolta alla sala dei Notari, ospiti dello storico patron Sandro Allegrini.

Giampiero Mirabassi, affiancato dai “complici” affabulatori Giulio Bartolucci e Federica Nossini, ci ha proposto col grande umorismo che gli è proprio, intercalato da momenti riflessivi sull’avventura esistenziale umana, quella che lui stesso ha definito una coserella per passà ‘na bell’oretta tra amici. Il tutto accompagnato dalle dolci note della giovane arpista Rachele Spingola. (more…)

LIBRI: Dialogo tra un artista e uno scienziato

1 dicembre 2012

venantidi Costanza Bondi

Dialogo a due voci, quello tra il maestro Franco Venanti e lo scienziato Roberto Battiston, moderato e sapientemente coordinato da Sandro Allegrini. Argomento: arte e scienza possono incontrarsi? Senza dubbio, sì, anche se i due autori – ammettono – sono rimasti sulle posizione di partenza della loro lunga chiacchierata, durata ben due anni. La genesi del volume in questione la si ritrova, appunto, nelle serate passate dai due amichevolmente a parlare, i cui dialoghi sono stati tutti registrati e sbobinati, per poi essere magistralmente sterzati dall’editor Sandro Allegrini nella giusta direzione, in modo da poterne fare un libro. Nasce così il DIALOGO TRA UN ARTISTA E UNO SCIENZIATO, della Futura edizioni, per la quale ieri pomeriggio alla presentazione del volume alla Sala Consiliare della Provincia di Perugia erano presenti gli editori Fabio Versiglioni e Marcella Brizzi.

Interessanti i temi profondi della vita, affrontati nel volume: il perché un uomo sia un essere (more…)

“Raccontare Perugia. I viaggi della memoria” in un documentario di Sandro Allegrini

27 novembre 2012

Lunedì 3 dicembre, Sala dei Notari, ore 17 e ore 21 (doppia proiezione), presentazione del documentario su Porta Sole della serie “Raccontare Perugia. I viaggi della memoria”. Una coproduzione Comune di Perugia-Accademia del Dónca. Testi e voce fuori campo di Sandro Allegrini. Regia e montaggio di Leandro Battistoni. La narrazione su Porta Sole si dipana attraverso il racconto di numerosi personaggi, diversi per cultura e formazione, ma tutti ugualmente legati dall’amore verso questo rione cittadino. (more…)

Premio nazionale “Il Cantore, Anteas Umbria 2012” per la poesia in dialetto

23 novembre 2012

Sandro Allegrini

Riconoscimento a Sandro Allegrini per l’attiva promozione della peruginità.

Sabato 24 novembre, teatro di Corciano, ore 16. Presentazione del primo premio nazionale di poesia dialettale Anteas.

Raccolta dei testi, introdotta da Arnaldo Chianese, presidente nazionale Anteas, da Gustavo Sciamanna, presidente Anteas Umbria, Giorgio Menghini, segretario generale Fnp/Cisl dell’Umbria, Carla Casciari, vice presidente del (more…)

Sandro Allegrini presenta al Morlacchi Marcello Monacelli: le opere e i giorni di un giornalista perugino

31 ottobre 2012

Marcello Monacelli

5 novembre, Teatro Morlacchi, ore 17 – Sandro Allegrini presenta: Marcello Monacelli: le opere e i giorni di un giornalista perugino (letture di Mariella Chiarini dal volume postumo “Perugia mia”) con Enzo Ferrini, Claudio Sampaolo, Vincenzina Monacelli, Remo Gasperini, Gerardo Gatti, Leonetto Medici Marcello Monacelli era nato il 7 agosto 1922 in via Vincioli, da famiglia di origine artigiana e operaia. Partigiano a soli 22 anni, fu responsabile del periodico del Partito d’Azione “Giustizia e Libertà”. Dalla fine degli anni 40, collaborò col “Giornale dell’Umbria” e con “Stadio”, dando seguito e alimento alla sua profonda passione per lo sport. Il giornale della sua vita è Il Messaggero in cui rivestì il ruolo di responsabile della redazione perugina, rimanendovi fino al 1981 e restando come prezioso collaboratore anche dopo la pensione. In tale veste curò rubriche memorabili come “Perugia mia”, una cui silloge è stata pubblicata nel 2011 in volume con lo stesso titolo. Altra rubrica apprezzata fu “week end”, (more…)

L MÈJO D I POETI PERUGINI

16 ottobre 2012

di Costanza Bondi

Nel clima familiare del Teatro Morlacchi, si è svolto ieri il terzo incontro della nuova stagione letteraria de L’Accademia del Dónca, per presentare la silloge dal titolo “L mèjo d i poeti perugini” (Morlacchi editore), a cura di Sandro Allegrini. Testimonianze, dattiloscritti e manoscritti autografi, rigorosamente in lingua perugina, raccolti secondo il preciso criterio di un requisito oggettivo, cioè l’inserimento esclusivo di autori che avessero già pubblicato almeno una volta in proprio. Ma è la formula dell’inedito che fa unica tale antologia, la quale – come ci spiega Andrea Cernicchi nella sua nota introduttiva al libro – rappresenta un’avventura editoriale unica nel suo genere, anche perché inizialmente scaturita dalla produzione artistica di un gruppetto di amici, accomunati tutti (more…)

LIBRI:Presentazione del volume (a cura di Sandro Allegrini) “L mèjo d i poeti perugini” (Morlacchi editore).

14 ottobre 2012

Lunedì 15 ottobre, Teatro Morlacchi, ore 17

Circa 600 pagine per declinare la peruginità attraverso i suoi più importanti scrittori di oggi e di ieri. Quelli che hanno partecipato all’esperimento dell’Officina del dialetto, protrattasi per sei anni. Ma anche coloro che non ci sono più e le cui testimonianze (Claudio Spinelli, Federico Berardi) vengono riproposte attraverso composizioni inedite, contenute in dattiloscritti e manoscritti autografi. Pervenuti attraverso quali percorsi? Consegnati con fiducia dai rispettivi familiari a Sandro Allegrini, coordinatore dell’Accademia del Dónca e curatore della silloge “L mèjo d i poeti perugini” (Morlacchi editore). Per aggiungere un tassello in più alla conoscenza dell’autore, per onorare “in memoriam” ciascuno di essi, non lasciando nel cassetto niente di (more…)

Conferenza sul tema “Quando i perugini parlano d’amore”.

11 ottobre 2012

Sabato 13 ottobre, ore 18,

Presso l’Antica Società del Gotto in Fontenuovo (vicino ai “bonvecchi”)

Conferenza di Sandro Allegrini, coordinatore dell’Accademia del Dónca, sul tema “Quando i perugini parlano d’amore”. Una cavalcata linguistica, storica e antropologica sul tema dell’amore e dell’erotismo. Con digressioni, aneddoti, storie di varia umanità, tra città e campagna, tra verità storiche e leggende metropolitane.

Immagini – vietate ai minori – in slide (montato da Leandro Battistoni) dei pittori: Boccacci, Buonumori, Cavallini, Chiacchella, Ferracci, Fioroni, Raponi, Riccetti, Venanti, Vergoni.

 

“Dillo m perugino ché vien mèjo”

7 settembre 2012

Domus Volumnia (vicino all’Ipogeo) 7 settembre, ore 21. Una nuova affabulazione in lingua perugina in una location incantevole, tra arte, musica e amicizia. Il Trio perugino del Donca si adopera per aiutare il gruppo di ricerca del professor Brunangelo Falini. Introduce Sandro Allegrini, fondatore e coordinatore dell’accademia della peruginità.

“Perugia al centro, anche fuori dal Centro”

23 agosto 2012

Per “Eccentrica cultura”, animare i quartieri con FareNight, Il Trio Perugino del Dónca omaggia la figura del giornalaio-poeta Tonino Paccoia. Sketches dall’opera di Artemio Giovagnoni (I professionisti dell’accatonaggio, L maresciallo Picilocchi, Donne coraggiose). Letture poetiche da Spinelli e altri autori contemporanei in lingua perugina. (more…)

Teatro: Spettacolo e cultura presso la necropoli etrusca del Palazzone

25 luglio 2012

Evento di spettacolo e cultura presso la necropoli etrusca del Palazzone, sopra l’Ipogeo dei Volumni. Lo organizzano la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Umbria, il Comune di Perugia e la Pro-Ponte Etrusca, con la collaborazione della perugina Accademia del Dónca e del suo fondatore Sandro Allegrini. Il 26 luglio alle 21, nello spiazzo antistante l’Antiquarium, il Trio perugino del Dónca (Fausta Bennati, Leandro Corbucci, Gian Franco (more…)

Perugia, via Angusta, targa ricordo sulla casa natale di Francesco Siciliani

11 luglio 2012

Francesco Siciliani e Maria Callas

La perugina Accademia del Dónca, in accordo con la Fondazione Perugia Musica Classica, propone al Comune di Perugia (che si dichiara disponibile) di apporre una targa ricordo nella casa natale del maestro Francesco Siciliani, del quale, nel 2011, si è celebrato il centenario della nascita. L’Accademia della peruginità, nello scorso anno accademico, ha degnamente ricordato la figura del prestigioso Maestro che – con donna Alba Buitoni e col filosofo nonviolento Aldo Capitini – dette vita alla Sagra musicale. I tre perugini, mossi da intento unanime, animarono di cultura e spiritualità quello che sarebbe diventato un fenomeno irripetibile, per qualità di proposte ed eccellenza di valori. Nel 2003, la Fondazione Sagra musicale umbra e l’Associazione Amici della musica si sono unite per dar luogo alla Fondazione Perugia musica classica onlus, di cui sono stati soci fondatori, insieme al Comune di Perugia e alla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. Al significativo evento del 7 maggio al Morlacchi parteciparono, in veste di relatori e testimoni, il dottor Nello Spinelli , membro del Consiglio direttivo della Fondazione Perugia Musica Classica, con la cantante Simona Esposito e Sergio Tedesco (recentemente scomparso) che furono amici del Maestro. Il successo (more…)

Arte: “Perugia sotto traccia”, mostra di Stefano Chiacchella

2 luglio 2012

Mostra del pittore Stefano Chiacchella– “Perugia sotto traccia” – presso l’ex chiesa della

Sandro Allegrini

Misericordia in via Oberdan (5-16 luglio) a cura di Sandro Allegrini. Un omaggio dell’artista alla città del Grifo. (more…)

È scomparso l’attore Sergio Tedesco, artista internazionale, perugino d’adozione

4 giugno 2012

Simona Esposito e Sergio Tedesco

È deceduto domenica a Perugia l’artista internazionale Sergio Tedesco. Al suo attivo una carriera cinematografica, iniziata da bambino prodigio e proseguita da adulto. Aveva ottenuto successi in ambito teatrale, oltre che come cantante lirico, vincendo a Spoleto il concorso nel 1956, scelto da Francesco Siciliani, con cui fu in rapporti di amicizia e reciproca stima. Aveva interpretato anche l’operetta in ruoli brillanti. Esercitò intensamente l’attività di doppiatore, settore in cui fu un riconosciuto maestro. Aveva inventato l’urlo di Tarzan, fornendo la voce a Johnny Weissmuller. Entrato in contatto con la città del Grifo durante il secondo conflitto mondiale, aveva deciso di trascorrervi la parte finale della propria vita. Sergio aveva da poco (more…)

Donne: merce alla mercé degli uomini

15 Maggio 2012

Costanza Bondi

di Costanza Bondi

Ieri, 14 maggio 2012, alla Sala dei Notari di Perugia, Monica Napoleoni e Alvaro Fiorucci sono stati ospiti di Sandro Allegrini in conversazione sul tema COMPRATE E VENDUTE, STORIE DI DONNE TRATTATE COME MERCE. Le presentazioni degli illustri ospiti sono superflue: basti dire che è sostituto commissario alla polizia di Stato (con responsabilità alla III sezione, contro la violenza ai minori e la prostituzione) la prima, e giornalista, nonché autore, nel particolare, del romanzo LE DONNE TRAFFICATE edizioni Edimond, il secondo. (more…)

“Comprate e vendute: storie di donne trattate come merce”

13 Maggio 2012

Lunedì 14 maggio, Sala dei Notari, ore 17

Sandro Allegrini

Incontro di Sandro Allegrini con il giornalista  Alvaro Fiorucci e l’ispettrice di polizia Monica Napoleoni.

Un tema, quello del mondo che ruota intorno alla prostituzione, particolarmente attuale e doloroso. Una vasta panoramica sulla realtà del nostro territorio, delineata da due personaggi che, per motivi professionali – seppure in ambiti diversi – ne hanno maturata una particolare e approfondita conoscenza.

AlvaroFiorucci, è firma storica dei telegiornali della Rai. Caporedattore del tg della sede regionale umbra, Fiorucci è stato presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria e  dell’Associazione della stampa umbra (dopo aver (more…)

LIBRI: Monteluce 1871 – 1930, storia di un quartiere perugino

2 Maggio 2012

di Costanza Bondi

Il pomeriggio del 30 aprile, in seno agli incontri dell’Accademia del Donca che come di consueto si svolgono al Teatro Morlacchi di Perugia, Sandro Allegrini ha presentato MONTELUCE: IERI, OGGI E DOMANI. EXCURSUS STORICI E PROSPETTIVE. Conferenza in cui, rispettivamente, lo ieri/l’oggi/e il domani erano rappresentati da Mara Moriconi, autrice del libro dal titolo STORIA DI UN QUARTIERE PERUGINO: MONTELUCE 1871 – 1930,Valeria Cardinali, assessore all’urbanistica e  Sabrina Cittadini, presidentessa dell’Associazione Monteluce.

Se quindi Monteluce ha da sempre rappresentato un legame nel territorio tra le due università (la statale e quella per stranieri), per il presente l’Associazione presieduta dalla  Cittadini cerca di tenerne ancora i piedi le fila aggregative insieme alla parrocchia di don Luciano Tinarelli, in quanto memoria storica personificata sul versante religioso del quartiere stesso, l’Arci, la Polisportiva e i residenti tutti. Si tratta, infatti, di un luogo caratterizzato da quella specifica dimensione umana che ancora oggi si può trovare in un paese, così che le tante piccole iniziative promosse dall’Associazione non tendono altro che ad illuminare suddetto quartiere che, già nel nome, porta appunto la sua luce. A sostegno di ciò è il dato previsionale che ci fornisce l’assessore Cardinali sui 770 circa nuovi residenti, per un’edilizia calmierata a canone convenzionato, a cui faranno da corredo servizi pubblici e riconversione di spazi, negozi di

Mara Moriconi, Valeria Cardinali, Sabrina Cittadini

alimentari e di generi vari, la Casa della Salute, un Centro Benessere, uno spazio di servizio per studenti gestito dall’Adisu e una parte dedicata all’amministrazione comunale per servizi al cittadino. Al di là di tali notizie di attualità o previsionali, reperibili nella cronaca più o meno quotidiana, di interessantissimo apporto culturale è stato l’intervento di Mara Moriconi, che tra l’altro ha aperto la conferenza, sulla storia del quartiere oggetto di studio. Monteluce, infatti, nell’immaginario collettivo dei perugini è rappresentato ancor oggi come “l’ospedale”, non fosse altro perché tutti, lì, ci siamo nati e, fino a poco tempo fa, ci abbiamo fatto nascere i nostri figli. A inizio secolo, però, Monteluce era inesistente come quartiere, trattandosi infatti di piena campagna: neanche la chiesa era aperta al pubblico, poiché di proprietà delle monache dell’ordine delle Clarisse e quindi soggette alla clausura. Tale monastero, edificato nel 1218 e vantando, così, una data di fondazione seconda solo – in ordine cronologico – a quello di Santa Chiara in Assisi, ospitò le clarisse fino alla costruzione dell’ospedale. Fin quando, cioè, la Congregazione di Carità della città decise di spostare l’ospedale da via Oberdan ad altra sede. La scelta della sede ricadde appunto sul monastero, che fu demolito nel 1910: alle ore 17.15 del 12 maggio le monache danno l’addio alla propria casa secolare, così che il 14 settembre dello stesso anno, alla presenza del primo ministro di allora, viene posata la prima pietra. Ma il “parto” (è il caso di dirlo) edilizio durò una ventina d’anni, sebbene fosse finanziato congiuntamente da fondi della Congregazione della Carità e da quelli dell’amministrazione pubblica. Per salvaguardare eventuali epidemie, l’ospedale fu costruito secondo le nuove norme igieniche che di lì a poco si erano affacciate nel panorama sanitario: quindi un’unica struttura ospedaliera, sì, ma costruita in più blocchi distinti fra loro. Dopo la prima guerra mondiale, la nuova classe borghese emergente, bisognosa di trovare anche un’identità residenziale che esulasse sia dalla campagna popolana che dalla nobiltà cittadina, trovò in Monteluce il quartiere adatto a soddisfare le proprie esigenze edilizie. Così fu che il “non-luogo” tra la città e l’ex monastero iniziò a riempirsi di nuove costruzioni: il resto è noto… anche se per saperne di più su particolari e aneddoti inerenti questa nostra bella storia cittadina, potete documentarvi, appunto, nel libro della Moriconi, editato da Era Nuova. Esilaranti e pertinenti, come sempre quando si è ospiti di Allegrini, sono stati quelli che lui stesso ha definito “intermezzi letterari”: letture di testi in lingua perugina inserite tra un intervento e l’altro all’interno della conferenza, che hanno scaturito nel pubblico risate più o meno amare. Dopo il racconto di fra’ Giacomo Paris e le sue prodezze da fanciullo nel quartiere, con la mamma che per rimproverarlo gli diceva farè la fin’ de Cinicchio e pu da grande finirè ‘n prigione, è stato il turno del saluto al vecchio ospedale di Rosanna Armellini, letta da Gianfranco Zampetti, con la nostalgia, sissignore è proprio lìa e del magone ‘nto lo stomico pei calcinacci che se vedon a vniggiùe di Ruggero Papini decantato da Leandro Corbucci.

Da Rocchi a Locchi: per una modernizzazione di Perugia nel XX e nel XXI secolo

23 aprile 2012

Ulisse Rocchi

Due momenti importanti per la modernizzazione di Perugia del Novecento e del terzo millennio. Ulisse Rocchi, già medico e direttore dell’ospedale perugino di via Oberdan, portò significative innovazioni nella vita cittadina. Esponente borghese, subentrato al notabilato agrario, Rocchi si propose come convinto progressista, governando la città per un quindicennio. Fondatore del giornale “La provincia”, legò il proprio nome al trinomio “luce, acqua e tram”, sintetizzando in queste tre voci un pacchetto di opere pubbliche che contribuirono all’innalzamento del profilo civile della città del Grifo. Alla fine della sua carriera politica concorse l’incidente, verificatosi durante la costruzione di via Cesare Battisti quando, nel crollo di un’impalcatura, morirono degli operai. Roberto Sciurpa, autore di uno studio sui sindaci

Renato Locchi

della città del Grifo, per ricordare le contraddizioni e lo spirito trasformistico di Rocchi, cita la satira riportata ne “L’Unione Liberale” che gli mise in bocca la strofetta: “Per far piacere al popolo / che m’è tanto cortese / faccio il

Claudia Minciotti

socialistoide / truccato da borghese”. Renato Locchi, sindaco di Perugia per due consiliature, ha tenacemente voluto la realizzazione di significative opere pubbliche come il teatro Brecht di San Sisto, il nuovo Ospedale S. Maria della Misericordia (ex Silvestrini), il minimetro e la “sala del commiato”, per portare l’ultimo saluto, da parte di amici e familiari, a cittadini non credenti, presso il cimitero civico.

Leandro Corbucci, Sandro Allegrini, Gian Franco Zampetti

Il talk tra Sandro Allegrini, Claudia Minciotti e Renato Locchi si dipanerà intorno a temi della storia perugina passata e presente, con intermezzi poetici, letti dagli attori Leandro Corbucci e Gian Franco Zampetti. L’animazione verterà su poesie e prose pubblicate dagli autori perugini dell’Accademia del Dónca nelle antologie dell’Officina del Dialetto e nel volume “Minimetro che passion!”, con Book shop organizzato da Morlacchi editore.

 

“Orazio Antinori, esploratore perugino”, conversazione al Morlacchi presentata da Sandro Allegrini

15 aprile 2012

Orazio Antinori

Lunedì 16 aprile, ore 17, Teatro Morlacchi (ingresso libero) – Sandro Allegrini presenta la conversazione sul tema “Orazio Antinori, esploratore perugino” con Angelo Barili e Sergio Gentili. “Orazio Antinori. Una vita in viaggio”, questo era il titolo, suggestivo e veritiero, della mostra tenuta al Cerp nel 2011, in occasione del bicentenario della nascita dell’esploratore e scienziato nato nella città del Grifo. Salvatore Lo Leggio lo definisce: “Un marchese perugino, naturalista e repubblicano, esule ed esploratore. Uno “spostato” sempre nel mirino della polizia”. L’“arabo perugino” – come fu chiamato il naturalista affetto dal mal d’Africa – era nato “daccapo al Corso”, nel centrale palazzo Antinori, dove oggi si trova l’hotel La Rosetta, come ci rammenta una lapide ivi affissa. La figura del nobile perugino, dalla spiccata vocazione di naturalista ed esploratore, è più nota all’estero che nel nostro Paese. Le sue collezioni di storia naturale sono oggi esposte a Casalina di Deruta. Antinori fu deputato alla Costituente della Repubblica Romana. Fu patriota e massone, a fianco di altri grandi perugini come Ariodante Fabretti, Giovanni Pennacchi, Reginaldo Ansidei, Pompeo e Nicola Danzetta, Carlo Bruschi. La sua passione per il continente nero lo portò a dire “voglio morire in Africa, libero come la natura”. Le sue spoglie riposano infatti in Etiopia, a Lèt Marefià, sotto un grande albero di sicomoro. Dell’avventura umana e scientifica del naturalista perugino parleranno, introdotti dal coordinatore dell’Accademia Sandro Allegrini, Angelo Barili e Sergio Gentili, due noti studiosi in materia.

Nota di redazione: per chi volesse approfondire la conoscenza di Orazio Antinori può leggere anche una sua biografia di Loris Accica archiviata nella sezione STORIA, oppure cerca Antinori su questo sito.

Premio “Minerva Etrusca” a Gian Paolo Migliarini per la poesia in lingua perugina

26 marzo 2012

Al poeta perugino Gian Paolo Migliarini il premio Minerva Etrusca per la sezione “Poesia dialettale”.

Nel corso di una partecipata manifestazione (giunta alla XII edizione), tenuta presso la sala

Gian Paolo Migliarini

Sant’Anna, in occasione delle giornata mondiale della poesia, l’associazione Centro d’arte Minerva ha conferito al poeta perugino Gian Paolo Migliarini il premio per la poesia dialettale con la seguente motivazione: “Gian Paolo Migliarini – poeta perugino nativo del Borgo d’Oro – racconta la vita propria e quella della città con freschezza e fantasia, ricordando il passato non per rimpiangerlo, ma per auspicare un futuro migliore. La sua ironia aguzza e sorniona, evitando i banali moralismi, si esercita contro la furbizia di chi egoisticamente considera gli altri come strumenti per la propria affermazione. Migliarini supera il dialetto come pretesto comico e bozzettistico, facendone un valido strumento per lanciare un messaggio di fraterna liberazione dal conformismo, dall’egoismo e dalla stupidità”. Il premio è stato consegnato dal fondatore e coordinatore della perugina Accademia del Dónca, dr. Sandro Allegrini.

Migliarini, che si è detto commosso del prestigioso riconoscimento, ha dato lettura del testo “L’Italia secondo me”, tratto dal suo ultimo volume “Le tre fatighe”, Morlacchi editore.

Le mejo cose … poesia di Gian Paolo Migliarini

N albero pién de gemme rigojose

n ruscello raso d’acqua spumeggiante

mijardi de stelline luminose

e n prato pién de fiori, verdeggiante;

na cagna che slinguaccia l su canino

na mamma che dà llatte tal freghino.

N poraccio che se lèva l pan de bocca

pur d’aiutà ta nantro disgrazziato,

uno che soffre, pija l bèn quan tocca

ma nn arimpiagne mai, d’èsse campato.

E l sole, da le facce calorose

Nziem a l amór, ènno le mejo cose.

 

 

 

Storia, “Augusto Roncetti, un umbro nella Cina del primo Novecento”

14 marzo 2012

Augusto Roncetti

Lunedì 19 marzo, ore 17

Sala dei Notari. Sandro Allegrinipresenta l’incontro dell’Accademia del Dónca intitolato: “Augusto Roncetti, un umbro nella Cina del primo Novecento” con Mario Roncetti, ex prefetto della Biblioteca Augusta, e Attilio Bartoli Langeli, presidente della Deputazione di Storia patria per l’Umbria. L’Accademia del Dónca rende omaggio alla gloriosa Arma dei Carabinieri, ricordando un personaggio umbro di grande significato. Da Spoleto a Pechino nella concessione di Tien Tsin, ai primi del XX secolo. Da pastorello a carabiniere e pioniere del volo. Augusto Roncetti, classe 1889, era entrato nell’Arma per sfuggire a una condizione sociale ed economica precaria, animato dalla speranza di poter intraprendere una carriera promettente, alla ricerca di più ampi orizzonti geografici e umani. La sua formazione inizia col conseguimento della licenza elementare, che gli fa scoprire una crescente attenzione per la cultura. Dalle caserme romane, finisce a Mussomeli, vicino a Caltanissetta, un luogo che lo mette in contatto con un mondo e una mentalità diversi dalla sua. Rientrato

Augusto Roncetti

(nel 1912) a Roma, viene inviato nella concessione italiana in Cina di Tien Tsin, con un lungo viaggio in nave, poco dopo la conclusione della guerra dei Boxer. Resta in quell’enclave all’estero per tre anni, rientrando in Italia allo scoppio del primo conflitto mondiale. Appassionato di volo, Augusto Roncetti chiede di arruolarsi nell’aviazione, che compiva allora i primi passi. Ottiene il brevetto di volo: terzo pilota italiano dell’Arma. Dopo la fine della guerra, torna tra i carabinieri coi quali conclude la carriera nel 1937 col grado di maresciallo. Scompare nel 1971. Augusto Roncetti ha raccontato queste fasi della propria esistenza in due distinti diari: il primo, relativo all’esperienza cinese, il secondo intorno alla scuola piloti. I figli Antonio, già insegnante, e Mario, per un ventennio alla guida della biblioteca Augusta di Perugia, hanno pubblicato il volume “Da Spoleto a Pechino. Passione per il volo”, con prefazione di Roberto Abbondanza, edito sotto gli auspici della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria. Il cui presidente, il noto studioso Attilio Bartoli Langeli, ne tratterà alla Sala dei Notari. Il figlio Mario tratteggerà spigolature di carattere storico e personale, avvalendosi del contributo di uno slide (curato da Luigi Petruzzellis) ricco di immagini d’epoca. È prevista la presenza di rappresentanti dell’Arma.

 

 

 

 

 

 

 

Sul rapporto tra lingua e dialetto

5 marzo 2012

“Chi parla solo dialetto è un ignorante, chi parla il dialetto e l’italiano è bilingue”. Questa la battuta del

Sandro Allegrini

grande studioso magionese Giovanni Moretti che, insieme al suo maestro Francesco Ugolini, inventò, nel nostro ateneo, la dialettologia come ramo specialistico della linguistica. La frase di Moretti torna d’attualità, anche in relazione a posizioni integraliste, orientate alla strumentalizzazione del rinnovato interesse verso le parlate locali. Al di là delle chiacchiere sotto l’ombrellone, la questione va ricondotta entro le corrette coordinate scientifiche e antropologiche nel cui ambito il dialetto si posiziona. Insomma, secondo l’Accademia del Dónca (che ho fondato insieme al poeta e scrittore Walter Pilini) non si tratta di pensare all’“ora di dialetto” nelle scuole o ad altre risibili ipotesi pseudo-pedagogiche. Tutti i cittadini italiani debbono innanzitutto possedere, in modo approfondito e consapevole, i codici della comunicazione nazionale. E sbaglia la scuola quando non si preoccupa di fornire una perfetta conoscenza delle questioni grammaticali, ortografiche, sintattiche, lessicali, storico-evolutive e socio-linguistiche. La proluvie di “progetti didattici” che travolge l’insegnamento deve opportunamente coniugarsi con lo studio della lingua e della letteratura nazionale.

Simona Esposito, Costanza Bondi e Sandro Allegrini

Non sostituirsi ai curricoli. Altrimenti i giovani vengono scippati del loro diritto alla formazione e alla conoscenza. Altra esigenza è la doverosa riflessione posta intorno alle radici linguistiche e antropologiche della comunità d’origine che si riconosce nell’uso di un codice ristretto. In fondo – con l’inevitabile approssimazione di una facezia – è corretto definire la lingua come “un dialetto che ha fatto carriera”. Nella fattispecie dell’italiano, la fortuna è quella della parlata toscana del Duecento, poi letterarizzata dai grandi del Trecento e divenuta lingua nazionale. Lo stesso Manzoni si peritò, per esplicita dichiarazione, di “risciacquare i panni in Arno”. Non si creda, peraltro, che parlare con espressività, e soprattutto scrivere in dialetto, sia operazione facile e “popolare”. Non è un caso che gli autori in lingua perugina – da Claudio Spinelli ad Artemio Giovagnoni, da Federico Berardi a Ennio Cricco, da Lodovico Scaramucci a Umberto Calzoni – siano tutti personaggi appartenenti ad un milieu artistico di raffinata cultura. D’altronde, viene unanimemente riconosciuta al dialetto una notevole importanza come strumento di comunicazione primaria. Né va trascurato l’elevato numero di autori che, una volta sdoganato il proprio idioma di riferimento dai confini della subcultura, si esprimono e pubblicano nella lingua del Grifo. E non tanto le tradizionali battute ridanciane, ma anche la riflessione esistenziale, il discorso intimista, l’osservazione della vita e degli innumerevoli modi di stare al mondo. Peraltro la lingua locale, un tempo demonizzata dalla scuola dei “belli parlari”, riemerge in ogni contesto: perfino in territorio giovanile, di solito non attraversato dai rigurgiti della conservazione. Quindi, da elemento di esclusione, il dialetto è divenuto fattore fortemente inclusivo. Prova ne sia l’elevato e crescente numero di iscritti all’Accademia del Dónca, provenienti da altre regioni e perfino da altri Paesi. Segno che il dialetto e i suoi codici riscuotono l’interesse di quanti desiderano integrarsi nella comunità che li ospita. Fa indubbiamente un certo effetto sentire degli orientali esprimersi “col dónca”. Ma, nella società del melting pot e della contaminazione tra culture, la circostanza non stupisce più di tanto.

Sandro Allegrini

sandroallegrini@libero.it

 

 

 

 

Il Teatro Morlacchi tra architettura, storia, aneddoti e spettacolo

4 marzo 2012

a destra Beppe Fioroni

lunedì 5 marzo, ore 17, teatro Morlacchi Sandro Allegrini presenta Il Teatro Morlacchi tra architettura, storia, aneddoti e spettacolo con Giovanna Chiuini (architetto), Franco Bozzi (storico), Fausto Luzi (scrittore).

Il Morlacchi al Morlacchi: questa la ridondanza sulla quale è impostato l’incontro che Sandro Allegrini presenta per l’Accademia del Dónca. La vicenda secolare del teatro (originariamente denominato “civico teatro del Verzaro”) partirà dalla sua storia (il teatro dei borghesi da mettere in concorrenza con quello dei nobili, il Pavone) e dalla complessa articolazione della sua realizzazione architettonica. A far luce su questi e altri aspetti (le decorazioni, i simboli) sarà l’architetto Giovanna Chiuini che ne ha diffusamente trattato nel volume “Teatri storici in Umbria” (2002) e poi (con Franco Bozzi e Stefania Petrillo) in “Il teatro Morlacchi di Perugia. Lo scenario di un cambiamento”, 2006). Il professor Franco Bozzi, storico e studioso del costume, parlerà della costruzione dello spazio scenico, di autori, artisti e pubblico sulle scene perugine. Fausto Luzi (autore del bel volume “Il teatro Morlacchi di Perugia”, 2006) e il coordinatore del Dónca, Sandro Allegrini, tracceranno un ricordo dell’amico Sandro Caiani, storico custode che ha votato la propria esistenza alla manutenzione e alla vigile tutela del teatro, dei suoi arredi, delle antiche attrezzature. In omaggio all’architetto Chiuini (sotto il cui assessorato venne effettuato il restauro della fontana di piazza), Gian Franco Zampetti legge Benarnuta Fontana e Al teatro di Claudio Spinelli, e Leandro Corbucci interpreta Bastiano al Morlacchi, un inedito di Federico Berardi, pubblicato nelle antologie dell’Accademia.

 

Teatro Morlacchi, Sandro Allegrini incontra Sergio Tedesco

13 dicembre 2011

Costanza Bondi

di Costanza Bondi

Lunedì 12 dicembre, al Teatro Morlacchi, Sandro Allegrini ha presentato “Incontrando Sergio Tedesco, perugino d’adozione: dall’urlo di Tarzan ai palcoscenici lirici, dalla sala di doppiaggio alla regia”, con Simona Esposito, Gian Franco Zampetti, il cinefilo/autore di vari libri sul cinema Fabio Melelli e Stefano Ragni, ripetuto ospite dell’Accademia del Donca, nonché divulgatore di alta cultura il cui merito, come sottolinea lo stesso Allegrini, è quello di essere un superspecialista che al contempo utilizza un linguaggio alla portata di tutti. Un evento indimenticabile, che ci ha fatto conoscere un perugino d’adozione, noto in tutto il mondo per le sue performance di attore, cantante, regista, doppiatore… una persona assolutamente inusuale per la nostra città, una figura di prestigio internazionale che ha vissuto e vive di spettacolo a tutto tondo ancora oggi. Uomo di grande riservatezza, seppure ne abbia da raccontare, non ama

Simona Esposito e Sergio Tedesco

parlare di sé. Perciò abbiamo assistito ad uno spettacolo nello spettacolo grazie al racconto che ci ha fornito, con dovizia di particolari anche inediti, la bella Simona Esposito: “Basta guardarla”… l’ha definita Allegrini, appellandola col titolo del famoso film del 1970 diretto da Luciano Salce – tanto per rimanere in tema di cinema – per sottolinearne la prestanza fisica e vocale. Simona, mezzo soprano che sulla strada indicatale da Sergio Tedesco è attrice, scrittrice e direttrice del Teatro Mengoni di Magione, nasce professionalmente come adattatrice di dialoghi. Vestita di nero e color prugna lei, vestito di color prugna e nero lui, un tocco di bianco per entrambi (i polsini e i colletti delle camicie che spuntavano a far capolino)… diremmo che la compenetranza fra i due è molto di più! Simona e Sergio si incontrarono in un bel giorno di novembre… E inizia allora il racconto a dir poco fantastico della Esposito su Tedesco. Dal 1938 ad oggi: 73 anni di professione senza mai aver avuto bisogno di un agente. Sergio Tedesco nasce il 23 aprile 1928 a La Spezia: a 6 anni debutta nel suo primo spettacolo, a 10 il primo film, a 19 debutta nella prosa, campione di atletica leggera nelle specialità degli anelli e del sollevamento pesi, in tempo di guerra è contrabbandiere di sale e tabacco. Il resto è noto. “E’ il mio secondo padre” dice Simona di Sergio: da qui la commozione del maestro che, nonostante la carriera straordinaria di cui davvero pochi altri possono fregiarsi, rimane schivo e modesto. Bellissime le lacrime, neanche tanto furtive, che dolcissime scendono sulle gote di Tedesco, durante tutta la presentazione di cui ci ha omaggiato Simona. Il loro non è un semplice rapporto di discepolato, ma è una presenza costante nella vita di entrambi che ha permesso a Simona di ripercorrere episodi intimi e documentati, con una dovizia di particolari senza precedenti. Come ha sottolineato Melelli, è difficile racchiudere Tedesco, in quanto doppiatore, dentro questa unica categoria professionale, sebbene il doppiaggio lo abbia visto protagonista in tutti gli ambiti possibili e immaginabili: dal cinema di animazione di Walt Disney – ricordiamo che sua è la S sibilante del serpente de “Il libro della giungla” – al western, da “Colazione da Tiffany” al professor Guidobaldo di Fantozzi, da Mash al marito di Lara nel “Dottor Zivago”, tanto per fare degli esempi relativi a colui che fu definito IL MAESTRO INIMITABILE.

Una voce dolcissima, quella di Tedesco, che è riuscita a declinarsi nella tonalità metallica di ogni “cattivo di turno” nel mondo del cinema ed è riuscita a modularsi nel famosissimo “urlo di Tarzan”. L’urlo cantato, come lo definisce lui stesso: DO-RE-MI-RE-DO, e che il MI sia rigorosamente bemolle, come tende a specificarci! “Io interpretavo la parola – dice il maestro – non è mai stata una recitazione della parte imparata a memoria, la mia.” La conferenza si è chiusa con la consegna di un portachiavi che raffigura i simboli della città di Perugia (da una parte il Bartoccio e dall’altra il grifo) e con la simpaticissima lettura di Gianfranco Zampetti di un testo giocoso in endecasillabi, scritto da Sandro Allegrini in lingua perugina. Un omaggio che l’Accademia del Donca ha voluto offrire a questo suo socio onorario tedesco sie de’ nome, ma no de fatto… che giva matto pla musica da cinino e che fin da freghino fece ‘l doppiatore, prestando la voce ta quilaltri, pei cartoni e pe ji attoroni…

Commozione, quindi, fino alla fine all’interno della quale non sono mancati gli apprezzamenti in platea da parte delle signore riguardo alla prestanza fisica di Sergio Tedesco che, a dispetto di ciò, campeggiava a tutto schermo in una diapositiva che sarà stata di almeno una ventina di anni fa!

 

 

… e lascia sta’ i santi!

6 dicembre 2011

di Costanza Bondi

Ieri, 5 dicembre 2011, al Teatro Morlacchi di Perugia, Sandro Allegrini ha presentato la sua ultima creazione letteraria edita da Aguaplano.

Risate a scroscio come incipit della conferenza – dalla ormai avvalorata formula pomeridiana e gratuita dell’Accademia del Donca – a dispetto del tempo inclemente che imperava fuori del teatro e, sfidando appunto le intemperie meteorologiche, si è parlato di santità a 360 gradi. Dalle boutade enologiche riprese dall’Antica Società del Gotto (vin… santo, san… giovese, sagra… ntino) alla proiezione delle vignette realizzate con perizia e maestria da Marco Vergoni, in cui la santità è stata elegantemente declinata solo nel versante umano, il divertimento l’ha fatta da padrone. Umbria, terra di santi in cui la profonda religiosità è piena di contraddizioni, è perciò stesso l’antonomasia di quella che l’autore definisce blasfemia interrupta (parafrasi declinata dalla più famosa locuzione coito…), quel fenomeno per cui si parte per dire qualcosa – in tal caso la bestemmia, appunto – e strada facendo si finisce per dire qualcos’altro. Creatività, seppur blasfema, di cui il perugino, a dispetto di nemo profeta in patria, è da secoli maestro! Da qui la teoria, con la quale si può concordare o meno, che più si crede e più si impreca e che quindi la bestemmia non sia altro che una declinazione “oratoria”, quantunque nella sua formula “interrotta” finisca con termini alquanto noti, quali Campanile o Maiuscola! Le espressioni trattenute delle quali parlava il grande Dante Magnini, tanto per intenderci.

Particolare predilezione in tema il perugino doc la riserva alla Madonna, la quale con 23 chiese a lei dedicate, affiancate da un’infinità di edicole, risulta essere la prima santità sul territorio, quanto a numero di presenze. A dispetto, ironicamente… si intende, dei tre patroni della città che non li bestemmia mai nessuno! Il tutto presentato alla conferenza sempre secondo la teoria che la bestemmia sia una pregheria: relata refero.

Al di là di ciò, tante le curiosità (che per i più si trattano di novità) in tema di santità, che si ritrovano all’interno del libro. Le due facce di sant’Ercolano e le sue due feste: quella del 1 marzo, coincidente con la sassaiola, e quella del 7 novembre del dies natalis. San Costanzo e l’occhiolino che, se non strizzato, col torcolo nel braccio dal fidanzato di turno veniva rimpiazzato. San Lorenzo e la sua autoironia in quel della graticola (“sono cotto, servimi e mangia”) per cui è entrato di dovere a protezione di pompieri e cuochi. E ancora san Lorenzo patrono di trenta città italiane, tra cui appunto Perugia, forse perché come emblema ha il grifo. E quindi i santi inventati: santa Pupa, santa Pacènza o santo Scòllete, tanto per citarne alcuni. Per finire, immersi tra i dovuti fraintendimenti, col detto perugino “per san Martino ogni ucello arpija ‘l su’ cammino”.

Allora, gente, se n voléte fa’ come quillo che era gito a Roma e ‘nn eva visto ‘l Papa… leggete il libro e gustatevi fino in fondo la storia locale dei nostri santi…

Passeggiata virtuale tra le mura e le Porte etrusche di Perugia

28 settembre 2011
TEATRO MORLACCHI – lunedì 3 ottobre · 17.00 – 20.00
SANDRO ALLEGRINI, coordinatore dell’Accademia del Dónca, propone l’apertura degli incontri dell’anno accademico 2011-2012 con una “Passeggiata virtuale tra la cinta muraria e le Porte etrusche di Perugia”.
Cicerone di straordinaria competenza l’architetto MICHELE BILANCIA, fondatore e presidente di Radici di Pietra, l’associazione che opera per il riconoscimento delle mura etrusche di Perugia come patrimonio Unesco dell’umanità.
Bilancia è stimatissimo autore di pubblicazioni di settore. L’architetto, esperto di recupero del patrimonio monumentale, ha recentemente pubblicato un ponderoso e apprezzato fanta thriller archeologico intitolato “L’ultimo vangelo”.
Partenza dall’Arco Etrusco, anche in relazione all’intervento di manutenzione straordinaria, di prossima esecuzione, finanziato dal mecenate-filosofo di Solomeo, l’industriale del cachemire Brunello Cucinelli, formalmente invitato all’apertura degli incontri dell’Accademia della peruginità.
Il viaggio si dipanerà attraverso uno slide multimediale a cura di Marco Terzetti. Ingresso libero e gradito.

“Giornata Internazionale della Donna” alla “Provincia di Perugia”

5 marzo 2011

Nell’ultima seduta del Consiglio Provinciale Laura Zampa, relatrice in Consiglio dei lavori svolti della III Commissione in materia di Pari Opportunità di Genere, ha letto una comunicazione in vista della prossima festa della donna. “In occasione delle celebrazioni della “Giornata Internazionale della Donna”, intendo rendere noto a questo Consiglio, quanto emerso durante l’audizione tenutasi il giorno 26 novembre 2010. L’incontro in commissione è stato promosso dall’Assessorato a seguito di un Ordine del Giorno, discusso ed  approvato il 3 giugno 2010, presentato dalle Consigliere dei Gruppi del PD Laura Zampa, Daniela Frullani, Sandra Allegrini e del PDL Paola De Bonis, avente ad oggetto “Violenza sulle donne”, argomento ancora tristemente e pesantemente attuale. Il documento letto dal consigliere Laura Zampa verrà presto trasformato in un documento ufficiale che chiederà l’impegno del  Presidente e della Giunta Provinciale ad organizzare audizioni con i soggetti interessati e che operano nell’accogliere le denunce delle donne vittime di violenza: dare attuazione  con un Protocollo operativo al Protocollo d’Intesa stipulato, costituendo una rete   che collabori a tutti i livelli istituzionali per innalzare la qualità degli interventi e delle azioni volte alla tutela ed al sostegno delle donne vittime di violenza;  diffondere la più capillare informazione in tutti i centri della Provincia, affinché ogni donna possa essere raggiunta dalle informazioni relative alle opportunità ed ai servizi offerti nei diversi territori.