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Arte: “Germogli di Luce” alla Rocca Paolina

18 marzo 2016
palel alessandra - martinelli michele

Alessandra Palel e Michele Martinelli

Si apre mercoledì 23 marzo alle ore 17 a Perugia, nella Sala Cannoniera della Rocca Paolina, la mostra internazionale di pittura, scultura e fotografia “Germogli di luce”, che gode del patrocinio del Comune di Perugia e dell’Enciclopedia d’Arte Italiana. La rassegna è curata da Alessandra Anca Palel e dal maestro Michele Martinelli nell’ambito della manifestazione “Sentieri di pace”, promossa dall’Associazione Oxygene. La mostra, che sarà inaugurata dal critico Alberto Moioli, si caratterizza come preludio a quello che sarà uno degli eventi artistici più attesi dell’anno a Perugia, ovvero la mostra itinerante “L’arte uccide la mafia” ideata da Giorgio Gregorio Grasso, che toccherà tutte le regioni e che approderà nel capoluogo umbro, sempre alla Rocca Paolina, dal 13 al 29 novembre prossimi. L’idea di Oxygene, molto attiva, è quella di “sensibilizzare le persone a divenire parte attiva di un cammino condiviso nel diffondere un messaggio di pace, che passa attraverso l’uguaglianza, il rispetto dei diritti umani, il dialogo e la comunicazione interculturale, dove l’arte è intesa come linguaggio universale e legante tra i popoli”. (more…)

Città di Castello, TRADIZIONI E TERRITORIO: UN DE.CO (denominazione comunale) PER IL CROSTINO BRIACO

1 marzo 2011

Il crostino briaco, dolce tipico della tradizione tifernate, diventerà un prodotto a denominazione comunale (de.co): lo ha confermato il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta nella conferenza stampa in cui, insieme al comitato promotore dell’iniziativa, ha presentato il progetto.

Alessandra Carmignani e Luciano Bacchetta

“Concedere un riconoscimento di tutela e provenienza al crostino briaco mi sembra un modo per valorizzare la città attraverso le sue tradizioni” ha spiegato Bacchetta, aggiungendo come “anche le azioni che potrebbero apparire minori o autoreferenziali in realtà esprimono un forte potenziale, quando autentiche e non surrettizie, nella rappresentazione turistica del territorio.

“Non esiste localmente racconto od usanza carnevalesca che non si ricolleghi al crostino briaco” ha ricordato Alessandra Carmignani, presidente dell’Accademia del cioccolato e membro del comitato “dolce tipico ma anche esclusivo della tradizione tifernate”. Il de.co. La paternità della sigla è di Gino Veronelli, che nel 1999 propone uno strumento con cui i Comuni possano valorizzare il proprio territorio attraverso le produzioni artigianali ed agricole. Li chiama “giacimenti gastronomici” d’Italia, parte di un patrimonio storico e civile che affonda le sue radici nella stessa antichità umana. La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto,