Quando Dioniso-Bacco approdò sulla spiaggia di Nasso, sentì il pianto di una donna. CHi era che singhiozzava in quel modo disperato e qual era la causa del suo dolore? Il dio vide una giovane donna bellissima, che gli ispirava un grande senso di tenerezza e desiderio di protezione. Le asciugò le lacrime, le guardò il volto meraviglioso. Le chiese il motivo per il quale (more…)
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ARTE EROTICA: Bacco e Arianna, quelle nozze di vino e di fuoco
14 novembre 2015Libri: Inaspettato successo di “Lacrime di cioccolata” l’opera prima di Arianna Ciancaleoni
15 giugno 2015Quasi mille copie vendute è quanto più di inaspettato potesse succedere a una trentenne, da sempre appassionata di scrittura, che non aveva mai pubblicato nulla, se non qualche racconto sparso qua e là. Presentato per la prima volta in occasione della Rassegna Letteraria “PASSAPAROLA, Leggi, Gusta, Pensa” presso il Comune di Spello, “Lacrime di cioccolata”, come molti altre storie uscite negli ultimi anni, è un romanzo auto-pubblicato, su una delle piattaforme dedicate offerte dalla rete. La storia inizia una sera d’inverno quando Olga, all’improvviso, decide di rivedere i suoi ex coinquilini dell’università, che ha smesso di frequentare anni prima. Organizza una cena senza troppa convinzione, stupendosi poi che l’invito sia stato accettato sia da Eleonora che da Christian. Una cena che sembra riallacciare i rapporti grazie alle confessioni a cuore aperto che ciascuno dei ragazzi fa, soprattutto Eleonora, che ha perso l’amore e molto altro per le strade di Roma. Per un attimo tutto sembra tornare indietro nel tempo, come se nulla fosse successo: inevitabilmente, poi, ciò che li aveva separati una volta, torna a farlo di nuovo. E tornano a galla i segreti di Olga, tutti i suoi tormenti per un amore non corrisposto. Le idee di Christian, che non è mai stato veramente interessato all’università e la carriera, ma vuole solo sentirsi libero. E infine Eleonora, con la sua nostalgia persistente che non le da pace. Tutto questo regala una storia che è come la vita vera, cambia quando meno te lo aspetti.
AUTRICE: Arianna Ciancaleoni
TITOLO: Lacrime di cioccolata
PAGINE: 148 pagine
PREZZO: € 8,50
Festival del Giornalismo e le “scelte culturali” di Palazzo dei Priori.
30 ottobre 2013Riceviamo e pubblichiamo
Il teatrino mediatico che si è consumato in questa settimana tra il festival internazionale del giornalismo e la coppia Bracco-Cernicchi, sarà qualcosa di memorabile per la cultura della nostra sonnolenta città. Soddisfatti dall’ampio menù di promesse della presentazione di Perugia a diventare capitale della (more…)
Specchi per le allodole: Perugia 2019 e il Festival Internazionale del Giornalismo
19 ottobre 2013Riceviamo e pubblichiamo
Pochi giorni fa è stata presentata in pompa magna la candidatura della nostra città ad essere capitale europea della cultura. Alla presenza delle alte cariche amministrative si è discusso della qualità dei progetti portanti e dei principi che li hanno ispirati, in un clima di generale conforto culturale che dovrebbe accompagnarci comodamente fino al 2019, speranzosi della solidità del dossier presentato.
A sentire le parole di Bruno Bracalente e del direttore (more…)
Scuola Nazionale di formazione politica Gc Sinistra Comunista
19 luglio 201124-28 agosto 2011 – Poggibonsi (SI)
Le lezioni e il dibattito conclusivo avranno un profilo di altissima qualità grazie al coinvolgimento di relatori importanti che hanno mostrato un forte interesse al progetto politico di Rifondazione Comunista.
Introdotti da Arianna Mussi – responsabile nazionale per la formazione e moderati da Daniele Maffione – coordinatore nazionale Giovani Coministi, saranno presenti fra gli altri:
Giorgio Cremaschi – Fiom, Luciano Della Vecchia – assessore provinciale trasporti Perugia, Katia Bellillo – già ministro della Repubblica,
“CAFFEINA” IL NUOVO MAGAZINE DI CULTURA E POLITICA E LA …STRANA COPPIA
21 ottobre 2010di Alfeo Rinalducci
Il giornalista Filippo Rossi di “Fare Futuro” e Arianna Ciccone hanno presentato un nuovo mensile di “cultura e res pubblica” di grandi ambizioni titolato “CAFFEINA”, cm 22 x 22 grafica accattivante, ma con soli due colori e ben confezionato, e manco a dirlo targato politicamente.
Anche se (… si dice nell’articolo di Prima Romana del numero 1 che) “Caffeina Magazine è (o vuole essere? n.d.r.) un vagito di libertà che prende forza dalla rete (internet) per invadere, con nuove idee e nuovi stimoli, i vecchi territori del piombo e delle rotative. Un’avventura impossibile, ovviamente. Una sfida persa in partenza. Come d’altronde sono tutte le sfide più affascinanti: da affrontare con la coscienza di esplorare territori del pensiero umano per i quali non sono disponibili mappe definite, parametri codificati, alto e basso, nord e sud. Un viaggio senza bussola e senza confini stabiliti, insomma.”
Cavolo con una presentazione cosi ci aspettavamo un pomeriggio sinceramente affascinante e pieno di novità, e invece? La presentazione di grandi contenuti è consistita nella proiezione di 2 filmati di 1, 5 minuti ciascuno, totale 3 minuti. Si tutto qui. Risolto il problema del di, ovvero della presentazione del magazine entra in scena, guarda caso, Berlusconi. Nulla di nuovo sotto il sole, cose sentite per decenni, uno stucchevole caravanserraglio di contumelie degno dei peggiori talk-show “indipendenti” di Mamma Rai,
“Non è un grande comunicatore- dice Filippo Rossi – tanto che ripete sempre le stesse cose e pensate che in passato scrivevo io gli interventi a lui e Scajola. Berlusconi è figlio di una sub-cultura INDUSTRIAL-LOMBARDA e insieme alla Lega Nord fa politica per interesse e per salvarsi dagli avvisi di garanzia. Controlla tutta la stampa e le TV Italiane, fa politica di facciata, tanto è vero che i terremotati d’Abruzzo sono stati ospitati in case molto belle , è vero, arredate e con fiori freschi,vero anche questo, peccato però che per noi sembrano di plastica e non stanno nel centro storico”; … forse è un peccato, diciamo noi, che ancora qualche terremotato dell’Umbria di 13 anni fa sta ancora nei container e i centri storici non sono stati tutti restaurati. Sinceramente ci aspettavamo interventi di alto contenuto politico dei quali però si registrava grande latitanza ed il pubblico, non numeroso per la verità, apparentemente interessato, ha applaudito di tanto in tanto. In fondo gli hanno raccontato quello che si voleva sentirsi dire, dirò di più, si è sentito addirittura indispettito per l’unica voce di dissenso motivato, una voce che esprimeva delusione ed amarezza per le parole sentite e che arrivava dal fondo della sala.
Basta dire, a nostro favore, che quando un giornalista sceglie di stare da una parte e per questo scrive e riceve un compenso, ha fallito nel suo mandato e non è migliore di quelli che chiamano “criccaroli” e che si siedono nei vari scranni pubblici.
Nel monologo dei presentatori di tutto si parla ma non dell’Umbria; delle gravi notizie riportate solo dai giornali locali nessun cenno e a questo punto ci chiediamo: QUALI SONO I CONTENUTI POLITICO-CULTURALI RAPPRESENTATI DA CAFFEINA??? Al peggio non c’è mai fine!!!.in compenso costa poco, solo 10 euro a copia.
Auguri.